Cutro: la strage e le lacrime di coccodrillo

Un nuovo naufragio sulle coste italiane. Mentre scriviamo, sulla spiaggia di Cutro sono stati contati 64 morti, ma si teme che in realtà siano oltre 100. Una strage prodotta dalla criminale politica delle frontiere chiuse che non solo l’Italia ma tutta l’Unione Europea ha voluto applicare, sbarrando l’ingresso legale a donne e uomini di altri paesi che spesso fuggono da guerre e dittature alimentate proprio dalle politiche imperialiste delle cosiddette

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Mercoledì 20 luglio dibattito su Russia e Occidente

La guerra sull’Ucraina continua massacrando migliaia di uomini, costringendo un terzo della popolazione ad abbandonare le proprie case – una metà fuggendo all’estero, mentre l’uso massiccio degli armamenti distrugge intere città. Se è iniziata come guerra non dichiarata della Russia all’Ucraina, è presto divenuta guerra delle potenze occidentali, Stati Uniti e Gran Bretagna in testa, ma con la crescente partecipazione delle potenze europee, tra cui l’Italia, per contenere-respingere-logorare la Russia.

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Pagine Marxiste n. 51 (giugno 2022)

SOMMARIO: 1 Editoriale: Guerra alla guerra contro il riarmo europeo 5 Punti di forza e debolezze dell’imperialismo russo 10 L’Ucraina degli oligarchi e la guerra 16 L’imperialismo italiano nella corsa al riarmo e nella guerra in Ucraina 20 Le alternative esplosive al gas russo 23 Un secolo di rapporti tra Italia e Russia 24 Guerra e fame capitalistiche 27 PROFUGHI e MIGRANTI in Italia ed Europa, con la guerra nel

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NO ai massacri di Putin e al riarmo europeo!

Il nuovo PNRR: meno “green economy” e più business di morte La guerra in Ucraina prosegue, col suo sanguinoso carico di distruzioni e morti e il flusso ininterrotto dei profughi, accolti certo più generosamente di altri, ma con l’occhio al proficuo futuro utilizzo della loro manodopera mediamente più istruita.  La guerra “lampo” pensata da Putin è fallita, i russi cercano di raggiungere i “loro obiettivi” non dichiarati di ridisegno dei

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LE INFRASTRUTTURE NEL PNRR – PARTE I

La Missione 3 (M3) riguarda le ”Infrastrutture per una mobilità sostenibile”. Le vengono assegnati 31,46 miliardi. È suddivisa in due componenti (nota 1) Questi fondi sono affidati al MIMS, il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili retto da Enrico Giovannini. Il MISM in realtà dispone per il PNRR di  61,4 miliardi. Gestisce infatti non solo i fondi delle M3, ma anche una parte dei fondi della M2 (rivoluzione verde

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I numeri del PNRR – un primo inquadramento

Premessa . Questo articolo è il primo di una serie e non presume di dire tutto, ma solo di dare un inquadramento generale ad articoli che seguiranno. Molte delle informazioni, soprattutto le cifre, sono nelle note per rendere più scorrevole il ragionamento. Il primo dato interessante del PNRR è l’elasticità della cifre a disposizione, sia quella complessiva che quelle al dettaglio. Ad aprile 2021 Draghi parlò di un PNRR di

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Ucraina: no alla guerra di propaganda, all’invio di armi e alle sanzioni di USA-NATO-Unione Europea contro la Russia! Ritiro delle truppe e armi italiane da ogni paese! Per un fronte dei lavoratori contro gli schieramenti imperialisti!

Tendenza Internazionalista Rivoluzionaria (Italiano- English) Centinaia di migliaia di uomini in armi ammassati in trincee e bunker lungo i ghiacciati confini ucraini con Russia e Bielorussia, esercitazioni militari con centinaia di carri armati, forniture di armi da USA, Gran Bretagna, invio di soldati da Francia e paesi dell’Europa orientale in Romania e Bulgaria, semi-ultimatum russi e minacce di mega-sanzioni “proporzionate”, richiamo delle famiglie dei diplomatici a Kiev, europei fratelli coltelli

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La sporca caccia al dragone. Contro la campagna commerciale, diplomatica, politica, ideologica e militare anti-cinese

Trent’anni dopo la celebrazione della fine della Guerra Fredda e l’inizio di un nuovo secolo americano, siamo nel pieno di una nuova Guerra Fredda? Sì e no, nel senso che potrebbe anche diventare una guerra rovente … Il clima delle relazioni internazionali è già da diversi anni segnato dal crescente confronto USA/Cina, con il quale l’imperialismo americano cerca di contenere e bloccare l’ascesa della potenza cinese, con armi economiche, diplomatiche e

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Democrazia borghese e interessi borghesi

Per la Germania, la Turchia è un alleato indispensabile per il respingimento dei profughi, è un “ponte” strategico verso il Medio Oriente, e paese di transito per l’importazione di energia, dal Caspio (soprattutto dall’Azerbaigian), e dal Medio Oriente, ad es. dall’Iraq settentrionale. Per questi motivi è in corso il riavvicinamento tra Berlino/Bruxelles ed Ankara, auspicato dal ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas dopo i recenti colloqui con il suo omologo

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Impotenti nel Sud Caucaso

Pubblichiamo la sintesi di un articolo pubblicato da German Foreign Policy il 12 novembre 2020 Con la Strategia europea per la sicurezza, adottata il 12 dicembre 2003, la UE si proponeva di “creare un anello di Stati governati in modo responsabile ad est dell’Unione europea e ai confini del Mediterraneo, con i quali possiamo mantenere stretti rapporti di cooperazione”.Da allora, sono scoppiati guerre e conflitti in tutta una serie di

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