80 Miliardi di euro – il maggior pacchetto di risanamento del dopoguerra/ pacchetto di risparmi nero-giallo – Westerwelle, nulla d

Germania, GB, austerità
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80 Miliardi di euro – il maggior pacchetto di risanamento del dopoguerra/ pacchetto di risparmi nero-giallo – Westerwelle, nulla di antisociale

Manfred Schäfers
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Germania e UK si preparano a limitare la spesa

ANDREA THOMAS e PAUL HANNON
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●    Pacchetto di risanamento inatteso deciso dal governo tedesco, con €80 MD per i prossimi 4 anni, il maggiore dal dopoguerra,

o   tramite riduzione di sovvenzioni, welfare, riforma della Bundeswehr. Saranno i disoccupati di lungo termine, i dipendenti del PI e i genitori a risentirne.

●    la sua applicazione inizierà nel 2011, con risparmi di €11,2 MD, (pari a meno dello 0,5% del PIL), €19,1MD nel 2012; €23,7MD nel 2013 e €27,6MD nel 2014;

o   tra gli obiettivi del pacchetto fare da esempio per i paesi della zona euro.

●    i maggiori tagli riguardano disoccupati ed PI;

●    8 i punti principali della manovra:

o   Riduzione delle sovvenzioni (settore energetico) e imposte sul trasporto aereo (1€MD/anno);

o   Contribuzioni delle imprese (centrali nucleari, €2,3MD/anno; quota dei dividendi di Deutsche Bahn e partecipazione del settore finanziario ai costi della crisi)

o   Riduzione delle prestazioni sociali, pari ad oltre la metà della spesa federale per il 2010: discrezionalità da parte dell’Agenzia federale per il lavoro sul prolungamento o meno dei sussidi di disoccupazione. (Si spera sul calo della disoccupazione di lungo termine dal 2013 grazie allo sviluppo demografico);

o   Sarà eliminata (si dichiara tout court che non è più necessaria) la maggiorazione di indennità che i disoccupati ricevono quando passano dal sussidio I a quello II (€160-320/mese per singoli o coppie; €60 per figlio nel primo anno);[1]

o   il periodo di diritto ridotto a 2 anni, nel secondo anno l’ammontare è ridotto al 50%.

o   I disoccupati di lungo termine non avranno alcuna maggiorazione per la previdenza pensionistica;

o   eliminati gli assegni familiari (€300/mese) per gli aventi diritto al sussidio II.

o   Rimane l’importo massimo di €1800/mese erogato dallo Stato per compensare la perdita di reddito dopo la nascita di un figlio, (l’importo erogato è pari al 67% del reddito netto percepito prima della nascita del figlio ridotto al 65% con redditi oltre €1240/mese); il reddito netto necessario per percepirlo dovrà però essere superiore (??).

o   Tagli al sussidio per il riscaldamento per i redditi bassi.

o   Riorganizzazione della Bundeswehr, si pensa a ridurre di 40 000 gli addetti; risparmi programmati in ogni caso di €2MD nel 2013 e nel 2014.

o   Amministrazione: nessun turnover per i dipendenti che se ne vanno, si prevedono 10 000 tagli di personale entro il 2014.

o   Per il 2011 eliminato il previsto aumento della tredicesima per i dipendenti federali.

o   La FDP è riuscita ad evitare l’aumento delle imposte per i redditi alti.

o   Non toccati Istruzione, Ricerca e Sviluppo, settori per i quali è mantenuto l’aumento degli stanziamenti di €12MD per il 2013.

o   Il nuovo limite di debito posto dalla Costituzione federale obbliga da fine 2006 a ridurre il deficit strutturale al 0,35% del PIL, una riduzione cioè di €10MD. (Il deficit strutturale consente di calcolare come sia il bilancio non distorto dalla situazione congiunturale.)

– Per calcolare la manovra occorre partire dal deficit strutturale atteso per il 2010 al 3% del PIL.

