Crisi finanziaria – Il peggior sospetto/La Bundesbank attacca il piano BCE di acquisto di obbligazioni WSJ

Ue, Germania, banche, crisi
Der Spiegel   100531
Crisi finanziaria – Il peggior sospetto
Wolfgang Reuter

●    La BCE, nonostante il pacchetto salvataggio per la Grecia (€110MD), ha acquistato €40MD di obbligazioni statali di Spagna, Portogallo e Irlanda, ma soprattutto Grecia (a fine scorsa settimana quelle greche erano già €25MD, a cui se ne aggiungono ogni giorno €2MD).

o   Della decisione è responsabile il presidente BCE, Trichet, un francese che ha ceduto alle pressioni del presidente Sarkozy, infrangendo il divieto per la BCE di acquistare titoli di debito di membri dell’area euro, come aveva chiesto Sarkozy.

o   Il presidente BB, Weber, nel consiglio BCE ha votato contro la decisione; una opposizione che rischia di sottrarre a Weber la possibilità di succedere a Trichet alla fine del suo mandato l’anno prossimo.

o   Alla Bundesbank (BB) – che detiene una quota del 27% in BCE – toccano di conseguenza €7MD delle obbligazioni greche acquistate da BCE;

o   BB ha contribuito così in modo sostanzioso al salvataggio di banche francesi.

●    Molti banchieri tedeschi criticano la decisione BCE di acquistare obbligazioni greche – decisione che avrebbe inoltre fatto perdere a BCE, e con essa anche a BB, l’indipendenza – e sospettano un complotto francese:

o   dato che questo mantiene artificialmente alto il prezzo delle obbligazioni greche, da cui traggono profitto soprattutto le banche francesi che rivendono alla BCE le obbligazioni in proprio possesso e risanano i propri conti a poco prezzo.

o   Banche e assicurazioni francesi detengono complessivamente circa €80MD del debito greco,

o   mentre le banche tedesche si sono impegnate a non vendere le obbligazioni greche in loro possesso fino al maggio 2013.

o   per i banchieri tedeschi avrebbe un senso la stabilizzazione dei prezzi delle obbligazioni spagnole, portoghesi o irlandesi, dato che il fondo da €750MD deciso per gli altri paesi con forte deficit, non è ancora finanziato.

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 – Le decisioni sul se e con quanto denaro BCE e banche centrali dell’euro acquistano in modo concertato obbligazioni di paesi euro con alto deficit sono prese in sedute segrete da MOC, (Comitato per le operazioni di mercato) della BCE.

– Obiettivo di MOC è la manipolazione del mercato in modo che il valore delle azioni si attestino sui valori del 9 aprile scorso; a questo livello si muovono per far sì che gli investitori non vendano titoli di debito in modo massiccio per timore di perdere il loro denaro.

– Ogni giorno si aggiungono obbligazioni per un valore di circa €3MD (2MD da Atene), è per ora in vista un miglioramento della situazione.

– BCE, che dovrebbe proteggere l’Euro, sta accumulando titoli spazzatura, mentre i pressi tenuti artificialmente alti consentono alle banche di scaricare i rischi sulla BCE.

– La BCE si è infilata in una strada chiusa, cosa capiterà se non sostiene più il mercato? …

– Il capo di Deutsche Bank, Ackermann dubita che il governo greco riuscirà a superare al crisi del debito. Se non riuscisse sarebbe in pericolo la stessa BCE … il cui capitale attuale di circa €70 mD (‘er gran parte giacente presso le banche centrali – ne risulterebbe danneggiato o disperso, a seconda di quanto a lungo continuerà ad acquistare obbligazioni greche. Dovrebbe magari emettere propie obbligazioni … ma quanto sarebbero pagate …? O stampare moneta …

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Wsj     100601

La Bundesbank attacca il piano BCE di acquisto di obbligazioni

    DAVID CRAWFORD e BRIAN BLACKSTONE

●    L’intervento della BCE nei mercati europei del debito sta acuendo le tensioni tra BCE e Bundesbank (BB), la banca centrale della Germania:

o   Il presidente BB, Axel Weber: il programma BCE di acquisto delle obbligazioni statali porta con sé forti rischi per la stabilità, e potrebbe essere usato per un salvataggio nascosto di banche dell’area euro che detengono debito greco.

