Ancora 150 morti annegati. Salvini risponda!

Salvini parla molto, troppo. Per questo rimbomba ancora più forte il suo raro silenzio. Prima sul rubligate; ora sui 150 morti annegati nel Mediterraneo, e gli altri 134 salvati dal naufragio e rispediti indietro in Libia nei campi di concentramento tra i soprusi e i bombardamenti di Haftar. Non avrebbero speso tutti i loro averi e quelli delle famiglie per salire su barconi fatiscenti e sovraccarichi se avessero potuto prendere

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Tripoli bel suol d’orrore

L’offensiva militare avviata dal “generale Haftar” mette allo scoperto un illuminante spaccato delle relazioni internazionali (e interimperialistiche) che smentisce i luoghi comuni e gli schemi preconfezionati, evidenziando l’assenza di un fronte proletario internazionalista. Doveva esserci una “conferenza di pace” a Ghadames sotto l’egida ONU per arrivare a un governo di unità nazionale. Ma la parola l’hanno presa, in anticipo di una settimana, le armi con l’armata di Haftar lanciata alla

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Il governo, la maternità e il taglio del bonus Baby sitter

Il governo Salvini di Maio che ha presentato il ddl Pillon “in nome dei bambini”, Salvini che ha sfoggiato assieme ai suoi tirapiedi Fontana Pillon e Bussetti l’adesione al fascisteggiante Congresso Mondiale delle Famiglie (a cui aveva dato il suo sostegno anche Conte prima che qualcuno dei M5Stelle gli tirasse le orecchie), questi sostenitori interessati delle famiglie tradizionali ecc. ecc. ecc. del tutto in sordina, come è loro costume su

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Dopo la “perfida Albione” adesso avremo la “perfida Marianna”

L’inasprimento della polemica italo-francese in corso da tempo, stavolta cavalcata da Di Maio, utilizzata da Salvini in precedenza, caricata da Conte di una polemica contro l’asse franco-tedesco, ha alla sua base una storica rivalità tra l’imperialismo italiano e quello francese, i contrasti di interessi tra gruppi capitalistici dei due paesi nel petrolio, nella cantieristica e in altri settori, e anche il riavvicinamento del governo gialloverde agli USA di Trump mentre

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La Sea Watch, Salvini, i sindaci, il decreto sicurezza e la rendita da razzismo

Finita la bagarre per il Def, prima che si arroventi la bagarre per Reddito di Cittadinanza e Quota 100, si recupera, tanto per cambiare, il tema immigrazione per stare sul sicuro e preparare sulla lunga distanza la propaganda elettorale per le europee e le elezioni amministrative. Da 17 giorni la Sea Watch col suo carico di “ben” 49 migranti “mette a rischio la sicurezza dell’Europa” secondo alcuni ministri sovranisti, fra

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Contro il Decreto della Sicurezza dei padroni

Il Decreto Salvini sulla “Sicurezza” dà il segno del governo gialloverde: un segno reazionario, razzista, repressivo in senso antioperaio. Emigranti: col “Decreto Sicurezza” Salvini dice di voler proteggere gli italiani dall’invasione degli immigrati: quale invasione? Secondo i dati del Ministero dell’Interno gli immigrati sbarcati nel 2016 sono stati 170.923, nel 2017 116.616, nel 2018, fino al 26 novembre 23.009. La politica di respingimento e blocco dei soccorritori di Salvini ha

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Decreto dignità: un restyling del Jobs Act e un regalino ai professionisti

Fra le ragioni che hanno spinto molti, che prima votavano “a sinistra”, a votare M5S era la promessa di un decreto che abolisse il Jobs Act. Due erano i punti di sostanza: obbligare a motivare le cause del lavoro a termine per limitare il suo utilizzo ai picchi stagionali e alle sostituzioni, e obbligare al reintegro per licenziamenti senza giusta causa. Niente di tutto questo è presente nel nuovo “Decreto

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Il Consiglio europeo condanna deliberatamente i richiedenti asilo a morire in mare o a essere internati in Europa o Libia o ricacciati nel deserto!

E’ questa la sintetica ma corretta valutazione di Karline Kleijer (Medici senza Frontiere). E aggiunge “gli stati europei lo fanno essendo pienamente consapevoli delle violenze e degli abusi estremi che migranti e rifugiati soffrono in Libia”. Con una decisione senza precedenti nella recente storia europea il punto 3 della risoluzione votata da tutti i 28 paesi nella notte del 28 giugno stabilisce che “Tutte le navi operanti nel Mediterraneo devono

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Sceneggiate e realtà dei primi giorni di Salvini al Viminale

Il protagonismo muscolare di Salvini tiene campo dalla riunione dei ministri dell’Interno dei 28 a Lussemburgo (4 giugno) in cui è saltato Dublino IV (cfr. Nota 1). Come per ogni atto o dichiarazione anche di questo governo occorre distinguere fra la propaganda e la sostanza. Per Salvini l’Italia ha condotto le danze, gli altri paesi si sono accodati e l’Italia ha svoltato rispetto al passato. In realtà, i paesi di

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A porti chiusi

A corollario delle sue prese di posizione, il ministro dell’Interno italiano ha chiuso i porti italiani alla nave Acquarius, che aveva soccorso in mare 629 migranti, dando ordine di dirigersi verso un porto maltese. Un braccio di ferro fra paesi europei condotto a spese e sulla pelle dei migranti. Perché la comunicazione mediatica, fra cui mettiamo anche i social, che trasforma il tutto in una partita a scacchi fra stati

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