Licenziato il capo della Cia scontro politico alla Casa Bianca

USA

REPUBBLICA Sab. 6/5/2006   Alberto Flores D´Arcais

Sostituito dopo venti mesi. Paga il coro di critiche
all´Agenzia e la poca stima dello zar anti terrore Negroponte

Su Porter Goss anche l´ombra di scandali di sesso e poker

Da Bush solo parole d´elogio,
ma da tempo l´agenzia naviga in acque molto agitate
Goss aveva preso il posto di George Tenet, vittima delle frizioni con il
Pentagono

NEW YORK – Lo ha saputo ieri mattina dallo «zar»
dell´intelligence John Negroponte – il presidente vuole la tua testa – e Porter
Goss non ha potuto che prenderne atto. Un paio d´ore dopo, nello Studio Ovale
della Casa Bianca aperto alle telecamere, George W. Bush ha annunciato quello
che non era più un segreto: «Il direttore della Cia ha rassegnato le
dimissioni».
Un´altra testa, una delle più potenti, salta nei delicati giochi di potere
della Casa Bianca di oggi. Questa volta non nel quadro di un rimpasto
annunciato ma con una mossa del tutto inaspettata, un vero e proprio blitz di
cui neanche la vittima-protagonista era stato messo al corrente.
Bush ha avuto per lui parole di elogio formale – «Quella di Porter alla Cia è
stata una direzione di transizione; ha aiutato l´Agenzia ad integrarsi nella
comunità d´intelligence. Era un lavoro duro, ha diretto con capacità, è
riuscito a rendere questo paese un posto più sicuro» – e Goss gli ha risposto
che «è stato un onore servirla, lascio una Cia che ha le vele al vento».

In realtà le vele all´interno della più famosa agenzia di spionaggio del mondo
vanno da tempo controvento. Troppe cose negli ultimi mesi non hanno
funzionato a dovere; dallo scandalo sulle prigioni e le torture ai voli
clandestini, dai sempre più numerosi ex agenti che attaccano – al pari degli ex
generali – la Casa Bianca con libri, conferenze e talk-show, ai contrasti,
anche all´interno dell´Agenzia, sulla guerra in Iraq e su come combattere il
terrorismo
. Nei giorni scorsi si è saputo che Valerie Plame (l´agente
del Cia-gate) ai tempi dello scandalo stava lavorando sul nucleare iraniano e
il libro che la moglie dell´ambasciatore Wilson
(quello del Nigergate) ha
detto di volere scrivere ha creato subito altre tensioni all´interno della Cia
.
Da soli questi motivi non bastano però a spiegare una decisione presa in così
breve tempo. E nei palazzi di Washington sono iniziati subito a circolare i
veri perché
.
Due i motivi. Il primo, politico, riguarda i rapporti sempre più tesi tra
Porter Goss e il direttore nazionale dell´intelligence John Negroponte, ex
ambasciatore Usa alle Nazioni Unite e primo ambasciatore americano nel nuovo
Iraq. Non è un mistero che a quel posto ambisse proprio Goss e che il direttore
della Cia non avesse mai digerito del tutto la scelta del presidente, come non
è un mistero che Goss non sopportasse (ampiamente ricambiato) il suo
indesiderato boss. Il secondo è legato a un paio di scandali – donne e poker –
in cui sarebbero coinvolti importanti dirigenti della Cia e forse lo stesso
Goss
. Da una decina di giorni se ne parla sui giornali e soprattutto sui
blog, a volte a livello di pettegolezzo, a volte con notizie più serie.
La vicenda è già stata etichettata come il Hookergate, lo «scandalo delle
prostitute»
. Il 27 aprile il Wall Street Journal scrive che Mitchell Wade
(indagato per tangenti) ha ammesso di avere procurato donne a pagamento all´ex
deputato repubblicano Randy «Duke» Cunningham, l´ex pilota di caccia cui si è
ispirato il film «Top Gun», dimessosi pochi mesi fa in lacrime per uno storia
di corruzione in appalti. Lo stesso giorno il blog di Harper scrive che altri
deputati (attuali o passati) sono sotto inchiesta e che fra loro ci sarebbe
anche «una persona che oggi ha un altissimo incarico nell´intelligence»; un
altro blog (TPM Muckraker) fa un passo ulteriore e tira fuori il nome di Porter
Goss.
Poi c´è lo scandalo del poker. Indagando su Cunningham l´Fbi ha scoperto
che Brent Wilkes, un discusso lobbista, avrebbe gestito all´hotel Watergate di
Washington (lo stesso di Nixon e «Gola profonda») una serie di festini per
potenti con poker illegali cui avrebbe partecipato anche Kyle «Dusty» Foggo,
attuale numero tre della Cia
. Sarebbe stato proprio Wilkes a mettere a
disposizione di Cunningham diverse ragazze-squillo, legando così l´uno
all´altro i due scandali. Foggo – che alla Cia gestisce le attività
operative del quartier generale – è già sotto inchiesta sia da parte
dell´ispettore generale della Cia che dell´Fbi
. Ha ammesso di aver
partecipato alle riunioni di poker di Wilkes, ma ha detto di non avere nulla a
che fare sul giro di prostitute.
Stando a quanto circola nei blog, l´Fbi sarebbe in possesso di alcune foto
che ritraggono Porter Goss al Watergate
. Non ci sarebbe nulla di male – il
direttore della Cia frequenta l´albergo da anni come tutti i potenti di
Washington – a meno che quelle foto non siano particolarmente compromettenti.
Porter Goss era stato nominato alla direzione della Cia nell´agosto del 2004
(entrò in carica a settembre) per sostituire George Tenet, la
"spia-bipartisan" nominata da Clinton e confermata dall´attuale
presidente all´indomani degli attacchi dell´11 settembre 2001. Furono proprio
le questioni legate alla lotta al terrorismo – la "guerra
d´intelligence" con l´Fbi e le pesanti frizioni con il Pentagono sulla
guerra in Iraq – a indebolire la posizione di Tenet
.
Il nome di Porter Goss fu una sorpresa. Aveva un passato di agente
segreto nei servizi d´intelligence dell´esercito (dopo essersi laureato a Yale,
la stessa università frequentata anni dopo da Bush) e poi alla Cia, dove venne
chiamato a far parte del nutrito gruppo di agenti che lavoravano negli anni
Sessanta nel settore clandestino. Di quel periodo su di lui non si sa quasi
nulla perché ancora coperto dal segreto. Solo pochi anni fa confessò di aver
fatto parte della squadra assegnata alla sede Cia di Miami durante la crisi dei
missili cubani. La sua brillante carriera di spia ebbe una brusca interruzione
all´inizio degli anni Settanta, quando rischiò di morire per una grave infezione
e si ritirò con la moglie in un´isola della Florida. Fu proprio a Sanibel che
decise di dedicarsi alla politica, come sindaco dell´isola e poi come deputato
della Florida. Carriera politica durata fino a quando Bush lo ha chiamato a
dirigere la Cia. Un «direttore di transizione» che è durato in carica solo
venti mesi
.

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