– Il deficit di bilancio della Germania è stato del 3,1% del PIL nel 2009, per il 2010 è previsto al 5%.

– Aprile 2010, ordini per il manifatturiero +2,8% su marzo; nel 2009 la riduzione del PIL è stata del 5%, il peggior risultato in oltre 60 anni;

o   previsioni di miglioramento anche grazie all’euro più debole che favorisce l’export tedesco.

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– Critiche anche da parte dell’ala “sociale” della CDU,

o   Christian Bäumler, vicepresidente commissione sociale CDU: è responsabile la FDP se pacchetto di risparmi previsto dal governo non è equilibrato dal punto di vista sociale risparmia i benestanti e il settore finanziario; non accettabile l’eliminazione del contributo pensionistico statale per chi percepisce il sussidio II e del diritto ad essere reinseriti nel mercato del lavoro per i disoccupati con handicap.

– Critiche dell’opposizione e dei sindacati:

o   Andrea Nahles, segretaria SPD: Misure vili, risparmia i responsabili della crisi e colpisce a fondo i bisognosi, la SPD non accetterà i tagli massicci nella politica attiva del mercato del lavoro. Si è imposta la FDP.

o   Michael Sommer, segretario federazione sindacale DGB: pacchetto privo di prospettive e socialmente distorto.

– Consiglio delle città: i risparmi annunciati rischiano di spostare le spese su comuni e città, già gravati da €40MD per spese sociali.

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●    Il bilancio del UK sarà prima presentato al parlamento nazionale, non alla UE, come richiesto dal consiglio europeo.

– Il deficit di bilancio del UK è tra i maggiori della UE; già preannunciato dalla nuova coalizione di governo (conservatori e Lib-Dem.) tagli di £6,2MD per il 2010, altre misure previste nel bilancio di emergenza del 22 giugno.

●    Il primo ministro Cameron: se non ridurrà il prestito, il governo britannico dovrà pagare entro il 2015 £70MD (€101,12 MD) di interessi sul debito,

una spesa maggiore di quella combinata per educazione, trasporti cambiamento climatico, quasi il doppio delle entrate annuali derivanti dalle imposte sui profitti delle imprese.

[1] Il sussidio Arbeitlosengeld II (introdotto nel 2005) è l’integrazione al reddito (compreso quello derivante dal sussidio di disoccupazione) per portarlo al livello socio-culturale minimo si sussistenza. Esso riunisce l’indennità di disoccupazione e l’assistenza sociale.

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80 Milliarden Euro – Größtes Sanierungspaket der Nachkriegsgeschichte

Es ist ein unerwartet großes Sanierungspaket: Bis 2014 soll der Haushalt des Bundes um insgesamt mehr als 80 Milliarden Euro entlastet werden. Subventionsabbau, geringere Sozialleistungen, Bundeswehrreform – viele Bereiche haben ihr Quäntchen zu tragen.

Von Manfred Schäfers
08. Juni 2010

Es gilt als das größte Sanierungspaket für den Bundeshaushalt in der Nachkriegsgeschichte: Bis 2014 soll der Haushalt des Bundes um insgesamt mehr als 80 Milliarden Euro entlastet werden. Bundeskanzlerin Merkel (CDU) sprach von einem „einmaligen Kraftakt“ (Regierung plant Kürzungen von 80 Milliarden Euro).

Die schwierigen Schlussberatungen verzögerten die für den Anschluss geplante Kabinettsitzung mehrfach. Bundesfinanzminister Wolfgang Schäuble (CDU) konnte das Ergebnis nicht mehr vorstellen, da er zur Sitzung der Euro-Finanzminister nach Luxemburg musste. So präsentierten Bundeskanzlerin Angela Merkel (CDU) und Vizekanzler Guido Westerwelle (FDP) des Ergebnis der Klausurtagung.