●    Alti funzionari BB criticano la scelta BCE di intervenire nel mercato delle obbligazioni greco anziché concentrarsi sul sostegno di altri paesi vulnerabili, come Portogallo e Spagna, che per finanziare i loro bilanci dipendono ancora dai mercati del debito.

o   La BCE in 3 settimane avrebbe già speso circa €25MD in debito greco con l’acquisto di obbligazioni di Stato.

o   Il prezzo delle obbligazioni greche non ha molta importanza ora per Atene, dato che chi più ne trae profitto dal loro acquisto sono le banche che detengono gran parte dei €300 MD di debito greco. 

o   La BCE ha comunicato che, allo scorso venerdì, c’erano stati acquisti complessivi di obbligazioni della zona euro di circa €35MD.

– Jean-Claude Trichet, presidente BCE: non si tratta di finanziamento di deficit greco o altro, ma di far funzionare meglio i mercati … 

o   Dai dati BCE sul prestito risulta che, il prestito di banche commerciali al privato in aprile è aumentato solo dello 0,1% dallo stesso mese 2009, nonostante il credito a basso costo fornito da BCE.

– La Grecia ha avuto un aiuto finanziario dagli altri paesi europei e dal FMI (€110MD) che le consente di non dipendere più dal mercato dei capitali almeno fino al 2012.

– La vendita di debito greco sarebbe una opzione attraente per le banche che vogliono evitare la ristrutturazione del debito (ritenuto inevitabile da molti investitori ed economisti, a causa di un’economia stagnate peggiorata dalle pesanti misure di austerità) e di conseguenza perdite per esse.

– Le banche francesi sono i maggiori detentori di debito greco, seguite da quelle tedesche.

Lorenzo Bini Smaghi, funzionario BCE, riferendosi alla Germania: Un grande paese dell’area euro ha pensato di ottenere il sostegno dell’opinione poteva drammatizzando la situazione e ricorrendo alla retorica sul rischio del futuro dell’euro o sulla possibilità di espulsione dalla zona euro, retorica che potrebbe solo aumentare il costo del salvataggio.

Der Spiegel     100531

31. Mai 2010, 00:00 Uhr

Finanzkrise – Schlimmer Verdacht

Von Wolfgang Reuter

–   Obwohl das staatliche Rettungspaket für Griechenland steht, kauft die Europäische Zentralbank massiv Anleihen aus Athen. Das nützt vor allem den französischen Banken.

–   Erwartungsvoll waren die Blicke der führenden Bundesbanker auf den Chef des Hauses gerichtet. Was würde Axel Weber zu dem Missstand [incoveniente] sagen, der sie alle umtreibt, fragten sich die Mitglieder des Finanzkrisenstabs. Und was gedenkt der Präsident dagegen zu unternehmen?

–   Weber schwieg, auch aus seinen Gesichtszügen, so berichten Teilnehmer, ließ sich nichts ablesen. Mit versteinerter Mine nahm der Präsident die neuesten Zahlen zur Kenntnis: Knapp 40 Milliarden Euro hat die Europäische Zentralbank (EZB) bis Ende vergangener Woche ausgegeben, um Staatsanleihen zu kaufen: aus Spanien, Portugal, Irland – vor allem aber aus Griechenland.

–   Rund 25 Milliarden Euro des griechischen Schuldenbergs lagern bereits in den Bilanzen der EZB – und täglich kommen weitere zwei Milliarden Euro dazu, mal mehr, mal weniger.

o    Auf die Bundesbank, die mit 27 Prozent an der EZB beteiligt ist, entfallen davon sieben Milliarden Euro.

Viele Bundesbanker fragen sich, warum die EZB überhaupt griechische Anleihen kauft, zumal in dieser Größenordnung. Das Rettungspaket der Euro-Länder in Höhe von 110 Milliarden Euro für Griechenland ist nämlich längst verabschiedet, die ersten Gelder sind bereits geflossen.

Einige Notenbanker wittern ein französisches Komplott

–   Der allgemeine, 750 Milliarden Euro schwere Rettungsfonds für die übrigen hochverschuldeten Länder ist beschlossen worden, aber immer noch nicht gegründet. Die Stabilisierung der Preise spanischer, portugiesischer oder irischer Anleihen macht deshalb durchaus Sinn. Einige der Notenbanker hegen jedoch einen schlimmen Verdacht: Sie wittern ein französisches Komplott.

–   Denn die EZB hält mit ihrem Ankaufprogramm die Preise für die Griechenland-Bonds künstlich hoch. Und davon profitieren vor allem französische Banken, die ihre griechischen Anleihen an die EZB verkaufen und auf diese Weise billig ihre Bilanzen säubern. Insgesamt haben die Finanzinstitute, also Banken und Versicherungen, der Grande Nation Bonds für rund 80 Milliarden Euro aus Athen in ihren Büchern.

