DAMEN, Onorato

(Monte San Pietrangeli, 1893 – Milano, 1979), insegnante

 

I membri della CE dei gruppi comunisti in Francia. Da sinistra: Zanardi, Damen, Mandelli, Lanfranchi. La fotografia venne trasmessa il 14 maggio 1924 dalla Francia al capo della polizia di Roma dal quinto che appare sullo sfondo a destra nell’ombra: si tratta della spia “Silvestri”, ovvero Ignazio Silone, alias Secondino Tranquilli, che occupava posti di responsabilità tra i fuoriusciti del PCdI ed era al servizio dell’OVRA.

Giovanissimo militante nella FIGS, poco più che ventenne, allo scoppio della Prima guerra mondiale, venne inviato al fronte col grado di sergente. Alla fine delle ostilità fu degradato a soldato semplice, in seguito a una condanna a due anni di carcere militare, inflitta dal Tribunale di guerra per disfattismo e incitamenti alla diserzione. Tornato in libertà nel 1919, fu attivo nella CdL di Bologna, segretario del comitato comunale delle leghe di Granarolo (Bo) e animatore della frazione astensionista promotrice della nascita del PCdI. Come segretario della CdL di Pistoia e responsabile del periodico «L’Avvenire», divenne bersaglio di giudici, polizia e fascisti; candidato alle elezioni politiche, il 10 maggio 1921, mentre tornava da un comizio in una frazione di Corbezzi (Pt) venne sequestrato dai fascisti armati che tentarono inutilmente di costringerlo all’abiura delle sue idee “bolsceviche”. Trasferito a Firenze fu dato in consegna a Dumini, assassino fascista, componente della squadraccia che rapì ed uccise Matteotti. Dumini gli propose di sparire per tutto il periodo della cam­pagna elettorale nascosto a Fiesole o vigilato a Firenze. Damen respinse le due proposte e Dumini fu costretto a rimetterlo in libertà per lo sciopero generale di protesta scoppiato nel frattempo a Pistoia. Nel viaggio di ritorno, nei pressi di Poggio a Caiano, nacque un conflitto a fuoco tra comunisti e fascisti, uno di questi ultimi rimase ucciso e due feriti. Damen venne rinchiuso alle Murate di Firenze. Uscito dal carcere, il partito decise di trasferirlo clandestinamente in Francia, come rappresentante presso il Bureau Politique del PCF e responsabile dell’edizione italiana dell’«Humanitè». Nel 1924 rientrò in Italia assumendo la direzione del comunismo in Toscana e sposò Francesca “Cecchina” Grossi, che condividerà con Damen tutto il percorso politico; venne eletto deputato nella circoscrizione di Firenze. Nell’aprile 1925, inaspritasi la frattura tra la nuova direzione imposta da Mosca e la maggior parte dei militanti che rimasero fedeli al partito delle origini, promosse il Comitato d’Intesa della sinistra con Lanfranchi, Repossi, Fortichiari, Girone, Gullo, Carlo Venegoni, Perrone, Manfredi (Ramazzotti), Francesca Grossi; l’8 giugno vi aderì anche Bordiga. Arrestato l’8 novembre 1926 insieme a quasi tutti i parlamentari comunisti, Damen venne confinato a Ustica; fu condannato dal Tribunale Speciale a 12 anni di reclusione, di cui 7 scontati nei reclusori di Saluzzo, Pallanza, Civitavecchia (dove organizzò una rivolta carceraria) e Pianosa. Nel 1929 arrivò l’espulsione dal partito, con la maggior parte degli esponenti della sinistra. Scarcerato alla fine del 1933, per 5 anni fu in soggiorno obbligato a Cantù. Considerato «irriducibile» e sospettato di svolgere attività comunista, fu nuovamente arrestato nel 1935 e nel 1937 subì più volte il fermo di polizia, in rapporto agli avvenimenti di Spagna e infine confinato con l’entrata in guerra dell’Italia (giugno 1940) fino alla caduta del regime.

Alla fine del 1942 fondò il PCInt, denunciando il carattere imperialistico di entrambi i fronti, di quello nazi-fascista e di quello democratico. Gli stalinisti chiesero al CLN di avere le mani libere per eliminarlo, così come avevano fatto con altri militanti della Sinistra durante e subito dopo la fine della Seconda guerra: Eugenio de Luca, Fausto Atti, Mario Acquaviva, gli ultimi due militanti del PCInt, eliminati direttamente; e Mauro Venegoni, isolato dal PCI e messo in condizione di essere catturato dai fascisti. Damen si salvò anche grazie alla sua indiscussa dirittura morale, che riscuoteva una diffusa stima anche in ambienti politicamente distanti. Diresse il PCInt negli anni della ricostruzione in opposizione all’interclassismo del PCI. All’inizio degli anni ’50 nel partito si svilupparono divergenze interne sulla natura sociale dell’URSS, le prospettive della fase in corso e il ruolo dei sindacati. Damen sosteneva la possibilità di sbocchi rivoluzionari cui occorreva prepararsi rafforzando il partito e facendosi parte attiva nei movimenti di lotta proletaria. A questa tendenza «attivista» si opponevano Bordiga, Maffi, Perrone (tendenza «attesista»), i quali, ritenendo lontani i tempi per la ripresa rivoluzionaria, privilegiavano la riflessione teorica, per «restaurare» il marxismo, senza peraltro trascurare l’impegno nelle lotte. Al Secondo congresso del partito (Milano, 1952), avvenne la separazione: la tendenza di Damen conservò le testate storiche («Battaglia Comunista» e «Prometeo»), mentre la tendenza Bordiga-Maffi iniziò la pubblicazione de «Il Programma Comunista». Dopo la scissione le reciproche posizioni si definirono ancor più nettamente. In particolare, riprendendo le tesi della Luxemburg sulla questione nazionale e coloniale, Damen rifiutò l’appoggio ai movimenti di liberazione nazionale che, in quegli anni, dominavano la scena politica internazionale, alimentando il cosiddetto terzomondismo. Il venir meno dell’ipotesi di un possibile sbocco rivoluzionario vide il PCInt-Battaglia Comunista intensificare il confronto con formazioni affini, da Socialisme ou Barbarie a Fomento Obrero Revolucionario, ad Azione Comunista, a Unità Proletaria. Damen diresse costantemente «Battaglia Comunista» fino all’ultimo, senza mai venire meno ad un’intransigente linea di classe.

Tra i suoi libri: Amadeo Bordiga. validità e limiti di un’esperienza (1971); Gramsci tra marxismo e idealismo (1988).

 

FONTI: ACS-CPC, «Battaglia Comunista»

FONTE IMMAGINE: D. Biocca, Tranquilli (nell’ombra): Ignazio Silone in Francia, «Nuova Storia Contemporanea», maggio-giugno 1999

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