–   Die neue Schuldenbremse im Grundgesetz verpflichtet den Bund, sein strukturelles Defizit gleichmäßig bis Ende 2016 auf 0,35 Prozent des Bruttoinlandsprodukts oder rund 10 Milliarden Euro zu senken. Das strukturelle Defizit ist eine künstliche Größe, bei der kurzfristige und einmalige Effekte aus dem Haushalt herausgerechnet werden. Im Idealfall bekommt man damit eine Zahl, die zeigt, wie der Haushalt unverzerrt durch die Konjunkturlage dasteht. Ausgangsbasis für den Abbau ist das strukturelle Defizit, das für das Jahr 2010 erwartet wird. Der Schwerpunkt der Maßnahmen liegt auf der Ausgabenseite des Haushalts. Langzeitarbeitslose, Beamte und Eltern werden die Folgen spüren. Doch wie finanzwissenschaftliche Untersuchungen zeigen, belastet eine solche Strategie weniger das zu erwartende Wachstum der Wirtschaft. Die FDP hat sich erfolgreich gegen eine Erhöhung der Einkommensteuer für Gutverdiener gewehrt.

–   Einige Maßnahmen wirken vom ersten Jahr an gleichmäßig, andere führen sogar zu wachsenden Entlastungen des Haushalts. Eine dritte Gruppe wirkt jeweils nur für bestimmte Jahre, etwa der Beschluss, das Schloss in Berlin zunächst nicht wiederaufzubauen. Hier werden nur jeweils die bisher eingeplanten Ausgaben von zunächst zwei Mal 100 Millionen Euro und einmal 200 Millionen Euro eingespart.

–   Bildung, Forschung und Entwicklung sollen nicht nur von jeglichen Kürzungen ausgenommen werden, sondern sogar wie vorgesehen um 12 Milliarden Euro bis zum Jahr 2013 aufgestockt werden.

–   Die wichtigsten Punkte des Sanierungspakets mit der Überschrift „Die Grundpfeiler unserer Zukunft stärken – Acht Punkte für solide Finanzen, neues Wachstum und Beschäftigung und Vorfahrt für Bildung“ sind:

–   Subventionsabbau und Luftverkehrsabgabe: Ausnahmen von der früheren Anhebung der Energiebesteuerung (sogenannte Ökosteuer, die es in diesem Sinne nicht gibt) sollen enger gefasst werden, um Mitnahmeeffekte zu vermeiden. Die Energiesteuern haben aus Sicht der Regierung den Vorteil, dass von ihnen der Bund besonders profitiert. Auch ist es politisch gut zu verkaufen, wenn Ausnahmen von Steuern begrenzt werden, die mit dem Umweltschutz begründet werden. Allerdings ist der Spielraum gering. Wenn die Regierung zu scharf vorgeht, werden energieintensive Betriebe im Inland dazu motiviert, ihre Produktion in Länder zu verlagern, wo die benötigte Energie geringer besteuert wird. Zusätzlich hat man sich auf eine „Ökologische Luftverkehrsabgabe“ verständigt, die jedes Jahr eine Milliarde Euro in die Kasse spülen soll.

–   Beiträge von Unternehmen: Die Betreiber von Kernkraftwerken sollen ebenfalls zur Kasse gebeten, ihre „Windfall-Profite“ durch die geplante Verlängerung der Laufzeiten teilweise abgeschöpft werden. Hier werden 2,3 Milliarden Euro im Jahr einkalkuliert. Eingeplant sind hier auch Einnahmen aus einer Dividende der Deutschen Bahn und aus einer Beteiligung des Finanzsektors an den Kosten aus der Finanzkrise.

o    Der Bahn werden damit Mittel für die notwendigen Investitionen entzogen. Die Aussichten, die Banken global abgestimmt nicht nur mit einer Abgabe zu belegen, sondern auch zusätzlich zu besteuern, haben auf dem Treffen der Finanzminister der 20 wichtigsten Industrie- und Schwellenländer einen schweren Rückschlag erlitten. Nicht zuletzt soll der Fiskus in Insolvenzverfahren gegenüber anderen Gläubigern wieder begünstigt werden, nachdem dies erst vor einiger Zeit abgeschafft wurde, weil dies als unfair gegenüber den anderen Gläubigern angesehen wurde. Die Ansprüche des Fiskus sollen künftig wieder als erste bedient werden.