–   Die deutschen Banken dagegen treten nicht als Verkäufer auf. Sie haben Bundesfinanzminister Wolfgang Schäuble in einer freiwilligen Selbstverpflichtung zugesagt, ihre griechischen Anleihen bis Mai 2013 zu halten.

–   Mit ihren sieben Milliarden Euro, die bereits in den Kauf griechischer Papiere flossen, leistet die Bundesbank also einen erheblichen Beitrag zur Bankenrettung in dem westlichen Nachbarstaat.

Das Dilemna von Bundesbank-Präsident Trichet

–   Es war EZB-Präsident Jean-Claude Trichet, ein Franzose, der in einer alarmierenden Brandrede den Anstoß zu dem umfangreichen Euro-Rettungspaket gab, das am Wochenende des 8. und 9. Mai beschlossen wurde. Und es war Trichet, der dem massiven Druck des französischen Staatspräsidenten Nicolas Sarkozy nachgab und kurz darauf mit einem Tabu der Zentralbank brach: Niemals sollte die Hüterin des Euro Schuldtitel der Mitgliedstaaten kaufen. Genau das aber hatte Sarkozy gefordert – auch von Kanzlerin Merkel.

–   Weber stimmte im EZB-Rat gegen diese Maßnahme und kritisierte sie tags darauf auch in einem Interview mit der "Börsen-Zeitung". Für einen Notenbanker ist das ein sehr deutliches Signal der Unzufriedenheit. Doch der Bundesbank-Präsident steckt in einem Dilemma: Er möchte gern an die Spitze der EZB wechseln, wenn Trichets Amtszeit im kommenden Jahr ausläuft. Wenn er weiter gegen den Aufkauf der Bonds kämpft, dann, so die einhellige Meinung auch in der Bundesregierung, würden seine Chancen auf den Chefsessel schwinden.

–   Doch viele Bundesbanker erwarten von Weber, dass er in der Sache hart bleibt und nicht abtaucht. Für sie ist der Ankauf der Staatsanleihen ein Verrat an den Prinzipien der einst so stolzen Institution. Mit dem Beschluss, so die hausinterne Kritik, hat die EZB ihren Status als unabhängige Notenbank verloren. Und mit ihr die Bundesbank. Dazu kommt die Angst vor den Folgen dieses Ankaufs, der die EZB in den Augen vieler Notenbanker in ihrer Existenz gefährden kann.

Die europäische Notenbank hat sich in eine Sackgasse manövriert

–   Wie lange die EZB noch Staatsanleihen kauft, das wissen die Europa-Banker allerdings selbst nicht. Das hängt davon ab, wie sich die Preise für Staatsanleihen der gefährdeten Euro-Länder entwickeln.

–   Jeden Morgen analysiert das sogenannte Market Operations Committee, kurz MOC, der EZB die Situation. Der Ausschuss, dessen Mitglieder die EZB nicht veröffentlicht, unterstützt die Notenbank bei geldpolitischen Geschäften, bei Devisentransaktionen oder bei der Verwaltung der Währungsreserven. Doch mittlerweile ist das MOC die Kommandobrücke, von der die Notenbanker die Euro-Krise steuern.

–   Für die Bundesbank nimmt Joachim Nagel, der Leiter des Zentralbereichs Märkte, an den Sitzungen teil. In geheimen Absprachen legen er und seine Kollegen fest, wann und mit wie viel Geld die EZB und die Euro-Zentralbanken in konzertierten Aktionen Anleihen der hochverschuldeten Euro-Länder aufkaufen, um deren Kurse zu stützen und so die Renditen auf einem erträglichen Niveau zu halten.

–   Welches Maß erträglich ist, darüber haben sich die Notenbanker informell verständigt. Ziel des MOC ist es, den Markt so zu manipulieren, dass sich die Anleihenkurse auf den Werten vom 9. April einpendeln. Auf dem Niveau bewegten sie sich, bevor Anleger die Schuldtitel massenweise verkauften, da sie um die Rückzahlung ihres Geldes fürchteten.

"Einziger nennenswerter Käufer"

–   An jedem Handelstag kommen derzeit Anleihen im Wert von etwa drei Milliarden Euro dazu – zwei Milliarden Euro davon aus Athen. Eine Besserung der Situation ist vorerst nicht in Sicht: "Die EZB und die nationalen Notenbanken, die in ihrem Auftrag handeln", so versichert ein Marktkenner, "sind derzeit die einzigen nennenswerten Käufer."

