Biden, l’opzione vincente del grande capitale

Centinaia di milioni di persone in USA e nel mondo non vedranno più ogni giorno in TV quella chioma rossa costata 800 mila dollari sopra quel volto da mastino sparare veleni contro gli immigrati, contro le donne, contro la natura, contro tutto ciò che non è American. Questo populismo rozzo e becero di un pescecane cresciuto con le speculazioni immobiliari che si atteggia a patrono della working class, alimentandone nazionalismo

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Contro l’aggressione turca e degli imperialismi! Coi curdi e le masse oppresse in Siria e Medio Oriente!

Dopo 8 anni di insurrezione, guerra civile e imperialista in Siria, con più di mezzo milione di morti e 6 milioni di rifugiati all’estero in gran parte ammassati negli stati limitrofi e altri milioni di sfollati, gran parte del paese ridotta in macerie, mancava l’invasione dell’esercito turco dell’unica isola di relativo autogoverno democratico multietnico (anche se a predominanza curda) e di dignità della condizione femminile, il Rojava. L’obiettivo di questa

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La Turchia mette un piede fuori dalla NATO?

E’ alla fine iniziata la consegna alla Turchia dei missili russi S-400, come previsto dall’accordo siglato fra Russia e Turchia a dicembre 2017 (costo 2,5 miliardi di dollari); questo accordo da mesi tiene impegnate triangolarmente le cancellerie di Usa, Turchia, Russia. In ballo c’è qualcosa di molto più ampio di una controversia su forniture militari. La strategia di Trump in Medio Oriente fin dall’inizio ha previsto come alleato un fronte

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Patio trasero

La manchette on line della rivista messicana «Proceso» spiega meglio di un trattato la situazione e l’aria che tira in Messico dopo l’umiliante accordo imposto da Trump al proprio patio trasero, che si potrebbe tradurre in “cortile” o “giardino dietro casa”: “Ora sì, come molti temevano e alcuni presagivano, il Messico diventa il cortile degli Stati Uniti. Il luogo in cui lavare gli abiti sporchi, gettare gli stracci, buttare la

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La Bestia e le Aranceles

La frontiera tra USA e Messico è sempre più terreno di scontro tra i due paesi. I numeri altissimi e inediti di migranti che cercano di passare il confine, hanno portato nel 2018 alla formazione di numerose carovane composte da centroamericani (in particolare dal cosiddetto Triángulo Norte Honduras – Guatemala – El Salvador), cubani e africani che attraversano il Messico per raggiungere il Nord America. Al presidente messicano Andrés Manuel

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Dopo la “perfida Albione” adesso avremo la “perfida Marianna”

L’inasprimento della polemica italo-francese in corso da tempo, stavolta cavalcata da Di Maio, utilizzata da Salvini in precedenza, caricata da Conte di una polemica contro l’asse franco-tedesco, ha alla sua base una storica rivalità tra l’imperialismo italiano e quello francese, i contrasti di interessi tra gruppi capitalistici dei due paesi nel petrolio, nella cantieristica e in altri settori, e anche il riavvicinamento del governo gialloverde agli USA di Trump mentre

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Trump il Guastatore

Trumps Zerstörungswerk, l’opera distruttiva di Trump, titola la blasonata testata tedesca Frankfurter Allgemeine. Il disfacimento dell’accordo di liberoscambio Transpacifico, l’infanticidio di quello Transatlantico e la ricontrattazione del NAFTA, le tariffe protezionistiche su acciaio e alluminio, la richiesta di riduzione dell’attivo commerciale Cina-USA per 200 miliardi di dollari (sic!), pena 60 miliardi di tariffe doganali, e ora il ritiro dall’accordo sul nucleare iraniano e l’annuncio del ripristino di sanzioni inasprite contro

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Viva la lotta dei proletari iraniani contro il regime degli ayatollah!

In Iran le manifestazioni di protesta, iniziate giovedì 28 dicembre a Mashad, la seconda città del paese, si sono rapidamente estese a una sessantina di città, dando sfogo a una rabbia compressa da decenni e a un odio nei confronti del regime islamico finora tenuto nascosto da un sistema capillare di controllo e repressione. La scintilla che ha provocato l’esplosione è stato l’aumento dei prezzi di generi alimentari come le

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Gerusalemme: il dramma palestinese e il cinismo dei governi

Tempi duri per i palestinesi, a Gerusalemme Est come a Gaza o in Cisgiordania. A Gerusalemme Est 420 mila palestinesi “residenti permanenti” vivono dal 1967 in una sorta di limbo legale, non sono né cittadini israeliani né cittadini giordani, non godono dei servizi, scolastici o sanitari, devono chiedere il permesso di lavoro come un immigrato anche se sono nati lì da famiglie che risiedono lì da generazioni; se vanno all’estero

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PRIMO MAGGIO DI LOTTA: AL PADRONE, AI GOVERNI BORGHESI, ALLA GUERRA !

Questo Primo Maggio cade in un momento di forti tensioni internazionali. Il massacro di centinaia di migliaia di persone, e la cacciata di milioni dalle loro case in Siria è solo il più terribile esempio della lotta delle borghesie imperialiste per una nuova spartizione del mondo sulla pelle dei proletari. Iraq, Afghanistan, Libia, Yemen, Sud Sudan, Ucraina sono altri focolai sempre aperti. – Per mantenere il predominio di fronte al

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