Che sta succedendo in Egitto?

Lotte operaie per il salario, manifestazioni di piazza in commemorazione degli avvenimenti che portarono alla caduta di Mubarak, scontri violenti in Sinai fra esercito e polizia da una parte e un gruppo islamico pro ISIS, il massacro nello stadio hanno riempito le cronache sull’Egitto. Nel quadro di una repressione sistematica e sanguinosa, il regime militare di Al Sisi cerca di consolidare la presa interna e di ricucire alleanze con le

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Con i lavoratori del Teatro alla scala di Milano

La Direzione del teatro Alla Scala di Milano vuole imporre ai lavoratori del teatro di mettere in scena la prima della Turandot il primo maggio, in coincidenza con l’inaugurazione del famigerato Expo 2015. I lavoratori si stanno opponendo a questa operazione di immagine che andrebbe per loro a cancellare la festa del primo maggio, festa che loro, con sano istinto di classe, considerano la festa più importante dell’anno. In una

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GERMANIA – LOTTE SALARIALI E ATTACCO GLOBALE DEL CAPITALE

In Germania sono iniziati, il 29 gennaio, gli “scioperi di preavviso” (nota 1) per il rinnovo contrattuale (nota 2) del settore metalmeccanico ed elettromeccanico, di cui fanno parte auto, macchinari, elettrotecnica, lavorazione dei metalli, per circa 24 000 imprese, con un fatturato annuo attorno ai €999 MD. Gli scioperi, organizzati da IG Metall (nota 3), continuano la settimana seguente in preparazione del 3° tavolo negoziale previsto per il 6 febbraio.

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Un’altra margherita all’occhiello di Renzi

Dopo Gentiloni, un altro “usato sicuro” per Renzi, l’elezione al Quirinale di Sergio Mattarella, ex DC siciliana, ex Margherita, ora PD. Renzi aveva bisogno di ricompattare il PD, riassorbendo la “sinistra”, cui ha offerto un nome che ne solleticava i temi “forti”: un politico con un fratello ucciso dalla Mafia, un “custode della Costituzione” (è un giurista), un “nemico di Berlusconi” (nota 1). E doveva ridimensionare il patto del Nazareno

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Turchia: uno sciopero contro l’ineguaglianza e la collaborazione di classe

In Turchia il 29 gennaio è iniziato uno sciopero, che si può definire storico, quello degli operai metalmeccanici di 22 fabbriche. Lo sciopero è organizzato dal sindacato Birlesik Metal-Is, considerato “di sinistra”, aderente al DISK. Dal 19 febbraio altre 20 fabbriche si aggiungeranno portando il numero degli scioperanti a 20 mila, di cui i tre quarti sindacalizzati, nelle province di Osmanye, Hatay, Mersin, Konya, Kocaeli, Bursa, Izmir, Bilecik e Istambul.

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Sempre più feroci gli scontri in Ucraina dell’est

In Ucraina la battaglia infuria ancora. Nelle settimane scorse si è combattuto per il controllo dell’aeroporto di Donetsk, chiuso da maggio 2014, ma considerato strategico per l’evoluzione del conflitto e anche elemento di peso nelle trattative che avrebbero dovuto riprendere il 16 gennaio ad Astana in Kazakhistan. Il vertice previsto ad Astana non c’è stato a causa del fallimentare del vertice preparatorio tenuto a Berlino (12 gennaio) fra Russia, Ucraina,

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TERRORISMO PADRONALE ALLA PIAGGIO : I LAVORATORI NON SI FANNO INTIMIDIRE

Il governo ha approvato i primi decreti attuativi del cosiddetto jobs act e i capitalisti, grandi, medi e piccoli, sentitamente ringraziano. Per loro, dopo decenni di pressioni si sta per realizzare un grande sogno: ritornare ai tempi “gloriosi” in cui, come stabiliva la costituzione liberale per eccellenza, lo Statuto Albertino, “la proprietà privata è sacra e inviolabile”, i tempi in cui il padrone nella sua fabbrica era il dio in

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Auschwitz, ovvero il grande alibi

Presentiamo su suggerimento di alcuni compagni questo articolo di Programma Comunista dedicato al giorno della memoria. Ciò che troviamo apprezzabile nell’articolo è l’affermazione che non è con le battaglie ideologiche che si combatte il razzismo, di cui l’antisemitismo è una componente sostanziosa. L’antisemitismo degli anni quaranta come il razzismo di oggi è figlio di determinati rapporti di classe, non effetto di una aberrazione ideologica. E’ assolutamente giusto ribadirlo. Ci sono

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Lettera di Michele Fabiani dal Carcere: miserie del garantismo

Pubblichiamo la lettera di Michele e rinnoviamo l’invito per l’assemblea che si terrà a Napoli il 29 Gennaio prossimo – Lotte e Repressione / Crisi e Organizzazione In questi sei mesi non ho scritto molto perché non amo fare la parte del prigioniero che tempesta il web e le riviste specialistiche di lettere. Scrissi un breve comunicato nel quale spiegavo che la galera non avrebbe certo smussato la mia fierezza

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Quantitative Easing europeo apre le danze della guerra monetaria

Con un ritardo di 5 anni sulla Fed e la Banca d’Inghilterra, anche la BCE ha lanciato il suo programma di “quantitative easing” nel tentativo di tirar fuori Eurolandia dal pantano della stagnazione, ossia riverserà sul mercato 60 miliardi di euro al mese comprando titoli di stato e altri titoli per un totale di 1.140 miliardi fino al settembre 2016, o comunque fino a che l’inflazione non risalga al 2%.

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