Riceviamo da Piacenza:
Alle ore 6,00 [di stamani 29 ottobre, ndr] polizia e carabinieri attaccano il picchetto e feriscono i lavoratori. Uno e’ in ospedale ferito alla testa. Alle ore 8,00 il picchetto resiste ancora e ai poliziotti non resta che schierarsi per intimidire: ci fanno un baffo non ci fanno paura! Loro sono costretti a deviare i camion in un’altra porta, non riusciamo a coprire anche quella, più tardi andremo all’ispettorato del lavoro per denunciare il fatto che chiamano per telefono al lavoro e hanno fatto entrare dei furgoni con lavoratori non dell’Ikea
Questa spazio vuole rappresentare uno luogo in cui discutere e sviluppare idee, progetti, di contro informazione, di critica e di lotta.
Uno spazio aperto al quartiere e alla città, dove trovarsi per ricostruire quei meccanismi di solidarietà e mutuo appoggio, fra sfruttati che ci aiutino a spezzare le catene dell’isolamento in cui spesso viviamo.
Di fronte ai numerosi tagli sociali, al sempre crescente aumento della disoccupazione, degli sfratti, al peggioramento delle condizioni di lavoro e di vita in generale, è sempre più urgente trovare un modo di opporsi, e trasformare questo momento di crisi, in un’occasione di reagire.
Centro di Documentazione Proletaria
Piazza Maccione …
“Torna per votare, vota per tornare”. Suonava così un vecchio slogan del Pci degli anni ’60.
Dalla Sicilia e da tutto il Sud, ma anche dal Nord est e dalle sacche di miseria che “il miracolo economico” lasciava indietro, centinaia di migliaia di emigranti abbandonavano le loro terre in cerca di lavoro nelle fabbriche tedesche, nella Svizzera – che li costringeva a nascondere nei sottoscala i propri figli e le proprie mogli – nelle miniere della Francia e del Belgio.
Partivano, con in tasca la benedizione del parroco e la raccomandazione del notabile democristiano, pronti a farsi sfruttare nelle officine del …
Non c’e’ reale opposizione al governo Monti senza schierarsi anzitutto CONTRO gli interessi imperialisti della BORGHESIA ITALIANA!
Mentre la crisi capitalistica diventa ogni giorno più profonda, il governo Monti-Napolitano prosegue sistematicamente la sua azione contro i lavoratori. In poco più di un anno, sono decine le leggi, i decreti e le manovre con le quali ogni aspetto delle condizioni di vita e di lavoro dei proletari è stato attaccato a fondo: dalle pensioni all’articolo 18, dagli ammortizzatori sociali ai tagli della sanità, dall’IMU all’aumento dell’IVA, dalla “spending review” al blocco dei contratti pubblici, dai licenziamenti “silenziosi” di migliaia di precari alla …
Donne è arrivato l’arrotino…
…come al solito in preda al “raptus” programmato, dopo aver “perso la testa” prima per “amore” e poi per lo scuorno di essere stato mollato.
Una volta, secondo i dettami di S.Madre Chiesa, solo la morte naturale ci poteva separare, a noi donne e uomini. Adesso, sempre piu’ spesso, si riccorre a coltelli e pistole contro coloro che accelerano la pratica: le donne.
Piccole e diffuse storie ignobili di soprusi ed assassini, di maniaci e stalking, di repressi e frustrati che trovano nello sfogo femminicida la vendetta all’espropriazione del proprio dominio.
Le “notiziole”, quando bucano il silenzio stampa, vengono mutuate …
Puntuale come la stagione autunnale arriva la megamanifestazione nazionale che si vorrebbe starter di ogni stagione politica, sostituzione virtuale e miccia dell’agognato “autunno caldo”, vera e propria istituzione plurigenerazionale, processione al santomovimento.
15-27 ottobre: dove eravamo rimasti?
Mentre il paese affonda tra le bastonate tecniche ed il normale “scandalo” dell’ingiustizia e della corruzione capitalista, politicanti e sindacalisti si scambiano parti e ruoli nell’attesa messianica di un qualche autunno riscaldato.
Piu’ che ad un autunno caldo, assistiamo ad una minestra riscaldata condita dai soliti riti scadenzisti, in attesa della full immersion elettorale.
Eravamo rimasti ad una discussione nemmeno cominciata, e quindi non affrontata, e …
Parigi, 17 ottobre 1961.
Lo stato di emergenza fu introdotto da una legge speciale del 3 aprile 1955 in Algeria, allora dipartimento d’Oltremare. Nello stato d’emergenza, a livello locale i prefetti possono imporre il coprifuoco, il divieto di assembramento (di assemblea), e la libertà di perquisizione anche delle abitazioni senza mandato. Il governo lo può imporre per 12 giorni. Il parlamento può prorogarlo per 3 mesi.
La legge di emergenza venne utilizzata a Parigi nell’ottobre 1961, nell’ultima fase della guerra d’Algeria in cui il FLN agiva anche sul territorio francese, organizzando gli immigrati algerini (uccisione di 22 poliziotti). Il coprifuoco vietava di …
A Bollate in provincia di Milano, dal Giugno scorso i lavoratori della coop. Ala portano avanti una vertenza per i diritti basilari, la dignità, il rispetto del contratto nazionale, un giusto salario e per la cessazione di ruberie in busta paga, minacce e vessazioni da parte dei caporali. Questa vertenza si inserisce nel ciclo di lotte delle coop. che da anni si succedono in Lombardia e ora sono arrivate fino in Emilia.
Anche in questo caso i protagonisti sono lavoratori migranti – organizzati nel SI Cobas e sostenuti dal coordinamento delle cooperative – che nonostante l’estrema situazione di ricatto che li …
Giovedì scorso in Uruguay più di diecimila persone hanno manifestato per le vie della capitale Montevideo contro la costruzione di un complesso minerario di proprietà della multinazionale indiana Zamin (dietro il suo presidente Pramod Agarwal c’è la transnazionale Texuna il cui operato ha già provocato, soprattutto nelle ex repubbliche sovietiche, danni ambientali irreversibili) che secondo gli studi delle associazioni ambientaliste uruguaiane, avrebbe un impatto ambientale devastante con gravi conseguenze nei settori dell’agricoltura e dell’allevamento.
La miniera dovrebbe sorgere nella località di Aratirí, che in guaranì vuole dire “raggio”. Il progetto, che prevede un investimento di 2 miliardi di dollari e l’impiego …
Un quarto di secolo di sindacalismo libertario
Per lo storico Giorgio Sacchetti, autore di numerosi articoli e pubblicazioni sulla storia del movimento anarchico, quest’ultimo lavoro rappresenta una sfida impegnativa, sia per l’argomento specifico che per il periodo analizzato: un quarto di secolo di intervento militante dei libertari nel movimento sindacale. Argomento ostico e complesso, su cui pesa come un macigno il fatto di affrontare un periodo in cui l’influenza anarchica nel proletariato è in netta fase calante rispetto ai decenni che precedono il secondo conflitto mondiale. Una sfida raccolta (e vinta) dall’autore, che d’altronde aveva già dimostrato di …