A corollario delle sue prese di posizione, il ministro dell’Interno italiano ha chiuso i porti italiani alla nave Acquarius, che aveva soccorso in mare 629 migranti, dando ordine di dirigersi verso un porto maltese. Un braccio di ferro fra paesi europei condotto a spese e sulla pelle dei migranti.
Perché la comunicazione mediatica, fra cui mettiamo anche i social, che trasforma il tutto in una partita a scacchi fra stati ha questo come conseguenza, di scatenare il tifo sovranista e far dimenticare o fortemente accantonare la sorte delle persone che sono su quella nave.
E’ evidente che non siamo nel 2015, non …
Come comunisti siamo contro ogni forma di nazionalismo nei paesi capitalistici sviluppati, perché siamo per l’internazionalismo dei lavoratori, ma siamo anche contro ogni forma di oppressione nazionale su minoranze etniche, linguistiche, religiose e per il diritto di autodeterminazione di queste minoranze.
Per questo denunciamo la brutale repressione dello Stato spagnolo – oltre 760 i feriti mentre scriviamo – per impedire lo svolgimento del referendum catalano, per impedire che la popolazione scelga se restare nella Spagna (monarchica) o formare una repubblica indipendente.
Non siamo interni alla situazione e non abbiamo elementi sufficienti per esprimere giudizi a favore o contro l’indipendenza catalana dal nostro …
Ancora un attentato compiuto nel nome di un’ideologia borghese oscurantista e reazionaria. Un attentato che va ad aggiungersi a quelli di Parigi, Londra, Nizza, Mosca, Manchester, Berlino, San Bernardino… Ma soprattutto va ad aggiungersi ai massacri compiuti in Medio Oriente sia dagli eserciti governativi sia dai tagliagole dell’ISIS, azioni terroristiche meno pubblicizzate ma compiute con strumenti ben più letali di quelli usati per gli attentati in Europa o negli USA.
I gruppi terroristici che organizzano o ispirano queste stragi si presentano come nemici di una presunta civiltà occidentale o cristiana e difensori di un presunto mondo musulmano. In realtà sono i …
MIRELLA MINGARDO
I COMUNISTI ITALIANI E LA GUERRA CIVILE SPAGNOLA. La stampa clandestina (1936-1939)
246 pagine, 640 note parte delle quali biografiche QUADERNI DI PAGINE MARXISTE – IV BIANCA
La bibliografia sulla guerra di Spagna si arricchisce della dettagliata ricerca storica di Mirella Mingardo, che si concentra sull’azione dei volontari italiani in particolare i comunisti, da quelli “ufficiali” agli eretici, questi ultimi inquadrati nella Colonna Lenin del POUM, con l’obiettivo di aprire la strada, tramite la lotta armata rivoluzionaria contro le truppe di Franco, alle collettivizzazioni e alla rivoluzione sociale.
Col filo conduttore del ruolo della stampa clandestina, l’autrice analizza le fasi del conflitto …
“Ci sono volti, tra i cristiani, che in maniera straordinaria fanno trasparire la luce del Risorto e quindi la luce del Paradiso”. “Il suo volto è sereno, i suoi occhi luminosi”, di un “candore evangelico”. Così scrive il giornalista cattolico Antonio Socci, nel suo libro “Avventurieri dell’eterno”, a proposito del volto raffigurato nella foto. Ma negli ambienti cattolici, come le sue se ne trovano davvero moltissime, di citazioni che parlano di quel volto sereno. Il riferimento è al nome che è stato associato a quel volto: Martín Martínez Pascual, sacerdote e martire.
Sacerdote?
Martín Martínez Pascual nacque nato a Valdealgorfa, provincia di …
Le nuove elezioni del 26 giugno confermano la situazione politica di stallo creatasi con le prime elezioni politiche del 20 dicembre 2015; nessun partito ha la maggioranza assoluta di 176 seggi alla Camera, non si intravede un’ipotesi di formazione agevole del governo. Clamorosamente smentiti gli exit poll, resta la stessa graduatoria all’interno dei quattro partiti maggioritari, cioè il Partido Popular di Mariano Rajoy, il PSOE di Pedro Sanchez , Unidos Podemos di Pablo Iglesias e Ciudadanos di Albert Rivera.
Le variazioni rispetto a dicembre non sono rilevanti, comunque il PP erode Ciudadanos e il Partito Socialista evita sia pure di poco …
Quando i muri si moltiplicano come funghi
La UE, che non ha mai applicato in modo conseguente uno dei principi fondamentali da essa proclamato, la libertà di circolazione della forza lavoro nell’area Schengen dosandola di volta in volta base alle esigenze di profitto del capitale, sta ora erigendo muri e recinzioni non solo sui suoi confini esterni, ma anche tra i paesi aderenti. È la guerra che gli imperialismi europei stanno combattendo contro i milioni di uomini che fuggono dai conflitti armati da essi provocati, volta a placare i movimenti politici nazionalisti e xenofobi.
La guerra contro i profughi svela nuovamente le …
Il 1° Maggio di quest’anno arriva in una situazione politica molto significativa per chi vuole lottare per la ripresa del movimento e dell’organizzazione di classe.
Nonostante borghesi e riformisti di ogni risma abbiano fatto di tutto per svilire e depotenziare questa fondamentale giornata di lotta operaia internazionale, riducendola a “kermesse” o ad innocua “processione”, c’è ancora chi ritiene (e noi siamo tra questi) che essa costituisca pur sempre un momento di mobilitazione proletaria, in cui deve essere evidente a tutti chi veramente lotta per l’abbattimento del capitalismo e per una società senza classi.
Da questo punto di vista riteniamo che le cosiddette …
Martedì sera, dopo che la polizia greca aveva vietato ogni manifestazione nella capitale per proteggere la riunione dell’Ecofin, ancora una volta ad Atene si sono verificati scontri fra i manifestanti e le forze dell’ordine borghese.
Il proletariato greco, che da anni è tartassato da manovre incrociate tra i governi di Atene e del resto dell’Europa, è stato il primo a reagire dopo lo scoppio della crisi capitalista nel vecchio continente. In sette anni ha duramente lottato pagando con morti e repressione; ancora oggi si ribella di fronte alla finanza europea che aiuta la borghesia greca a scaricare su di esso i …
La gigantesca manifestazione di Madrid del 22 marzo non ha certo segnato il punto finale della resistenza di massa alle politiche di austerità in Spagna. Nei giorni immediatamente successivi all’imponente mobilitazione si sono susseguite assemblee e manifestazioni per chiedere il rilascio dei manifestanti arrestati la sera del 22. Grande è stata poi la mobilitazione per lo sciopero degli studenti che ha mobilitato una grande massa di giovani.
La situazione in Spagna è veramente incandescente: nulla di paragonabile a quanto succede qui in Italia in cui permane una estrema frammentazione delle lotte e soprattutto non riesce a decollare veramente un movimento “reale” …