–   Kürzungen von Sozialleistungen: Nach Ansicht von Schwarz-Gelb kann das Defizit nur gesenkt werden, wenn auch bei Sozialausgaben gestrichen wird. Im laufenden Jahr machten sie mehr als die Hälfte der veranschlagten Bundesausgaben aus, heißt es. „Dies macht deutlich, dass eine nachhaltige Rückführung der staatlichen Defizite nur gelingen kann, wenn auch dieser Bereich einen zielgerichteten und fairen Beitrag leistet.“

–   – Die Bundesagentur für Arbeit soll freier entscheiden können, ob und wie sie Erwerbslose weiterqualifiziert. In der Verwaltungssprache heißt dies, Pflichtleistungen werden durch Ermessensleistungen ersetzt. Im politischen Berlin kursieren Berichte, nach denen Gabelstaplerfahrer zu Gabelstaplerfahrern weiterqualifiziert worden sind. Man hofft zudem, dass eine effizientere Vermittlung und die demografische Entwicklung dazu führt, dass mehr Langzeitarbeitslose eine Stelle finden werden und dies den Bundeshaushalt vom Jahr 2013 an entlastet.

–   – Der Zuschlag, den Erwerbslose erhalten, wenn sie aus dem Arbeitslosengeld I ins Arbeitslosengeld II fallen, soll gestrichen werden. Er sei nicht mehr notwendig, heißt es lapidar. Der Zuschlag beträgt bisher höchstens 160 Euro im Monat für Alleinstehende; mit Partner höchstens 320 Euro. Je Kind gibt es im ersten Jahr maximal 60 Euro im Monat. Die Bezugsdauer ist auf zwei Jahre begrenzt, im zweiten Jahr werden 50 Prozent gezahlt.

–   – Für Langzeitarbeitslose soll es keinen Zuschuss mehr für die Rentenversicherung geben. Auch sollen dieser bestimmte einigungsbedingte Leistungen nicht länger erstattet werden.

–   – Für Hartz-IV-Empfänger soll das Elterngeld gestrichen werden. Bei ihnen sei der Grundbedarf durch die Regelleistung und die Zusatzleistung gesichert. Das Elterngeld von 300 Euro im Monat verringere den Lohnabstand, heißt es.

–   – Auch andere Eltern müssen sich auf Kürzungen einstellen. Das Geld, mit denen ihnen der Staat den Einkommenswegfall nach der Geburt des Kindes ausgleicht, beträgt bisher 67 Prozent des Einkommens, das durchschnittlich nach Abzug von Steuern, Sozialabgaben und Werbungskosten vor der Geburt zur Verfügung stand. Für Eltern mit einem anzurechnenden Nettoeinkommen von mehr als 1240 Euro im Monat soll der Satz auf 65 Prozent gesenkt werden. Der Höchstbetrag von maximal 1800 Euro im Monat soll nicht geändert werden. Um ihn zu bekommen, wird man künftig ein höheres Nettoeinkommen haben müssen.

–   – Wegfallen soll der Heizkostenzuschuss für Wohngeldempfänger, weil sich die Situation entspannt habe.

–   Reform der Bundeswehr: Die Bundeswehr soll umorganisiert werden. Geprüft wird ein Personalabbau um 40.000 Mann. 2013 und 2014 will man auf jeden Fall jeweils 2 Milliarden Euro sparen.

