Migliaia di lavoratori e studenti hanno manifestato mercoledì 28 aprile a Baltimora, Maryland, sfidando il potente apparato di repressione statale messo in campo.
La protesta si è subito diffusa per solidarietà ad altri centri, tra cui New York, Boston, Denver, Houston, Milwaukee, Minneapolis e Washington DC.
La rabbia della popolazione è stata scatenata dall’assassinio del giovane 25enne nero Freddie Gray per opera della polizia, ma le sue cause profonde sono il peggioramento delle condizioni di vita, dalla povertà alla disoccupazione al degrado sociale. Per questo, di fronte all’emergere delle forti tensioni sociali, la classe dominante risponde con la violenza organizzata del suo …
Il 21 aprile l’Arabia saudita ha annunciato la fine dell’operazione militare in Yemen; il giorno dopo ha bombardato la seconda città industriale del paese Ta’ziz. In realtà sotto un nuovo titolo (operazioni antiterrorismo) la guerra continua con gli attacchi esterni e la guerra interna di tutti contro tutti. Non è escluso che i Sauditi deleghino le operazioni “sporche” sul terreno a soldati egiziani o pachistani. Lo Yemen potrebbe aggiungersi ad altri stati arabi in disfacimento; il conflitto non finirà tanto presto e ha già prodotto 944 morti, 3500 feriti; il paese ospitava a fine 2014 250 mila rifugiati da Siria …
Settant’anni fa, il crollo militare del fascismo nel nord d’Italia. Il regime che aveva schiacciato un proletariato già in ritirata dopo la fine dell’occupazione delle fabbriche, portato l’Italia per la seconda volta in un massacro mondiale e ancora prima nelle guerre contro l’Etiopia e a fianco del golpe franchista, attuato stragi, rastrellamenti e torture nei territori occupati militarmente, instaurato un sistema repressivo senza precedenti, fatto il cane da guardia per l’esercito nazista, veniva definitivamente abbattuto.
Non veniva abbattuta la borghesia italiana che di quel regime aveva finanziato, coperto e spinto avanti le forze politiche, grazie alle quali aveva represso il movimento …
Oggi il personale della scuola sciopererà contro il disegno di legge governativo che si propone di “rivoluzionare” il sistema scolastico italiano. Il contenuto di tale disegno di legge è ampiamente noto e pertanto ne riportiamo solo i tratti salienti. In esso si prevede l’assunzione di una parte degli attuali insegnanti precari che però non andrebbero a ricoprire una cattedra loro assegnata ma verrebbero inseriti in un “organico funzionale” predisposto secondo le richieste delle scuole da cui i presidi attingerebbero a loro piacimento. In definitiva questi neoassunti diventerebbero degli insegnanti-tappabuchi in permanente movimento tra una scuola e l’altra. Per il loro …
Riceviamo questo contributo sulla sentenza della Corte di Strasburgo sull’irruzione alla scuola Diaz.
Ne condividiamo lo scetticismo sullo stato di diritto della borghesia, sapendo bene che non possiamo affidare la difesa delle nostre libertà ad alcun tribunale o legislatore borghese, ma riservandoci di utilizzare qualsiasi spazio che la sua legge può offrire: identificazione dei poliziotti più violenti, sanzione della tortura, limitazioni nell’uso della forza repressiva.
Contro la tortura e contro lo stato di diritto!
In molti, anche dalle parti delle compagini di “movimento” sono rimasti fulminati dal “valore simbolico” della sentenza di Strasburgo.
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Ma n’zomma ch’è successo?
E’ successo che lo stato italiano, su pressione …
Quella che si è consumata nei giorni scorsi viene considerata la peggiore strage di migranti. La peggiore fra tante, che si susseguono ininterrotte con ritmo quasi quotidiano. E’ ancora difficile quantificare il numero dei morti, ma è certo che anche questa volta siamo nell’ordine delle centinaia.
Ciò che sono invece ben chiare sono le cause di questa ennesima tragedia: è la chiusura delle frontiere europee all’immigrazione che costringe i migranti a scegliere strade pericolose per percorrere un tragitto che si potrebbe compiere in piena sicurezza con mezzi di trasporto normali; sono le guerre combattute fra le borghesie del Medio Oriente e …
Rivalutazione dei salari,[1] riduzione dell’orario di lavoro, e tutte le misure necessarie per accrescere l’occupazione, sono le parole d’ordine dei lavoratori francesi scesi in sciopero generale giovedì 9 aprile contro la politica di austerità del governo di centro sinistra di François Hollande. Contro il progetto di legge Macron[2] e quello sulla sanità, contro il patto di responsabilità e l’attacco generale ai diritti dei lavoratori, per la difesa del salario e delle condizioni di lavoro.
Dopo la grande mobilitazione del 5 marzo che ha raccolto 200mila manifestanti, i tre maggiori sindacati francesi uniscono ora le loro forze per manifestare contro l’accordo …
Da diversi giorni molti mass-media, ma soprattutto il governo, ci danno buone notizie sull’andamento dell’economia, ma soprattutto dell’occupazione: la ripresa sarebbe dietro l’angolo, aumenta la fiducia, Jobs Act e Quantitave Easing farebbero già sentire i loro effetti. Allo scopo, il premier si è vantato di aver creato ben 79mila nuovi contratti a tempo indeterminato nei soli primi due mesi dell’anno, mentre il ministro del lavoro Giuliano Poletti il 30 marzo al convegno milanese di Confapi Industria si è sbilanciato a ipotizzare 1 milione di nuove assunzioni a tempo indeterminato (numero che comunque comprenderebbe le conversioni dei contratti precari).
Salta subito agli …
La “nuova destra” è attualmente l’opzione, perlomeno elettorale, di una fetta della borghesia italiana, con delle significative mutazioni rispetto alla vecchia Lega. Questo potrebbe già essere per noi una ragione di interesse, ma lo è anche di più per il disegno del suo leader Salvini di aggiogare fette consistenti di classe operaia e di lavoratori al proprio carro. Lo scopo: scatenarli, complice la crisi, contro i profughi e gli immigrati, coinvolgerli nel “partito della guerra”, nella fattispecie in Libia, senza disdegnare l’attacco squadrista ai militanti di sinistra.
Un interessante sondaggio sulle intenzioni di voto degli italiani, condotto per il Sole 24 …