[Usa] Quinta notte di proteste ad Anaheim

Quinta notte di scontri e proteste in California dopo l’uccisione di due ragazzi da parte della polizia di Anaheim. La scorsa notte la polizia ha arrestato 24 persone coinvolte negli scontri.


Sabato scorso Manuel Diaz un ragazzo di 24 anni, è stato ucciso in strada dopo aver tentato la fuga da un controllo di polizia. Disarmato, non aveva provocato alcun tipo di offesa verso gli agenti. Domenica 22 luglio il giorno dopo che un gruppo di ragazzi amici di Diaz avevano presidiato il dipartimento di polizia, gli agenti si mettono all’inseguimento di uno di loro, perchè alla guida di una jeep rubata. Dopo un breve inseguimento Joel Acevado viene ucciso sul ciglio della strada…

Sabato, nei momenti successivi la morte di Diaz, una folla composta da abitanti del quartiere è arrivata sul posto tramite un veloce passaparola. In questo frangente la polizia ha sparato proiettili di gomma e gas lacrimogeni contro la folla.

La protesta è continuata fuori dal municipio, mentre all’interno si approvava all’unanimità “l’apertura di un’inchiesta sull’incidente”.
Circa 500 persone hanno lanciato sassi e pietre contro il municipio, un’auto della polizia veniva incendiata.

Quanto successo ad Anaheim va oltre l’usuale controllo e la tutela della legalità borghese da parte delle forze dell’ordine.
Mike Prysner, membro dell'”Answer Coalition”, impegnata nella campagna contro la brutalità della polizia, ha detto che “la comunità latina è stanca dei continui abusi di potere, rappresaglie, vessazioni e violenze.”
“Sabato la comunità ha risposto in quel modo (quando hanno fatto irruzione nel dipartimento di polizia) perché non vuole più essere perseguitata. Questa non è la prima volta che la polizia abusa del suo potere “

Alex, di 18 anni, ha detto a “La Opinion”di aver partecipato agli scontri di sabato contro la polizia perché stanco di essere continuamente attaccato e inseguito dalle loro pattuglie.
Alex ha spiegato che quando si cresce nel quartiere si fa parte di una grande “famiglia” e che a volte non c’è scelta. E aggiunge:”Ma solo perché qualcuno è stato o è in una banda non può autorizzare la polizia ad uccidere”
Un altro ragazzo David, che ha tatuaggi su braccia, mani e collo, ha detto che se qualcuno ha tatuaggi e vive in questa zona è considerato alla stregua di un criminale. E spiega:”Ci trattano come animali. Da loro le ho prese qualche anno fa, si gettarono su di me rompendomi una gamba. Ho ancora le cicatrici” alzandosi i pantaloni per mostrare le cicatrici di circa 10 cm nella gamba sinistra.

Intanto Bob Dunn, il portavoce del Dipartimento di Polizia, ha annunciato che entrambi gli ufficiali che hanno sparato sabato e domenica, sono stati sospesi in attesa dell’esito delle indagini.
La scorsa notte (giovedì) più di 1000 persone sono scese in strada, tra rabbia e frustrazione, fronteggiandosi con lo schieramento delle forze di polizia.

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