Con la visita a Riad, il premier Matteo Renzi prosegue i suoi viaggi di promozione del Made in Italy nelle petromonarchie del Golfo. Non lo fermano né le loro continue violazioni dei diritti umani (fra cui la condanna a morte del diciassettenne Ali Mohammed Baqir al-Nimr per “partecipazione a manifestazioni antigovernative”), né le complicità col più feroce terrorismo mediorientale, né i bombardamenti sulla popolazione Houthi dello Yemen.
Un cinismo perfettamente in linea con la tradizione italiana, avvezza a fornire armi alle dittature soprattutto del Medio Oriente, non ultima una fornitura di bombe proprio all’Arabia Saudita destinate, con ogni probabilità, ad essere …