Verwaltungskosten: Die kurzfristig beeinflussbaren Verwaltungsausgaben sollen sinken. Dazu tragen die Vorgaben bei, die Haushaltsstaatssekretär Werner Gatzer vor zwei Wochen den Ressorts gemacht hat. Auch ist vorgesehen, ausscheidende Mitarbeiter nicht zu ersetzen. So will man bis zum Jahr 2014 mehr als 10.000 Stellen dauerhaft abbauen. Die Bundesbeamten müssen mit einer rechnerischen Kürzung ihrer Bezüge um 2,5 Prozent rechnen. Dies soll durch den Verzicht auf die geplante Erhöhung des Weihnachtsgeldes 2011 erreicht werden.

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Schwarz-gelbes Sparpaket – Westerwelle sieht keine soziale Kälte

Nach der Verkündung des schwarz-gelben Rekord-Sparpakets wird auch innerhalb der Union[e] Kritik an den Regierungsplänen laut. Der CDU-Sozialflügel drängt auf Korrekturen. FDP-Chef Westerwelle wehrt sich gegen den Vorwurf der sozialen Kälte.

Die Bundeskanzlerin verweist auf geplante Investitionen in Forschung und Bildung.

08. Juni 2010

–   Nach massiver Kritik am geplanten Sparprogramm der Regierung hat Bundeskanzlerin Merkel (CDU) die Pläne verteidigt. Bei der Eröffnung der Luftfahrtmesse ILA in Berlin sagte Merkel: „Es war für uns sehr wichtig, den Schwerpunkt auf Forschung, Entwicklung und Bildung zu legen.“ Ein gutes Beispiel für erfolgreiche Forschung und Entwicklung sei der Airbus A380, der auf der ILA zu sehen ist.

FDP-Chef und Vize-Kanzler Guido Westerwelle erwartet noch heftige parlamentarische Auseinandersetzungen bis zur Umsetzung des Sparpakets. „Da wird es noch viele Diskussionsbeiträge geben, selbstverständlich auch aus den Reihen des Parlaments, wie es zu einer Demokratie gehört“, sagte Westerwelle am Dienstag in Berlin.

DGB-Chef Sommer: Dokument der Perspektivlosigkeit und sozialen Schieflage

–   Den Vorwurf der sozialen Kälte warf der Außenminister zurück. „Das ist ein Programm, das die Wirtschaft genauso in die Verantwortung nimmt wie den Sozialstaat“, sagte Westerwelle. „Nichts ist unsozialer, als die Staatsfinanzen vor die Wand zu fahren. Darunter würden zuerst die Schwächsten in einem Land leiden“, betonte er. „Wir müssen jetzt das Richtige tun, wenn wir nicht wollen, dass Deutschland das Schicksal erleidet, das andere europäische Länder derzeit durchmachen.“

–   Auch Niedersachsen Ministerpräsident Christian Wulff (CDU) verteidigte das Sparpaket. Wenn er die vorgesehenen ökologischen und Verkehrsabgaben sowie die geplante höhere Autonomie der Arbeitsagentur bei der Vermittlung betrachte, halte er „das Gesamtpaket für sozial aufgewogen“, sagte der Kandidat von CDU/CSU und FDP für das Bundespräsidentenamt am Dienstag in Hannover. Es sei eine gute Grundlage für die anstehenden Beratungen in Bundestag und Bundesrat. Das Paket sei auch zu begrüßen, weil es bei dem Ziel geblieben sei, 12 Milliarden mehr für Bildung und Forschung auszugeben, betonte der Ministerpräsident. Zudem habe man den Bereich Kinder von Sparmaßnahmen ausgenommen und wolle bei den Hartz-IV-Kindern sogar mehr tun.

