Coi lavoratori Toncar, contro la repressione e i licenziamenti!

Mercoledì 15 febbraio il picchetto dei lavoratori Toncar di Muggiò (MB) è stato sgomberato con la forza dai carabinieri intervenuti contro i lavoratori con scudi e manganelli. Picchetto iniziato alle 6 del mattino per chiedere l’applicazione del contratto nazionale e contro l’esclusione dalla produzione dei 65 iscritti al sindacato SOL Cobas.

Nella Toncar si svolge una produzione di pubblicazioni cartacee, con picchi stagionali di 4 o 6 mesi al di fuori dei quali i dipendenti della cooperativa Etika restano a casa non pagati e il personale in fabbrica completa gli ordini con turni di 12 ore giornaliere.

Quella di mercoledì è solo la vertenza più recente, ma altre ve ne sono state per difendere i lavoratori dalle prevaricazioni dei padroni (a settembre uno sciopero contro il responsabile della cooperativa autoritario che molestava le dipendenti); la cooperativa applica una paga base è di 6,5 euro orari, non paga tredicesima e quattordicesima o il TFR al cambio di appalto.

E’ per questi motivi che gli operai da gennaio hanno ripreso le agitazioni; la loro richista è semplicemente quella di applicare il contratto nazionale, di pagare quanto dovuto per legge, di ripartire il carico di lavoro su tutti i dipendenti invece che lasciarne a casa alcuni e far lavorare il doppio gli altri. In altre parole, chiedevano il rispetto della legge e degli accordi nazionali.

Le istituzioni, invece di far rispettare la legge sono intervenute per difendere l’illegalità sgomberando il picchetto a colpi di scudi e manganelli.

Il picchetto di mercoledì è stato sgombrato, ma la lotta va avanti!