Da giorni, da quando è rimbalzata la notizia sulle condizioni “irreversibili” di salute di Sergio Marchionne, si è scatenata sui mezzi di informazione una buriana mediatica che è possibile osservare solo a fronte di eventi “epocali”.
Non che Sergio Marchionne fosse uno qualsiasi: essere AD di un gruppo internazionale come Fiat-Chrysler mette per forza di cose il personaggio al centro dei riflettori.
Ma, a parte il fatto che – ancora vivo – il suo “de profundis” è già stato recitato con molta “eleganza”, ed umanità (com’è nello stile della borghesia) nominando prontamente il successore (Michael Manley, il quale fa prontamente fuori …
Fra le ragioni che hanno spinto molti, che prima votavano “a sinistra”, a votare M5S era la promessa di un decreto che abolisse il Jobs Act.
Due erano i punti di sostanza: obbligare a motivare le cause del lavoro a termine per limitare il suo utilizzo ai picchi stagionali e alle sostituzioni, e obbligare al reintegro per licenziamenti senza giusta causa. Niente di tutto questo è presente nel nuovo “Decreto dignità”, che ritocca solo marginalmente l’impianto del Jobs Act, mantenendo precarietà e ricatti sui lavoratori, e favorisce semmai lo “scarico” del lavoratore dopo un anno anziché dopo tre.
L’opposizione parlamentare ha sottolineato …
E’ questa la sintetica ma corretta valutazione di Karline Kleijer (Medici senza Frontiere). E aggiunge “gli stati europei lo fanno essendo pienamente consapevoli delle violenze e degli abusi estremi che migranti e rifugiati soffrono in Libia”.
Con una decisione senza precedenti nella recente storia europea il punto 3 della risoluzione votata da tutti i 28 paesi nella notte del 28 giugno stabilisce che “Tutte le navi operanti nel Mediterraneo devono rispettare le leggi e non interferire con le operazioni della guardia costiera libica”
Le ong non potranno più salvare i migranti e se lo faranno dovranno riconsegnarli alla guardia costiera libica perché …