Un nuovo naufragio sulle coste italiane. Mentre scriviamo, sulla spiaggia di Cutro sono stati contati 64 morti, ma si teme che in realtà siano oltre 100. Una strage prodotta dalla criminale politica delle frontiere chiuse che non solo l’Italia ma tutta l’Unione Europea ha voluto applicare, sbarrando l’ingresso legale a donne e uomini di altri paesi che spesso fuggono da guerre e dittature alimentate proprio dalle politiche imperialiste delle cosiddette democrazie. Una strage che si sarebbe evitata se l’imbarcazione su cui viaggiavano fosse stata soccorsa in alto mare invece di spezzarsi in due a pochi metri dalla riva.
Ma solo giovedì …
La guerra sull’Ucraina continua massacrando migliaia di uomini, costringendo un terzo della popolazione ad abbandonare le proprie case – una metà fuggendo all’estero, mentre l’uso massiccio degli armamenti distrugge intere città.
Se è iniziata come guerra non dichiarata della Russia all’Ucraina, è presto divenuta guerra delle potenze occidentali, Stati Uniti e Gran Bretagna in testa, ma con la crescente partecipazione delle potenze europee, tra cui l’Italia, per contenere-respingere-logorare la Russia. La quale, dopo evidenti errori iniziali, sta facendo valere la superiorità sul campo dei suoi armamenti accumulati in 40 anni di guerra fredda e rilanciati nell’ultimo decennio di riarmo putiniano, per …
Il nuovo PNRR: meno “green economy” e più business di morte
La guerra in Ucraina prosegue, col suo sanguinoso carico di distruzioni e morti e il flusso ininterrotto dei profughi, accolti certo più generosamente di altri, ma con l’occhio al proficuo futuro utilizzo della loro manodopera mediamente più istruita.
La guerra “lampo” pensata da Putin è fallita, i russi cercano di raggiungere i “loro obiettivi” non dichiarati di ridisegno dei confini radendo al suolo intere città provocando la fuga di milioni di donne e bambini. Gli Usa e i paesi NATO, tra cui l’Italia, per difendere la propria sfera di influenza, armano …
La Missione 3 (M3) riguarda le ”Infrastrutture per una mobilità sostenibile”. Le vengono assegnati 31,46 miliardi. È suddivisa in due componenti (nota 1)
Questi fondi sono affidati al MIMS, il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili retto da Enrico Giovannini. Il MISM in realtà dispone per il PNRR di 61,4 miliardi. Gestisce infatti non solo i fondi delle M3, ma anche una parte dei fondi della M2 (rivoluzione verde e transizione ecologica), perché per esempio per rendere i porti “verdi” si deve sostituire il carbone con l’elettricità. Il MISM gestisce anche parte dei fondi della M5 (inclusione e coesione), perché …
Premessa . Questo articolo è il primo di una serie e non presume di dire tutto, ma solo di dare un inquadramento generale ad articoli che seguiranno. Molte delle informazioni, soprattutto le cifre, sono nelle note per rendere più scorrevole il ragionamento.
Il primo dato interessante del PNRR è l’elasticità della cifre a disposizione, sia quella complessiva che quelle al dettaglio. Ad aprile 2021 Draghi parlò di un PNRR di 248 miliardi, ad agosto la cifra totale era cambiata: 235,1 miliardi.
Come è noto PN sta per Piano Nazionale e RR fa riferimento al Recovery and Resilience Facility europeo (da adesso …
Tendenza Internazionalista Rivoluzionaria (Italiano- English)
Centinaia di migliaia di uomini in armi ammassati in trincee e bunker lungo i ghiacciati confini ucraini con Russia e Bielorussia, esercitazioni militari con centinaia di carri armati, forniture di armi da USA, Gran Bretagna, invio di soldati da Francia e paesi dell’Europa orientale in Romania e Bulgaria, semi-ultimatum russi e minacce di mega-sanzioni “proporzionate”, richiamo delle famiglie dei diplomatici a Kiev, europei fratelli coltelli alla rincorsa di USA-NATO in incontri diplomatici coi russi sopra la testa della stessa borghesia ucraina – tutto ovviamente per “salvaguardare la pace”…
È la guerra nel teatro ucraino, o è la …
Trent’anni dopo la celebrazione della fine della Guerra Fredda e l’inizio di un nuovo secolo americano, siamo nel pieno di una nuova Guerra Fredda? Sì e no, nel senso che potrebbe anche diventare una guerra rovente …
Il clima delle relazioni internazionali è già da diversi anni segnato dal crescente confronto USA/Cina, con il quale l’imperialismo americano cerca di contenere e bloccare l’ascesa della potenza cinese, con armi economiche, diplomatiche e militari.
Noi denunciamo le iniziative di guerra economica messe in atto dai vari imperialismi occidentali contro la Cina, siano esse volte a colpire l’economia cinese, il suo interscambio commerciale o ad impedire …
Per la Germania, la Turchia è un alleato indispensabile per il respingimento dei profughi, è un “ponte” strategico verso il Medio Oriente, e paese di transito per l’importazione di energia, dal Caspio (soprattutto dall’Azerbaigian), e dal Medio Oriente, ad es. dall’Iraq settentrionale.
Per questi motivi è in corso il riavvicinamento tra Berlino/Bruxelles ed Ankara, auspicato dal ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas dopo i recenti colloqui con il suo omologo turco Mevlüt Çavuşoğlu. Un riavvicinamento nonostante il governo turco violi regolarmente i diritti umani (decine di migliaia i prigionieri politici detenuti in condizioni disumane; attaccata la libertà di stampa…) e nonostante le forze armate …
Pubblichiamo la sintesi di un articolo pubblicato da German Foreign Policy il 12 novembre 2020
Con la Strategia europea per la sicurezza, adottata il 12 dicembre 2003, la UE si proponeva di “creare un anello di Stati governati in modo responsabile ad est dell’Unione europea e ai confini del Mediterraneo, con i quali possiamo mantenere stretti rapporti di cooperazione”.Da allora, sono scoppiati guerre e conflitti in tutta una serie di Paesi attorno alla Ue, che essa non è riuscita a controllare: in Libia, Mali, Libano, Siria e Ucraina orientale; ora si aggiungono le proteste in Bielorussia e i conflitti con la …
Riproduciamo di seguito la traduzione di un comunicato del raggruppamento ZabastovkaBY (Sciopero), che condividiamo nella sua visione e prospettiva di lotta.
Al momento l’intero paese sta protestando. Le autorità hanno usato una quantità di violenza senza precedenti contro manifestanti pacifici e passanti innocenti.
Ci sono numerose segnalazioni di torture e detenzioni illegali. Questo ha portato le masse
di malcontento nei confronti del regime. I lavoratori si sono sollevati contro la brutalità della polizia e falsificazioni che hanno avuto luogo durante le elezioni. In questo momento le proteste sono essenzialmente democratiche e non apertamente nazionaliste, cosa molto importante da notare.
Le autorità stanno cercando di …