Scandalo a Londra «Soldi alle scuole di Blair in cambio di un titolo»

LONDRA – Per diventare Sir o Lord in Gran Bretagna una via c’è:
servono soldi e la disponibilità a finanziare un’iniziativa di Tony Blair. A
portare il governo britannico in odore di scandalo è un’inchiesta del Sunday
Times
dalla quale emerge che un investimento nelle City Academies

– scuole specializzate sponsorizzate da grossi gruppi industriali, volute
dal premier nel 2001 – può significare un’onorificenza. Se solo un
cavalierato o direttamente l’accesso alla Camera dei Lord dipende dalla cifra
.
Autori dello scoop, due giornalisti che si sono spacciati il primo per un
imprenditore miliardario a caccia di un titolo, Malcolm Johnson, la seconda per
la sua addetta alle relazioni pubbliche, Claire. A entrambi, Des Smith,
dipendente dell’organizzazione il cui scopo è trovare fondi per le nuove
scuole, lo Specialist Schools and Academies Trust, ha confermato che un
versamento di una certa consistenza, dell’ordine di uno o due milioni di
sterline, avrebbe spianato la strada verso un’investitura a Buckingham Palace.
Conversazioni incriminanti che, a insaputa di Smith, i due reporter hanno
registrato e riprodotto parola per parola sul giornale. «La moglie di Malcolm
ha letto da qualche parte che chi si occupa di queste Academies spesso viene
premiato…», ha chiesto Claire. «Sì, se si interessasse di una o due accademie
cominceremmo subito a indicare il suo nome a chi di competenza», ha risposto
Smith. «Ah, ottimo. Saranno molto contenti», ha sottolineato Claire. Al che il
suo interlocutore si è entusiasmato. «Sarebbe veramente bello se Malcolm
potesse andare alla Camera dei Lord, diventare Lord». «Ma è incredibile». «Beh,
se dimostrasse di essere veramente interessato… non succede immediatamente, è
chiaro». «Ma se investisse in cinque accademie nell’arco di dieci anni…».
«Sarebbe una certezza… per contributo alla pubblica istruzione». «Ma
davvero?». «Beh, sì, quasi una certezza. In pratica se c’è un governo
laburista… Ma dobbiamo tenere d’occhio il ragazzo conservatore…». E così
via.
Un rapido sguardo ai personaggi che nell’arco degli ultimi anni hanno
finanziato il progetto sembra confermare la tesi del giornale. La Business
Academy: 2,4 milioni di sterline da Sir David Garrard; la Capital City Academy:
due milioni di sterline da Sir Frank Lowe; la Manchester Academy: Sir Ewan
Harper; la King’s Academy: Sir Peter Vardy; la Mosbourne Community Academy: Sir
Clive Bourne. Tutti sponsor che non necessariamente sono diventati cavalieri
perché hanno staccato un assegno, ma certo si tratta di un’incidenza
statisticamente rilevante.
I primi istituti hanno aperto nel 2002. Al momento ne esistono 27, un totale
che dovrebbe salire a 200 prima del 2010. Invece che dalle autorità locali,
come le altre scuole, vengono finanziati direttamente dal ministero del Tesoro,
a patto che ogni accademia trovi almeno due milioni di sterline dal mondo del
business. L’esecutivo ha negato che onorificenze e titoli vengono offerti in
cambio di finanziamenti
. «Non so chi sia questo Smith – ha detto il
ministro della Difesa John Reid intervistato ieri in tv -. So però che non
parla a nome del governo o tanto meno del Partito laburista». Cyril Taylor,
presidente del trust e capo diretto di Smith, ha precisato «che non c’è nessun
legame tra onorificenze e investimenti». Naturalmente è Sir anche lui.

RIVELAZIONE Secondo la denuncia del giornale britannico Sunday Times ,
finanziando le «Academies», scuole di specializzazione non legate al ministero
della Pubblica Istruzione, volute da Tony Blair nel 2001, è possibile ottenere
la carica di Lord o di Sir
BUSINESS ACADEMY Lo sponsor della Business Academy di Londra, David
Garrard, un magnate del settore immobiliare, per esempio, ha ottenuto il titolo
di Sir nel 2002. All’istituzione, che ha aperto i battenti nello stesso anno,
Garrard ha versato 2,4 milioni di sterline (3,6 milioni di euro)
MOSBOURNE COMMUNITY Clive Bourne, finanziatore della Mosbourne Community
Academy di Londra, è diventato Sir un anno dopo l’apertura della scuola (2005).
In totale, Bourne, presidente a vita del Seabourne Group, ha versato 2 milioni
di sterline (3 milioni di euro)
TRAMITE Il tramite tra gli imprenditori «a caccia» di titoli e il
governo, secondo il Sunday Times , è Des Smith, del Trust incaricato di
reperire fondi per le Academies
SMENTITA Il governo nega ogni addebito: nessuna relazione tra i
finanziamenti e le nomine

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