I PROFUGHI, FOGLIA DI FICO PER LO SCONTRO TRA I PREDONI NATO E RUSSI

Mentre la situazione militare in Siria sembra volgere a favore del regime Assad – appoggiato dai bombardamenti russi e sul terreno dalle formazioni militari curde – Germania e Turchia, affiancati dal governo pseudo socialista di Tsipras,[1] hanno chiesto e ottenuto, con il pieno sostegno americano e della Commissione UE, il dispiegamento nell’Egeo delle forze Nato, per combattere “il traffico di esseri umani”. Se ne occuperà il “Gruppo navale 2” della

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L’ACCORDO TURCHIA GERMANIA, ENNESIMO CAPITOLO DELL’EUROPA DEI MURI E DEI RESPINGIMENTI

Quando i muri si moltiplicano come funghi La UE, che non ha mai applicato in modo conseguente uno dei principi fondamentali da essa proclamato, la libertà di circolazione della forza lavoro nell’area Schengen dosandola di volta in volta base alle esigenze di profitto del capitale, sta ora erigendo muri e recinzioni non solo sui suoi confini esterni, ma anche tra i paesi aderenti. È la guerra che gli imperialismi europei

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KURDISTAN IRACHENO – UNA LOTTA DI CLASSE TRA LA GUERRA DELLE POTENZE E GLI SCONTRI DI POTERE DELLA BORGHESIA CURDA

Nel Kurdistan iracheno dal 1° ottobre sono in corso manifestazioni e scioperi di lavoratori del pubblico impiego,[1] ospedali, scuole, università e amministrazioni pubbliche, via via allargate a diverse città, Erbil, Halabja, Sulaimania, Halabcheh, Raniyeh, e Koyeh, Kalar…. Centinaia di insegnanti, dopo aver scioperato per una intera settimana, sono scesi in piazza a Sulaimania e Erbil. Hanno dichiarato che non torneranno al lavoro prima di ricevere tutto quanto loro dovuto. Dopo

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Una risposta di classe contro la strage di stato di Ankara

Come comunisti esprimiamo il nostro cordoglio per le 128 vittime del barbaro attentato di Ankara, e denunciamo il criminale comportamento del governo turco e dei governi, Italia inclusa, suoi complici di fatto, salutando il moto di protesta che dalla Turchia ha trovato sostegno a fianco delle comunità curde in Europa. Si tratta del più grave attentato mai avvenuto in Turchia, che fa seguito alle stragi di Diyarbakir, a giugno durante

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Israele strizza l’occhio all’intervento russo in Siria

Sul terreno di Siria ed Iraq sono mandati al macello decine di migliaia di proletari spinti dalle appartenenze etniche e religiose, assoldati dai petrodollari del Golfo e dai dollari ed euro delle potenze occidentali. Quando un fronte rischia di cedere ecco le potenze imperialiste bombardare dal cielo i nemici dei propri amici: prima americani, inglesi, francesi, canadesi, australiani, i paesi del Golfo, i turchi (che tendono a confondere i kurdi

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LE BORSETTE DA MILLE EURO E I GIOCHI MEDIORIENTALI

Il dibattito condotto dai media internazionali sul Medioriente riguarda in modo prevalente gli interessi geo-politici, i conflitti tra le medie potenze nell’area mediorientale, la guerra in corso contro lo Stato Islamico, i cambiamenti di alleanze come il recente accordo Usa-Iran, la “svolta” militare decisa dal turco Erdogan che mobilita le sue forze contro IS – per avere mano libera nella repressione del movimento autonomista curdo della Rojava siriana e in

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La svolta nella politica turca scombina le alleanze in Medio Oriente

La Turchia ha bombardato il 23 luglio, postazioni dell’Isis in Siria e campi curdi in Iraq; il ministro degli esteri Davutoglu ha dichiarato che le zone tolte all’Isis in Siria potrebbero diventare campi di raccolta per i profughi siriani. In quest’area, analoga a quella che il 1 luglio hanno creato le truppe giordane a sud della Siria, Erdogan sta inviando preventivamente 18 mila soldati. Con queste azioni il governo turco

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Turchia: la lotta degli operai dell’auto continua

Una risposta di classe allo sfruttamento e alle manovre militari, politiche e diplomatiche della borghesia turca nella regione Dopo le lotte di inizio anno delle quali abbiamo già riferito su questo sito, è ora al suo nono giorno lo sciopero avviato giovedì 14 maggio, dai 5000 salariati di Renault in Turchia che poi si è trasformato in una battaglia che sta coinvolgendo circa 15 000 salariati di numerose fabbriche del

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Turchia: uno sciopero contro l’ineguaglianza e la collaborazione di classe

In Turchia il 29 gennaio è iniziato uno sciopero, che si può definire storico, quello degli operai metalmeccanici di 22 fabbriche. Lo sciopero è organizzato dal sindacato Birlesik Metal-Is, considerato “di sinistra”, aderente al DISK. Dal 19 febbraio altre 20 fabbriche si aggiungeranno portando il numero degli scioperanti a 20 mila, di cui i tre quarti sindacalizzati, nelle province di Osmanye, Hatay, Mersin, Konya, Kocaeli, Bursa, Izmir, Bilecik e Istambul.

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Israele, il quadrilatero militare e il nuovo affollamento nel Mediterraneo Orientale

Una delle costanti che tutti danno per scontata in politica estera è l’asse privilegiato Israele-Usa, quindi l’idea di Israele “gendarme statunitense” in Medio oriente per questo ampiamente foraggiato, armato e difeso. Il dato della spesa americana per Israele e delle forniture militari è incontrovertibile. Il vicepresidente Joe Biden ha informato il Senato Usa che la sola amministrazione Obama, dal 2008, ha fornito a Israele 17 miliardi di $ in aiuti

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