DONNE MIGRANTI

Con la scheda che segue tratta da due articoli del Daily Star (18/12/2020 e 7/3/2021), in occasione dell’8 Marzo, giornata di lotta delle donne, presentiamo un breve spaccato della condizione delle donne, in questo caso delle migranti bengalesi, impiegate soprattutto per servizi alla persona e lavori domestici, in 21 paesi. Si stima che ci siano 67 milioni di lavoratori domestici nel mondo, l’80% dei quali sono donne e 11,5 milioni

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Il Bangladesh, “toro” economico del Sud Asia, basato sul super sfruttamento delle operaie del tessile abbigliamento

Il Bangladesh, finora classificato da un’agenzia ONU tra i paesi a basso sviluppo (capitalistico), è il paese a più rapida crescita economica della regione Asia-Pacifico, + 5,4% anche nel 2020, anno della peggior crisi sanitaria, sociale ed economica del dopoguerra. Una crescita economica che tuttavia non si traduce in condizioni di vita migliori per la stragrande parte della popolazione, che non ridurrà le diseguaglianze sociali, ma andrà ad ingrassare la

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Intervista a quattro lavoratori in smart working causa coronavirus

Nota dell’intervistatore Con l’arrivo dell’epidemia dovuta al coronavirus, si è diffuso notevolmente fra gli impiegati lo smart working, cioè lo svolgimento del lavoro d’ufficio dal proprio domicilio. Fino al 23 febbraio erano 570 mila i lavoratori che lo utilizzavano, a fine marzo si era superato il milione e al 2 di maggio il Ministero del Lavoro ha stimato 1,8 milioni di lavoratori coinvolti. È evidente che, in prima battuta, poter

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La grande camorra lombarda all’attacco. Sul nuovo boss della Confindustria

Riceviamo e volentieri pubblichiamo dal Pungolorosso un contributo sull’elezione di Carlo Bonomi al vertice di Confindustria: Stamattina è festa, festa grande, euforia, nelle redazioni di Libero e del Giornale per l’elezione di Bonomi a presidente di Confindustria. Dopo mesi in cui la Lombardia – la regione più ricca di Europa – ha squadernato davanti al mondo intero la cinica criminalità dei suoi sciur Brambilla e l’altrettanto cinica connivenza dei clan

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LAVORO ed EMARGINAZIONE NEL BRASILE DI OGGI

Forza lavoro Valor Econômico 29/9/17; Esquerda Diário 28,31/8; 15,18,25/9;2/10/17; CSPConlutas 18/8; 25/9;17/11/17 I brasiliani sono 260 milioni, 104 milioni sono impiegati e disoccupati, la seconda popolazione economicamente attiva nel mondo per dimensione. Secondo IBGE 90 milioni sono occupati, 14 milioni disoccupati. Ma queste cifre non tengono conto di chi non cerca più lavoro e considerano come occupato chi ha lavorato anche solo un’ora la settimana. Se tra i disoccupati consideriamo

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Al lavoro come in guerra: il nemico è in casa nostra

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo comunicato del Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio: Ancora una volta, ieri a Milano, tre operai sono morti sul lavoro. Secondo le prime ricostruzioni sembra che i primi due lavoratori – Arrigo Barbieri, 57 anni, responsabile di produzione e Marco Santamaria, 42 anni, elettricista – appena scesi nel locale sotterraneo, profondo due metri, che contiene il forno in

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Di capitalismo si muore

In nome del profitto il capitale uccide ogni giorno in Italia più di tre lavoratori Vogliamo ricordare le vittime morte in Italia per il profitto del padronato per chiamare tutti i lavoratori, immigrati o italiani a reagire uniti contro queste tragedie con una parole d’ordine comuni: Riduzione generalizzata dell’orario di lavoro garanzia del salario abolizione del Jobs Act e di tutte le leggi precarizzanti Nell’ultima settimana di novembre 2016: il

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Giovane bracciante immigrato ucciso da un carabiniere nella terra dove comanda la mafia

Ora che è arrivato il morto i pennivendoli di regime si ricordano di Rosarno a 6 anni dalla rivolta che ha mostrato a tutto il mondo le condizioni di indicibile sofferenza e degrado in cui si trovavano i braccianti immigrati utilizzati nelle campagne della piana di Gioia Tauro. Questa triste vicenda dimostra tante cose: prima di tutto che tutte promesse solenni del governo e delle istituzioni locali relative alla volontà

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FRANCIA – MASSICCIA RISPOSTA SOCIALE CONTRO LA LEGGE EL KOHMRI, IL JOBS ACT FRANCESE

NON È CHE UN INIZIO, CONTINUIAMO LA LOTTA Mercoledì 9 marzo oltre 200mila studenti,[1] lavoratori salariati e disoccupati, pensionati hanno protestato in tutta la Francia con circa 230 cortei contro la riforma del diritto del lavoro, il progetto di legge Khomri, dal nome della ministro del lavoro. Centomila i manifestanti nella sola Parigi, secondo il sindacato CGT, dove sono stati bloccati oltre 90 licei. Nelle altre città, in 10 000

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Comunicato CUB trasporti: PER GOVERNARE UN PAESE A LORO BASTA il 20% A NOI PER SCIOPERARE SERVE il 51%

Ripubblichiamo il comunicato stampa della CUB Trasporti che accanto alla denuncia delle manovre finalizzate a alla restrizione del diritto di sciopero da parte del governo, nella persona del ministro dei Trasporti Delrio, mette in evidenza la piena connivenza degli apparati del sindacalismo confederale. DIRITTO DI SCIOPERO: PER GOVERNARE UN PAESE A LORO BASTA il 20% A NOI PER SCIOPERARE SERVE il 51% SIGNORE (CUB TRASPORTI): IL MINISTRO DELRIO ATTACCA IL

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