–   Damit wird die Hüterin des Euro, allen Beteuerungen ihres Präsidenten zum Trotz, zur Bad Bank. Der Haufen an Junk-Bonds, also an Schrottanleihen, in der EZB-Bilanz wird immer größer. Die von der Zentralbank künstlich erhöhten Preise ermutigen die Banken schließlich geradezu, ihre Risiken dort abzuladen.

–   Thorsten Polleit, der Chefvolkswirt von Barclays Capital Deutschland, formuliert es so: "Indem die EZB zu überhöhten Preisen kauft, schafft sie einen Angebotsüberhang." Soll heißen: Viele Gläubiger sind gewillt, ihre Risiken zu diesen Konditionen an die Zentralbank abzugeben. "Das ist ein free lunch", sagt ein Frankfurter Spitzenbanker, ein kostenloses Mittagessen. "Wer die Chance nicht nutzt, sich jetzt seiner Papiere zu entledigen, ist selber schuld."

Die Mitgliedstaaten müssten Kapital nachschießen

Mit dieser Politik aber hat sich die europäische Notenbank in eine Sackgasse manövriert. Denn was passiert, wenn sie den Markt nicht mehr stützt? Werden die Kurse der Bonds aus hochverschuldeten Ländern dann ins Bodenlose stürzen?

Zudem glaubt vor allem im Fall Griechenlands kaum ein Finanzexperte daran, dass die Regierung die Schuldenkrise in den Griff bekommen kann. Zuletzt äußerte Deutsche-Bank-Chef Josef Ackermann entsprechende Zweifel. Die Folge wäre ein "haircut": ein Forderungsverzicht der Gläubiger. In diesem Fall geriete die EZB selbst in Gefahr. Denn das Eigenkapital der Zentralbank von derzeit rund 70 Milliarden Euro, das größtenteils bei den nationalen Notenbanken liegt, wäre dann in Mitleidenschaft gezogen oder gar aufgebraucht – je nachdem, wie lange die Notenbank noch griechische Anleihen kauft.

Die Mitgliedstaaten müssten also Kapital nachschießen. Gerade den hochverschuldeten Ländern dürfte das jedoch schwerfallen.

–   Oder aber die EZB gäbe selbst Bonds aus, um sich zu refinanzieren. Doch auch das ist problematisch. Denn zu welchem Zinssatz würden Anleger der Zentralbank in dieser Situation Geld leihen?

–   Bliebe die Lösung, die in der Vergangenheit fast immer zu Inflation geführt hat: nämlich die Druckmaschinen anzuwerfen.

Es könnte noch schlimmer kommen

So weit muss es allerdings nicht kommen. Doch wer immer geglaubt hat, die EZB müsse nur ein paar Tage lang beherzt in den Markt eingreifen, um die Akteure zu beruhigen und die Renditen wieder auf ein normales Maß zurückzuführen, der hat sich getäuscht.

Zwar sehen die Stützungsmaßnahmen in der Bilanz der Bank auf den ersten Blick neutral aus, schließlich haben die Anleihen dort einen Wert, der dem Preis entspricht. Tatsächlich aber wird gutes Geld gegen schlechte Schuldtitel getauscht.

–   Die Auswirkungen dieses Tauschgeschäfts wird vor allem der deutsche Finanzminister zu spüren bekommen. Denn am Ende eines jeden Jahres überweist die Bundesbank ihren Gewinn normalerweise an den Bund. Und zwar in Euro, nicht in griechischen Anleihen.

Doch die Zahlungen für die Anleihen binden freie Gelder und schmälern somit den Gewinn – vermutlich auf Jahre hinaus. Auch das kratzt massiv am Selbstbewusstsein der Notenbanker.

Und es könnte noch schlimmer kommen. Müssten die Gläubiger tatsächlich auf einen Teil ihrer Forderungen verzichten, würde sich dieser Zahlungsstrom möglicherweise sogar umkehren. Dann müsste der Bund Geld an die Bundesbank überweisen – um die Verluste zu ersetzen.

© DER SPIEGEL 22/2010
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Wsj      100601

Bundesbank Attacks ECB Bond-Buying Plan

    By DAVID CRAWFORD And BRIAN BLACKSTONE

–   BERLIN—The European Central Bank’s intervention in European debt markets is exacerbating tensions with Germany’s Bundesbank, where officials worry that the bond buying program is being used for a stealth bailout of euro-zone banks holding Greek debt, according to people familiar with the matter.

