Dopo decenni di sacrifici sempre più duri per operai, precari, disoccupati, è nato il governo Lega- Cinquestelle, che si presenta con una novità: promette di restituire agli “strati popolari” almeno una parte di ciò che gli è stato rapinato dai governi “tecnici”, di centro-sinistra, di Forza Italia e Lega, del Partito democratico.
Molti lavoratori se lo aspettano. Sarà così?
Ecco alcuni fatti su cui riflettere.
In campagna elettorale Lega e Cinquestelle hanno promesso: “aboliremo il Jobs Act” ripristinando l’art. 18. Ma nel patto di governo questa promessa è scomparsa. E non c’è neppure una parola su come contrastare la valanga di omicidi …
Come tutti sanno fare il bracciante agricolo in nero di Calabria, fra Gioia Tauro e Rosarno, magari pagati 1 € per ogni cassetta di mandarini raccolti e vivere nella baraccopoli di San Ferdinando, senza servizi igienici, in tende di fortuna è “una vera pacchia”, destinata naturalmente agli immigrati. Se poi questi si permettono, per sistemare la propria baracca, di utilizzare qualche vecchia lamiera di una fonderia chiusa da tempo, è un vero e proprio “furto” e quindi se qualcuno gli spara, spara a dei ”colpevoli”. Parlare di omicidio è propaganda.
Lo scrive il ”Populista” e altri giornalacci come quello.
E’ …
La campagna elettorale ha visto la costituzione di tre poli ai quali viene accreditata la maggioranza dei voti: PD con il centro-sinistra, Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia per il centro-destra, e M5S, più un gran numero di formazioni minori. Questi tre poli, ognuno collegato con personaggi dell’industria, del commercio e della finanza, e sostenuto da settori dei media, si candidano a gestire il prossimo governo per conto della borghesia. I voti servono a definire la forma del prossimo “comitato d’affari” della borghesia. Solo la lotta dei lavoratori potrebbe cambiare i rapporti tra le classi, borghesi e proletari, sfruttatori …