Kritik auch aus der CDU

–   Zuvor war auch aus Unionskreisen Kritik am schwarz-gelben Rekordsparplan laut geworden. Der CDU-Sozialflügel bezeichnete ihn als sozial unausgewogen und drängte auf Korrekturen. Die Abschaffung des Rentenbeitrags für Hartz-IV-Empfänger und des Rechtsanspruchs behinderter Arbeitsloser auf eine Wiedereingliederung in den Arbeitsmarkt sei nicht akzeptabel, sagte der Bundesvize der CDU-Sozialausschüsse, Christian Bäumler, der Nachrichtenagentur dpa am Dienstag in Stuttgart. „Da werden diejenigen getroffen, die keine Lobby haben und sich am wenigsten wehren können.“ Bäumler beklagte, dass die Bundesregierung Vermögende und die Finanzbranche schone. Schuld daran sei die FDP, erklärte der Sozialpolitiker.

Der saarländische Ministerpräsident Peter Müller (CDU) stufte das Sparpaket als „an manchen Stellen noch konkretisierungsbedürftig“ ein. „Ich glaube, dass wir auch über den Spitzensteuersatz noch einmal reden müssen. Hier besteht weiter Diskussionsbedarf“, sagte Müller dem Saarländischen Rundfunk.

Die FDP-Fraktionsvorsitzende Birgit Homburger hat Änderungsbedarf am Sparpaket angemeldet. Sie sei zwar „sehr froh“ darüber, dass es zu Einsparungen komme und die Regierung nicht den „einfachen Weg über Steuererhöhungen“ gehe, sagte sie am Dienstag in Berlin. Das Paket stehe aber erst am Anfang der Beratungen. Sie rechne damit, dass der Bundestag auch eigene Vorschläge und Ideen entwickeln werde, schließlich sei das Haushaltsrecht das „Königsrecht“ des Parlaments.

–   Massive Kritik äußerten Opposition und Gewerkschaften. Die Maßnahmen seien „extrem feige, weil die Verursacher dieser Krise geschont und Bedürftige rasiert werden“, sagte die SPD-Generalsekretärin Andrea Nahles am Montagabend im SWR-Fernsehen. Die SPD werde „diese massiven Einschnitte in der aktiven Arbeitsmarktpolitik nicht hinnehmen“. Bei einigen Sparvorschlägen müssen Bundestag und Bundesrat noch zustimmen.

–   DGB-Chef Michael Sommer sprach von einem Dokument der Perspektivlosigkeit und sozialen Schieflage. Auch der Arbeitnehmerflügel der CDU äußerte Kritik. Nahles bemängelte die Rolle von Bundeskanzlerin Angela Merkel bei den Beratungen über das Sparpaket: „Ich finde, die FDP setzt sich hier durch. Das ist klar. Die Handschrift ist die von Guido Westerwelle, aber die Kanzlerin heißt Angela Merkel und die hat die Richtlinienkompetenz.“

Massive Probleme der Kommunen

–   Nach Einschätzung des Deutschen Städtetags drohen die angekündigten Einsparungen die massiven Finanzprobleme der Kommunen noch zu verschärfen. Die Haushaltskonsolidierung sei zwar notwendig, sagte Städtetag-Hauptgeschäftsführer Stephan Articus der „Neuen Osnabrücker Zeitung“ vom Dienstag. „Aber ein Widerspruch entsteht da, wo sich der Bund entlastet und die Kommunen dafür aufkommen müssen.“ So würden Hartz-IV-Empfänger, die keine vom Bund finanzierten Beiträge zur Rentenversicherung mehr erhielten, später durch die Grundsicherung unterstützt. Diese zahlen die Kommunen.

