In Ucraina la battaglia infuria ancora. Nelle settimane scorse si è combattuto per il controllo dell’aeroporto di Donetsk, chiuso da maggio 2014, ma considerato strategico per l’evoluzione del conflitto e anche elemento di peso nelle trattative che avrebbero dovuto riprendere il 16 gennaio ad Astana in Kazakhistan. Il vertice previsto ad Astana non c’è stato a causa del fallimentare del vertice preparatorio tenuto a Berlino (12 gennaio) fra Russia, Ucraina, Germania e Francia.
Mai come in questi giorni diplomazia e attività militare si mescolano; ognuno dei due fronti cerca di acquisire terreno per poter condurre i negoziati da posizioni di forza; …
Il significativo indebolimento economico del Venezuela, legato alla diminuzione del prezzo del petrolio ha reso possibile l’annuncio ufficiale sulla ripresa dei rapporti fra Usa e Cuba. Ma la svolta è stata preparata nel tempo da entrambe le parti. Da ultimo in ottobre il segretario di Stato Kerry ha ringraziato ufficialmente Cuba per il suo aiuto nella lotta contro Ebola.
La spaccatura fra Cuba e Usa risale al 1959, quando Fidel Castro prende il potere e nazionalizza oltre un miliardo di beni americani sull’isola. Tra il 1960 e il 1962 Kennedy impone sanzioni, poi l’embargo e la rottura di ogni rapporto diplomatico.
Da …
La caduta del prezzo del petrolio, con un dimezzamento da oltre 110 a meno di 60 $ al barile mentre scriviamo, inverte un ciclo di alti prezzi iniziato con il nuovo secolo, che faceva seguito a un ciclo discendente iniziato con il controshock petrolifero del 1979 seguito al primo shock del quadruplicamento del 1973-74.
Nella figura: prezzi a dollari costanti del 2010 per barile
Le cause di fondo risiedono nelle diverse dinamiche di offerta e domanda di petrolio (e gas), e nei loro riflessi sulla concorrenza tra paesi produttori.
Ma il capitalismo è anarchia del mercato + intervento degli Stati espressione di sezioni …
Una delle costanti che tutti danno per scontata in politica estera è l’asse privilegiato Israele-Usa, quindi l’idea di Israele “gendarme statunitense” in Medio oriente per questo ampiamente foraggiato, armato e difeso. Il dato della spesa americana per Israele e delle forniture militari è incontrovertibile.
Il vicepresidente Joe Biden ha informato il Senato Usa che la sola amministrazione Obama, dal 2008, ha fornito a Israele 17 miliardi di $ in aiuti militari; di cui 225 milioni consegnati nel pieno dei bombardamenti su Gaza quest’estate e 350 milioni stanziati il 13 dicembre 2014. Entrambe le elargizioni finalizzate ufficialmente a rafforzare il sistema missilistico …
Profughi curdi fuggiti da Kobane e in attesa al confine con la Turchia
Lo scontro di interessi tra le potenze regionali e tra le potenze imperialiste globali in Medio Oriente è emerso con brutale chiarezza in occasione del violento attacco, in corso da tre settimane, sferrato dalle forze dei guerriglieri dello Stato Islamico (IS) nel Nord Siria, al confine con la Turchia, dove la maggior parte degli oltre 350 villaggi è stata conquistata. IS sta cercando di prendere il totale controllo di Kobane (in arabo Ain al-Arab), una città abitata a maggioranza da curdi a pochi chilometri dalla quale si trova …
Negli Stati Uniti prosegue lo sciopero dei lavoratori dei fast-food. Il loro obiettivo resta l’innalzamento della paga oraria minima da 7,25 a 15 dollari.
Nella lotta, gli scioperanti picchettano gli ingressi dei fast-food, impedendo l’accesso a clienti e crumiri. Nella giornata di martedì 2 settembre circa 500 di loro sono stati arrestati in 3 dozzine di città statunitensi.
Oltre alle paghe miserrime, molti lavoratori denunciano ammanchi negli stipendi e l’ostruzionismo antisindacale da parte delle corporations.
Una grande novità è l’adesione al movimento dei lavoratori dei servizi sanitari domestici, che hanno paghe analoghe a quelle dei dipendenti dei fast-food, organizzati nel Service Employees International …
Gli Emirati Arabi Uniti (UAE) hanno bombardato le milizie islamiche in Libia, col supporto logistico dell’Egitto. Lo afferma il Pentagono. Gli interessati smentiscono. Per i commentatori specializzati i raid non sono stati altro che un episodio del lungo e meticoloso braccio di ferro che stanno conducendo Qatar da una parte, Emirati e Sauditi dall’altra. Con il tacito appoggio della Turchia l’uno, il fattivo appoggio dell’Egitto gli altri. Il caos libico si presta come campo di esperimento, perché si tratta di una patata bollente di cui nessuno è ansioso di occuparsi.
Gli Usa attraverso tutti i loro portavoce lamentano a) di non …
Il 9 agosto la polizia uccide a Ferguson (una cittadina di circa 20.000 abitanti situata nella cintura operaia di St. Louis, nel Missouri) un giovane studente afroamericano disarmato, Michael Brown. Già dalle prime notizie trapelate la versione dei fatti fornita dalla polizia si rivela lacunosa. La polizia sostiene, infatti, che il ragazzo, fermato da degli agenti, avesse assalito uno dei poliziotti, ma diversi testimoni affermano che la realtà era diversa e che il ragazzo avesse le mani alzate in segno di resa.
In seguito a questo fatto la rabbia esplode: manifestazioni, attacchi ad auto della polizia, assalti ai supermercati fanno presagire …
Mentre in Irak le potenze regionali e globali giocano la loro partita sulla pelle della popolazione locale, c’è chi oppone alla guerra civile settaria l’unione di tutti i lavoratori al di là di ogni etnia e di ogni credo religioso.
Pubblichiamo qui un comunicato della Federazione dei Consigli e dei sindacati dei lavoratori in Iraq.
Mosul e altre città in Iraq stanno vivendo cambiamenti drammatici e pericolosi.
I media, in particolare quelli filo-governativi e filo-occidentali, diffondono notizie riguardo lo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante / Siria (ISIS) e il suo controllo su diverse città irachene, per mobilitare l’opinione pubblica contro questo gruppo. …
Un articolo di Limes relativo al 2011 stimava che le fonti di energia dell’Ucraina si ripartivano in 38% di gas, 32% carbone, 18% nucleare, 10% petrolio, 2% altro (solare, etc.).
Da almeno un ventennio i governi ucraini hanno messo a punto progetti di diversificazione delle fonti e di riduzione dei consumi, e quindi di riduzione dalle forniture russe (40 miliardi di metri cubi l’anno nel 2011). I consumi sono calati per gli effetti della crisi economica, ma le imprese ucraine sono ancora “energivore” (si è calcolato che gli impianti consumano il doppio di quelli tedeschi).
Una alternativa sarebbe diversificare (dal 2012 …