Dopo il “vuoto di potere” seguito all’8 settembre ’43 e la formazione dei primi gruppi partigiani, il movimento popolare di opposizione alla guerra e di resistenza al nazi-fascismo viene incanalato nel patriottismo.
I partiti del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) indirizzano la lotta sociale e politica non contro le classi dominanti nel loro complesso, ma solo contro “l’invasore”, il “tedesco”, ed i suoi sgherri fascisti.
In questo modo i sacrifici ed il sangue di centinaia di migliaia di combattenti, di milioni di proletari in lotta, vengono dirottati in una logica di guerra imperialista, in un cambio di regime: dal fascista al “democratico”.
Discuteremo …
Il video dell’assemblea tenutasi mercoledì 3 maggio 2023 in Via Cadibona sul tema:
Lotta politica e sociale nel primo periodo della Resistenza
Nel caso il video non fosse visibile, cliccate qui per visualizzarlo su un’altra pagina web.
Prossimo appuntamento:
Mercoledì 17 incontro:
L’inflazione, i salari, i profitti
I padroni delle fabbriche e del commercio alzano i prezzi, svalutando i salari e aumentando i profitti, il governo con una mano riduce i contributi con l’altra aumenta le tasse ai lavoratori, taglia il reddito di cittadinanza e aumenta le spese militari e la precarietà. La crisi c’è solo per i proletari, i borghesi fanno festa. Solo la lotta …
Mercoledì 3 maggio 2023 nella sede di Via Cadibona 9, Milano ore 20:30
Per collegarsi e seguire la relazione online, scrivete a abbonamenti@paginemarxiste.it.
Tendenza Internazionalista Rivoluzionaria Pagine Marxiste
Oggi scendere in piazza nell’anniversario della lotta contro il fascismo ha un senso solo se si coglie la sua anima anticapitalista, fatta propria da quei proletari che si sacrificarono per abolire le disuguaglianze e lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.
La nostra “Resistenza” oggi: è quella contro questo governo gialloverde, che ha varato il “Decreto Sicurezza” che sulla falsariga del “democratico” Minniti abolisce la protezione umanitaria per i profughi (trasformandoli in clandestini a disposizione dei caporali), promette galera fino a 4 anni per gli occupanti di case (case popolari lasciate VUOTE!) e multe di migliaia di euro per blocco stradale (contro i picchetti …
Con l’aprile del 1945 in Italia terminava l’occupazione tedesca, un’occupazione che aveva assunto caratteri di rapina verso l’apparato produttivo italiano e imposto un pesante tributo in primo luogo ai proletari che già da anni versavano sangue e sudore per le guerre dell’Asse, ma anche ai borghesi che da alleati dell’imperialismo nazista lo avevano lasciato per trovarsi improvvisamente nei panni delle sue vittime. Per la classe dirigente italiana la fine della Repubblica di Salò era la fine delle requisizioni e l’avvio di una fase di ricostruzione, una ricostruzione fatta all’insegna dello sfruttamento più bieco, tutelato da tutti i partiti del CNL …
Orhan Dilber, esponente dell’organizzazione rivoluzionaria turca Köz, terrà una Conferenza su tema:
Turchia in movimento
Insurrezione a Gezi Park: l’incontro tra nuovi soggetti e vecchi combattenti rivoluzionari.
L’esposizione, che toccherà anche i temi della guerra in Siria e del colpo di Stato in Egitto, sarà accompagnata da un cortometraggio su Gezi Park e da musica composta durante l’insurrezione.
Giovedì 18 luglio a Milano nella Sede SI Cobas via Marco Aurelio 31 alle ore 21.
Le manifestazioni contro l’abbattimento degli alberi di Gezi Park del 31 maggio e la brutale repressione operata dalla polizia turca agli ordini del governo di Erdoğan sono state la miccia di una delle rivolte di massa più grandi nella storia della Turchia. Le mobilitazioni ben lontane dall’essere una mera opposizione ai progetto di “ristrutturazione” urbana, che hanno provocato una reazione a catena in tutto il paese hanno sin dai primi giorni acquisito un carattere più generale individuando come bersaglio la devastazione ambientale, le politiche securitarie, le misure repressive e il malessere sociale causato dal governo dell’AKP, in perfetta continuità con …
Oggi la borghesia italiana festeggia il suo 25 aprile. Quello della Resistenza patriottica, che combatteva il fascismo per salvare il sistema sociale che lo ha prodotto.
In questo antifascismo non si sono riciclati solo molti uomini del passato regime (Grandi, Bottai, casa Savoia… per finire con molte nuove leve del PCI togliattiano). Si è riciclata un’intera classe sociale col proprio stato.
I capitalisti italiani e gli uomini delle istituzioni che hanno fatto cadere Mussolini il 25 luglio del ’43 sono gli stessi che dagli anni 20 in poi gli avevano garantito finanziamenti, impunità e appoggio politico. Pur con molta fatica, diverse fuguracce …
Sabato prossimo come solitamente avviene nella fine di luglio, ci metteremo in marcia, tutti insieme da Giaglione a Chiomonte per una marcia popolare che attraverserà la Val Clarea per finire al Campeggio Notav