Decreto dignità: un restyling del Jobs Act e un regalino ai professionisti

Fra le ragioni che hanno spinto molti, che prima votavano “a sinistra”, a votare M5S era la promessa di un decreto che abolisse il Jobs Act. Due erano i punti di sostanza: obbligare a motivare le cause del lavoro a termine per limitare il suo utilizzo ai picchi stagionali e alle sostituzioni, e obbligare al reintegro per licenziamenti senza giusta causa. Niente di tutto questo è presente nel nuovo “Decreto

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A PROPOSITO DEL DISASTRO DI PIOLTELLO

Il terribile disastro ferroviario di Pioltello (6,58 del 25 gennaio 2018, deragliamento del treno 10452 Cremona-Milano carico di pendolari, 3 morti e centinaia di feriti) è davvero emblematico rispetto alle contraddizioni di un sistema basato sul profitto. Da subito la pista seguita per individuare le cause si è concentrata sull’infrastruttura piuttosto che sul materiale rotabile: è stata avanzata l’ipotesi della rottura della rotaia, poi verificata in un punto di giunzione

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La buona scuola di Renzi: fabbrica al servizio del profitto

Dopo mesi di annunci e chiacchiere giornalistiche, il 10 marzo il consiglio dei ministri ha messo a punto il disegno di legge sulla scuola. Torneremo sull’argomento dopo un esame attento del testo che dovrà essere presentato in Parlamento ma già si può dedurre da quanto riportato sulla stampa che tempi duri si profilano per i lavoratori della scuola e per gli studenti. Da quello che trapela dai resoconti giornalistici si

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14 novembre: un bilancio politico

Venerdì 14 novembre si è svolta in tutta Italia una grande mobilitazione contro la precarietà e contro i nuovi provvedimenti legislativi. Da Napoli a Roma, da Bergamo a Palermo, la giornata è stata un microcosmo di manifestazioni, brevi occupazioni di istituzioni pubbliche, private o partitiche, spesso divise da autoreferenzialità e particolarismi ma unite nell’obbiettivo di contrastare la corsa alla precarietà. Su tutta la penisola, la gente si è mobilitata a

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Allarghiamo e radicalizziamo il fronte proletario di lotta!

Dopo il “dispiegamento di forze” della CGIL in piazza S. Giovanni a Roma del 25 ottobre scorso, e dopo i pesci in faccia ricevuti solo due giorni dopo dal governo, le “mobilitazioni d’autunno” da parte del più grosso sindacato italiano sembrano incanalate dentro il classico canovaccio della sponda “governista” (maggioranza CGIL, CISL, UIL), che “attende” speranzosa che dal cilindro del dibattito parlamentare sul “Jobs Act” esca chissà quale “miracolo” da

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Il ritorno degli operai

Gli operai tornano a riempire le piazze: giovedì a Bologna e ieri a Torino parecchie migliaia di operai hanno detto un chiaro no al tentativo governativo di fare piazza pulita di ciò che rimane delle conquiste dei decenni passati. In particolare lo sciopero generale dell’Emilia Romagna indetto per la giornata del 16 ottobre ha visto adesioni altissime in alcune tra le più importanti fabbriche della regione Parmalat, Barilla, GD, Lamborghini,

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Scioperi generali e generali senza truppe

Da oltre 20 anni i sindacati di base in Italia provano a riempire l’enorme vuoto lasciato dai sindacati tradizionali CGIL, CISL e UIL, ormai senza ombra di dubbio passati armi e bagagli al servizio della classe dominante. Nonostante i loro sforzi non sono però riusciti a scalzare i sindacati di regime e diventare il riferimento organizzativo per la massa dei milioni di salariati che sgobbano negli uffici, nei cantieri, nelle

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La mannaia del governo sui lavoratori della scuola

Come si sa in Italia l’avvio dell’anno scolastico è differenziato a livello regionale. Quest’anno il 17 settembre è stato il giorno in cui in tutte le scuole del paese gli studenti sono ormai nelle classi nelle classi. Un avvio decisamente anomalo dato che per quel giorno un piccolo sindacato di base, l’Unicobas ha proclamato una giornata di sciopero per il personale scolastico con manifestazione nazionale a Roma sotto il ministero

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Sulla nuova stagione di lotta alle industrie metallurgiche a Spoleto

Gli operai della ex Pozzi sono di nuovo in stato di agitazione. Questa che inizia sarà la terza settimana di sciopero ad oltranza. Le maestranze dell’IMS-Isotta Franceschi erano già state protagoniste, nel gennaio del 2013, di un importante momento di conflitto, con uno sciopero ad oltranza durato settimane e che avuto anche momenti di confronto fisico con la direzione. Apice della lotta fu il corteo del 16 gennaio che ha

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