–   Senior Bundesbank officials have questioned the ECB’s rationale for intervening in the Greek bond market instead of focusing its support on other vulnerable countries, such as Portugal and Spain, that unlike Greece still depend on debt markets to fund their budgets, according to the people.

–   Greece received a financial rescue from other European countries and the International Monetary Fund of up to €110 billion ($135 billion) last month, ending its reliance on capital markets for funding until at least 2012.

–   Since the European Central Bank began purchasing government bonds three weeks ago, it has spent about €25 billion on Greek debt, according to a senior Bundesbank official who declined to be named.

–   An ECB spokeswoman declined to comment. The ECB said Monday that a total of about €35 billion in euro-zone bond purchases settled through Friday. It doesn’t provide a country breakdown, but market participants say the ECB has also purchased bonds issued by Portugal, Spain, Italy and Ireland.

–   ECB President Jean-Claude Trichet insists the central bank isn’t financing deficits in Athens or anywhere else, but rather making dysfunctional segments of the markets function more smoothly. In a speech Monday, Mr. Trichet said lower bond prices "imply valuation losses" on bank balance sheets which in turn "may mean that they can supply fewer loans to the economy."

–   Lending figures from the ECB Monday showed that despite access to cheap ECB credit, commercial bank lending to the private sector grew just 0.1% in April from one year ago, and loans to nonfinancial businesses continue to slide.

The ECB’s bond purchases come amid growing concern over the integrity of European bank balance sheets. Risk indicators on European banks have risen in recent weeks as investors fret about the exposure the banks have to the euro-zone’s debt-heavy fringe.

–   ECB critics within the Bundesbank say the price of Greek bonds is now largely irrelevant to Athens, making the main beneficiaries of the bond purchases the banks that hold much of Greece’s roughly €300 billion in outstanding debt. The Bundesbank’s concerns were first reported by Germany’s Der Spiegel magazine over the weekend.

–   Selling the Greek debt would likely be an attractive option to banks eager to avoid a debt restructuring which would force them to book losses. French banks are the largest holders of Greek debt, according to Bank for International Settlement estimates, followed by German banks.

–   Many investors and economists believe that—despite the efforts of the EU, IMF and ECB—Greece will eventually have to restructure its debt, as a stagnant economy made worse by harsh austerity measures is unable to generate the revenues needed to finance Athens’ outstanding obligations.

–   The Bundesbank criticism signals a widening rift between the ECB and the conservative German central bank on which the ECB was modeled.

–   Bundesbank President Axel Weber attacked the bond purchase plan within hours of its announcement on May 10, telling a German newspaper that he viewed the move "critically" and that it carried "substantial stability risks." He isn’t backing down.

But Mr. Trichet hit back at the ECB’s critics, saying that its new program to buy government bonds in the market doesn’t represent any weakening of its policy or independence.

–   "In simple words: We are not printing money," Mr. Trichet told a conference hosted by the Austrian National Bank.

–   The ECB bought more than €26 billion ($31.9 billion) of bonds, mainly from highly indebted countries such as Greece and Portugal, in the first two weeks of the so-called Securities Markets Program, which was announced May 10.

–   That amount has since grown, and the ECB said Monday it will seek to absorb the €35 billion it has added to the system through those purchases of sovereign debt. It said it will conduct a tender on Tuesday to collect one-week, fixed-term deposits and another one next week.

–   "We haven’t gone beyond our goal of re-establishing a more correct transmission mechanism of our monetary policy," said Mr. Trichet. He reminded the audience the bank is using other operations to take out all the money it puts into the market by buying bonds from banks.

While Mr. Trichet launched his detailed defense of the program Monday, Mr. Weber repeated in a speech at one of the Bundesbank’s branches that he still sees the program "in a critical way."

Jürgen Stark, another prominent German central banker who sits on the ECB’s executive committee, has echoed those concerns.

–   Others on the ECB have struck back at Germany’s response to the crisis. In remarks Friday that private-sector economists said were clearly aimed at Germany, ECB member Lorenzo Bini Smaghi said that "one large euro-area country" thought public support for action could only be gained by "dramatizing the situation," and using rhetoric about the future of the euro being at risk or about possible expulsion from the euro zone, rhetoric that he said "could only increase" the cost of the rescue.

—Geoffrey T. Smith and Roman Kessler contributed to this article.

 

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