RINALDI, Luigi

(Besano, 1885), muratore

 

 

Luigi Rinaldi con una copia de «La Rivolta», edito a Lugano nel 1912 

La Regia Legazione d’Italia a Berna lo segnalò nel 1912 come anarchico aderente al gruppo de «Il Risveglio» di Bertoni. Nel maggio dello stesso anno da Berna segnalarono che il Rinaldi aveva raggiunto Besano ed intendeva stampare a Varese La guerra (in realtà La patria), dramma antimilitarista contro l’avventura tripolina scritto dall’anarchico comasco Saverio Roncoroni. La stampa poi non venne fatta. Nell’ottobre del 1913 s’imbarcò a Genova per raggiungere l’Algeria; si stabilì a Mascara. Tornato in Italia nel 1917, venne chiamato alle armi a Pavia (89° Fanteria), e sorvegliato in quanto potenziale disertore; ma poi venne spostato al 156° Fanteria e mobilitato al fronte. Fatto prigioniero, venne trasferito in Germania. Venne liberato e rientrò a Besano nel dicembre 1918, per poi ripartire per Le Bonhomme, in Alsazia, da dove si spostò nel Dipartimento dell’Aisne. Tornò a Besano nel 1925. Due anni dopo il Prefetto di Varese propose che il Rinaldi, avendo dato indubbi segni di ravvedimento, venisse radiato dallo schedario dei sovversivi.

S’ignorano data e luogo di morte.

 

FONTI: ACS-CPC; «Il Nuovo Ideale»; immagine: L. Albertini, Besano. Un secolo di immagini (1835-1935),Macchione Editore, 1996

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