–   Die Belastungen der Städte und Gemeinden von über 40 Milliarden Euro bei den Sozialausgaben sei schon jetzt erdrückend hoch, sagte Articus. „Neue Belastungen der Kommunen passen dazu nicht oder müssen ausgeglichen werden, forderte er. Auch der Vorsitzende des CDU-Arbeitnehmerflügels, Karl-Josef Laumann, verlangte ein Überprüfung der Teile des Sparprogramms, die die Kommunen betreffen. Man müsse etwa sehr genau hinterfragen, ob der geplante Wegfall der Zuschläge vom Übergang des Arbeitslosengeldes I zu Hartz IV nicht bei den Kommunen die Kosten für Unterkunft und Wohngeld erhöhten, sagte der nordrhein-westfälische Arbeitsminister der „Hannoverschen Allgemeinen Zeitung“. „Das würde ja wenig Sinn machen.“

–   Die schwarz-gelbe Regierung hatte am Montag in Berlin das größte Sparpaket der bundesdeutschen Geschichte beschlossen. Über 80 Milliarden Euro sollen in den nächsten vier Jahren gespart werden. Die größten Einschnitte kommen auf Arbeitslose und den öffentlichen Dienst zu (siehe: Im Detail: Sanierungsplan für Deutschland) Auch die Wirtschaft muss Milliarden zahlen. Union[e] und FDP schlossen eine höhere Mehrwert- und Einkommensteuer aus.

Von der Leyen: „Ich musste Prioritäten setzen“

–   Bundesarbeitsministerin Ursula von der Leyen (CDU) nahm die geplanten Einsparungen gegen die massive Kritik in Schutz. „Wir haben ganz, ganz hart verhandelt, aber ich musste Prioritäten setzen“, sagte sie am Dienstag im Deutschlandradio Kultur. Ihr sei wichtig gewesen, diejenigen zu schützen, die nichts mehr an ihrer Zukunft ändern könnten. So werde die Rente nicht angerührt, betonte von der Leyen. „Aber bei denen, die ihr Leben noch in die Hand nehmen können, da wollen wir Anreize geben für Arbeit.“ Zur vorgesehenen Streichung des Elterngeldes für Hartz-IV- Empfänger sagte die Ministerin: „Wir nehmen etwas weg, das stimmt, aber wir investieren gezielt in die Bildung der betroffenen Kinder.“ Ihr Lebensunterhalt sei in jedem Fall gewährleistet.

–   Auch Bundesfamilienministerin Kristina Schröder hat die Einsparungen im sozialen Bereich verteidigt. „Bei Familien wird nicht übermäßig gespart“, sagte die CDU-Politikerin. Bei dem Sparbeitrag aus dem Bereich Familie handle es sich um eine einmalige Maßnahme. Zudem werde das Kindergeld für Familien nicht angetastet. Schröder bezeichnete das Sparpaket als „sozial ausgeglichen.“ Arbeitende Familien würden weniger belastet als die Familien, in denen nicht gearbeitet werde.

–   Nach Ansicht von Bundesfinanzminister Wolfgang Schäuble (CDU) wird das Sparpaket Deutschland wieder auf den Kurs des europäischen Stabilitätspakts bringen. „Wir haben ein Ergebnis, mit dem wir die Schuldenbremse für diese Legislaturperiode voll erfüllen können“, sagte Schäuble am Rande eines Treffens der Euro-Finanzminister in Luxemburg. Auch in punkto soziale Ausgewogenheit habe die schwarz-gelbe Koalition eine „sehr vernünftige Balance“ gefunden.

Schwarz-gelbes Sparpaket: Westerwelle sieht keine soziale Kälte

Text: FAZ.NET mit dpa/Reuters

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Germany, U.K. Take Steps to Pare Spending

 By ANDREA THOMAS in Berlin and PAUL HANNON in London

–   Germany’s government announced around €80 billion ($95.6 billion) in budget cuts in the next four years, while the U.K. government sought to prepare public opinion for similar austerity measures.

–   The two countries’ moves to rein in budget deficits show how financial-market nervousness over rising public debt in Europe is leading even the region’s largest economies to focus on fiscal discipline, despite warnings from some economists that early spending cuts could hurt a fragile economic recovery.

–   German Chancellor Angela Merkel unveiled plans to slash the budget deficit in Europe’s biggest economy by 2014 in order to comply with debt limits in Germany’s constitution and with European Union[e] rules.

