Una nottata/giornata di lotta a Napoli: dai cancelli della FIAT di Pomigliano alle strade della città

Napoli-27-settembre

Questa mattina dalle 3 una delegazione di lavoratori del SI Cobas di Torino Bologna e Piacenza ha dato man forte a un picchetto di alcune centinaia di lavoratori napoletani, tra cui alcuni cassintegrati Fiat a sostegno di uno sciopero di 4 ore ai cancelli della Fiat di Pomigliano per il reintegro dei cassintegrati. Un imponente schieramento di polizia, presente già dalla mezzanotte, ha impedito il contatto con i lavoratori deviandone l’ingresso dalla porta 2, dove si è concentrato il picchetto, e blindando l’accesso alle altre porte. Parte del picchetto ha quindi bloccato per circa un’ora gli accessi all’autostrada.

Dalle 10,30 un corteo dI circa 500 lavoratori, e studenti della zona flegrea, con striscioni tra cui quello d’apertura Uniti si vince, quello dei facchini licenziati della Granarolo e uno per il salario garantito ha attraversato le vie di Napoli, deviando dal percorso autorizzato per puntare sulla sede del Ministero del lavoro, parzialmente occupato da un gruppo di manifestanti. Dopo oltre un’ora di “assedio” i direttori regionale e provinciale del lavoro hanno ricevuto una folta delegazione di comitati di lotta e di organizzazioni partecipanti, che hanno esposto le loro denunce e rivendicazioni, ottenendo l’impegno a trasmetterle al Ministero, una voltali ricevute in forma scritta. Oltre a comitati campani sui temi della disoccupazione e dell’inquinamento sono intervenuti una lavoratrice della Fiat di Torino che ha chiesto la rotazione della Cig, un esponente della campagna nazionale per il salario garantito di 1200 euro ai disoccupati e precari insieme alla riduzione dell’orario di lavoro, mentre il portavoce del si Cobas ha chiesto l’applicaz del divieto dell’intermediazione di manodopera negli appalti della logistica e leggi che impediscano forme di supersfruttamento e truffe ai danni dei lavoratori nelle cooperative del settore. Un esponente dell’ area flegrea ha chiesto un tavolo nazionale permanente interistituzionale sui temi sollevati. Chiaramente tutte queste richieste saranno inevase, ma le lotte e i rapporti di forza che creeremo con queste, permetteranno di allargare questo fronte unitario anti capitalistico unico strumento per avere dei risultati politici sul piano prospettico.

S.I. Cobas

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