LAVAGNINI, Spartaco

(Cortona, 1889 – Firenze, 1921), impiegato delle Ferrovie   Membro nel 1914 del CE della Federazione fiorentina del PSI, antimilitarista, sulle orme di Karl Liebknecht condusse una forte battaglia internazionalista sul settimanale locale socialista «La Difesa». Sostenitore dell’ingresso nella CGdL dello SFI (posizione che sarà portata avanti dai ferrovieri comunisti ma osteggiata dalle altre componenti favorevoli all’autonomia), nel marzo 1919 presentò in tal senso una mozione approvata dalla sezione fiorentina

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MANARA, Savina

(Soresina, 1903 – Milano, 1979), maestra elementare, pittrice   Comunista dal Ventuno, il 15 ottobre 1921 su «L’Eco del Popolo», giornale fondato nel 1889 da Bissolati, la Manara raccontò un episodio di cui fu protagonista. “Mi fu gridato l’altro giorno per strada: è una donna, non si impicci di fatti di politica, lei! Fu un ignorante che si dondolava, le mani nel panciotto, davanti al Bar Roma. Mi aveva vista

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TALAMAZZI, Graziella

(Sospiro, 1905 – 1923), maestra elementare   Figlia di un socialista (Remo), dopo la marcia su Roma venne chiamata da Fortichiari a Milano, dove svolse lavoro di partito nel PCdI, probabilmente anche nell’Ufficio I. Condusse una breve vita stentata, minata nel fisico dalla TBC.   FONTI: A. Parlato, Tarquinio Pozzoli, Tipografia Padana, 1982

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BUSCEMI, Giovanni “Vanni Montana”

(Mazara del Vallo, 1902 – New York, 1991), Agente OSS   Aderì appena quindicenne alla FIGS, nel ’21 passò alla FGCdI. Arrestato nel marzo 1923 a Ventimiglia mentre cercava di passare illegalmente il confine, stipulò il compromesso divenendo confidente della polizia fascista con importanti e immediate rivelazioni tra cui il cifrario usato dalle organizzazioni regionali per comunicare tra loro. Inviato all’estero, a Parigi e in Belgio, nel 1928 improvvisamente emigrò

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SCHIAVELLO, Ernesto

(Ponte di Legno, 1889 – Varese 1963), giornalista   Segretario della CdL in Valtellina (1910-1911), si trasferì a Milano dove organizzò gli operai tessili. Il 1° maggio 1912 a Tirano fu oratore ufficiale, interrotto sei volte dal delegato di polizia. Nel 1920 aderì alla “Circolare comunista” e venne eletto in consiglio comunale a Milano, assumendo la carica di vicesindaco. A settembre, nella riunione della direzione nazionale socialista pose la questione

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BELTRAMI, Natale

(Castelnuovo Scrivia, 1881 – Alessandria, 1932), falegname   A volte indicato come “Beltrame”, sposato con Maria Quattrocchio, tre figli, fu eccellente oratore e autodidatta. Nell’ottobre del 1920 venne eletto sindaco nella lista socialista, composta da operai e addetti ai lavori manuali, che sconfisse i maggiorenti del luogo coalizzatisi nell’Unione Democratica. Nel gennaio 1921 passò al PCdI con gran parte della giunta. I fatti del maggio, con la sparatoria tra fascisti

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MONTAGNANI, Giuseppe

(Castel Fiorentino, 1888 – [Francia], 1951), macchinista delle Ferrovie   Fuochista al Deposito Locomotive di Firenze partecipò a tutte le agitazioni e agli scioperi. Promosso a macchinista, attivo nella locale sezione SFI, nel gennaio 1921 passò al PCdI e rappresentò la componente comunista nel sindacato. Due mesi dopo i fascisti assassinarono Spartaco Lavagnini, segretario comunista della sezione SFI, assieme al ferroviere socialista Gino Mugnai. Il proletariato fiorentino rispose con scontri

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MONDINI, Aleardo

(Vecchiano, 1892 – Rio Marina, 1930), sarto   Residente sin da piccolo a Rio Marina, giovanissimo venne schedato come anarchico. Partecipò al Congresso di Livorno e passò col PCdI. Consigliere provinciale, fondò la sezione comunista di Rio Marina, la prima dell’isola d’Elba, di cui divenne segretario, con altri otto militanti: Luigi Caffieri, Clemente Croci, Giuseppe Di Biagio, Primo Lessi, Lazzaro Luppoli, Romolo Modella, Luigi Pucci, Amintore Specos. Si trasferì a

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TELÒ, Celestino

(Cremona, 1903 – Milano, 1926), scrivano   Crebbe in orfanotrofio. Il 22 maggio 1919 si stabilì a Milano, dove si distinse come esponente della FIGS e poi della FGCdI; entrò nel CE lombardo e poi nel CC nazionale della FGCdI, rappresentante lombardo assieme ad Aldo Gorelli. Telò operava nell’Ufficio I con Fortichiari, Luigi Guermandi, Giuseppe Lattuada con l’incarico di trasportare armi. Venne arrestato il 14 maggio 1923 a Trieste in

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AIRA, Assunto

(Grosseto, 1903 – 1936), bracciante, carbonaio alle locomotive   Svolse lavori durissimi, “una vita infernale” (come sottolinea Aristeo Banchi “Ganna”). Aderì nel ’21 alla FGCdI. Il 17 agosto 1921 si trovava a Ravi quando un gruppo di minatori partì per Gavorrano dove le famiglie di alcuni compagni di lavoro erano minacciate da un’incursione di fascisti scarlinesi. Li aspettava un cordone di carabinieri; sembra che qualcuno gridasse: “Arditi del Popolo a

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