Polonia-Germania, scontro sul gas "Con la Russia un asse anti-Ue"

POLONIA, RUSSIA, GERMANIA, ENERGIA

REPUBBLICA Lun.
1/5/2006   Andrea Tarquini
Dubbi e proteste per il gasdotto sottomarino che aggira i Paesi ex satelliti
sovietici

Varsavia accusa: è un
nuovo patto Molotov-Ribbentrop

I Paesi dell´Est temono il
ricatto energetico di Mosca mirato a frenare l´integrazione nella Ue
Nel progetto coinvolta Gazprom, di cui l´ex cancelliere Schroeder è ora
consulente

BERLINO – Il nodo delle forniture di gas russo all´Europa
occidentale e la decisione di Berlino di sviluppare la partnership strategica
con la Russia fanno esplodere una grave crisi tra Germania e Polonia, una crisi
che minaccia di spaccare l´Unione europea e la Nato a cui Berlino e Varsavia
appartengono. Il ministro della Difesa polacco, Radek Sikorski, ha accusato
la cancelliera Angela Merkel di aver respinto le richieste polacche di rinunciare
al gasdotto sottomarino Russia-Germania che aggira Polonia, Ucraina,
Bielorussia e paesi baltici. Ed è giunto a paragonare l´accordo sulla pipeline
al Patto Molotov-Ribbentrop
, l´intesa scellerata con cui Hitler e Stalin si
spartirono la Polonia invadendola poi all´inizio della seconda guerra mondiale.
«Prendere da soli una decisione su un tema che interessa anche alleati e
partner europei, e discutere con loro soltanto dopo, a cose fatte, è un
atteggiamento che non coincide con la nostra idea di solidarietà»
, ha detto
Sikorski parlando a un convegno a Bruxelles. «Se paesi europei importanti come
la Germania vogliono sì una politica europea comune, ma non sui grandi temi
quali i rapporti con Usa, Russia e Cina, le forniture di gas, la politica energetica
e la riforma del Consiglio di sicurezza dell´Onu, che senso ha di parlare di
posizioni comuni europee?». E infine: «Il gasdotto sottomarino costerà 6
miliardi di dollari in più di una pipeline terrestre, via Polonia»
.
Nei giorni scorsi, il vertice russotedesco a Tomsk, in Siberia, aveva
confermato le intese sul gas e approfondito la partnership strategica
bilaterale. Il nervosismo e le accuse di Varsavia sembrano destinate a creare
un fastidioso deterioramento del clima bilaterale, già disturbato da mesi dalle
polemiche sul gasdotto e reso più teso dopo la vittoria della destra
nazionalpopulista ed euroscettica alle elezioni parlamentari e presidenziali
polacche dell´anno scorso
. Le dimissioni del ministro degli Esteri polacco
Meller, dopo l´entrata nel governo del partito antieuropeo Samoobrona, non
fanno che peggiorare la situazione.
La costruzione del gasdotto sottomarino nel Baltico, cui lavorano il gigante
russo Gazprom e grandi aziende tedesche, era stata decisa alla fine del
cancellierato del socialdemocratico Gerhard Schroeder. Il quale poi, lasciata
la politica dopo la sconfitta alle elezioni politiche di settembre, ottenne un
controverso incarico al vertice di Gazprom. I polacchi accusano da tempo: il
gasdotto consentirà a Mosca di ricattare tutti i paesi che aggirerà. Da
Varsavia alle Repubbliche baltiche, dall´Ucraina alla Bielorussia. Il Cremlino
cioè avrebbe grazie ai tedeschi la nuova arma delle pressioni energetiche sugli
ex satelliti e sulle ex repubbliche sovietiche, per frenare la loro
integrazione nell´Occidente. «Noi avevamo chiesto alla signora Merkel di
ripensarci, di rinunciare al gasdotto. E lei ci ha detto di no», ha
sottolineato Sikorski. Secondo cui «questo è lo spirito di Locarno e del Patto
Molotov-Ribbentrop».

Leave a Reply