–   The austerity policy will begin in 2011, when the government aims to save €11.2 billion, equivalent to just under 0.5% of gross domestic product, mainly by cutting spending but also with some extra taxes.

"Around €80 billion must be saved until 2014 in order to put our financial future on a solid footing," Ms. Merkel told reporters, adding that Germany faces "serious, difficult times" and that the measures "are necessary for the future of our country".

–   Germany’s quest for budget discipline is partly aimed at setting an example for more profligate countries in the euro zone, which has been rocked by a crisis of financial-market confidence in recent months due to runaway public debt in Greece and other struggling members of the bloc.

–   The euro zone’s fiscal crisis has made it even more urgent that the U.K. should take its fast-rising public debt, British Prime Minister David Cameron said on Monday. The new U.K. government’s examination of public finances showed that "the scale of the problem is even worse than we thought," he said.

Although the U.K. has a much stronger economy than Greece, the struggling euro-zone country’s debt crisis "serves as a warning" that developed economies can suffer a sudden loss of investor confidence and a sharp rise in interest rates, said Mr. Cameron. "Investors don’t have to put their money in Britain," he said.

–   Mr. Cameron warned that the U.K. government will have to pay £70 billion ($101.12 billion) in interest on its debt by 2015 if it doesn’t take urgent action to reduce its borrowing.

–   That would make interest payments in 2015 bigger than the combined education, transport and climate-change budgets, and almost twice the annual revenues from taxes on company profits, Mr. Cameron said in a speech at the Open University in Milton Keynes. "That is how serious this problem is. This is how far we’ve been living beyond our means," he said.

"We must go about the urgent task of cutting our deficit in way that is open and fair," Mr. Cameron said, adding: "The effects of these decisions will stay with us for years, if not decades to come."

–   Germany’s targeted savings rise to €19.1 billion in 2012, €23.7 billion in 2013 and €27.6 billion in 2014.

Germany’s Vice-Chancellor and Foreign Minister Guido Westerwelle said the measures consist mainly of spending cuts and don’t include any increases in income tax or the main rate of value-added tax.

–   The axe will fall on social-welfare and unemployment benefits, and the government plans to review its military spending. Potential measures to raise extra tax revenues include a levy on nuclear-power companies, along with a tax on air passengers.

–   Germany’s U-turn from a fiscally expansive stance to one of strict austerity comes as the government attempts to comply with a constitutional amendment, passed last year, that requires Germany to reduce its budget deficit, when adjusted for cyclical effects, to no more than 0.35% of GDP from 2016 onward. That requires narrowing the deficit by about €10 billion a year from 2011.

–   The government said it aims to reach the EU’s permitted deficit limit of 3% of GDP by 2013 at the latest.

–   Germany’s budget deficit reached 3.1% of GDP in 2009 and the government forecasts a deficit of around 5% this year. The so-called "structural" deficit, adjusting for economic swings, is currently around 3% of GDP, the government estimates.

–   Economists say Germany’s austerity measures are likely to weaken but not undermine the country’s economic recovery. German manufacturing orders rose by a strongera-than-expected 2.8% in April compared with the previous month as demand grew at home and abroad, government data showed Monday.

–   The data indicate that Germany’s recovery is well underway following last year’s 5% contraction in GDP, which was the worst performance in more than 60 years. The outlook is also brightening because the weaker euro is set to boost German exports further, economists said.

–   The U.K. government’s budget deficit is one of the highest in the EU. Britain’s coalition government, comprising Conservatives and Liberal Democrats and elected May 6, has already announced £6.2 billion in spending cuts this year, and is expected to announce further measures in an emergency budget on June 22.

But the ultimate scale and distribution of the spending cuts won’t be clear until the autumn, when the government publishes its comprehensive spending review, detailing departmental budgets for the next few years.

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