ARMI ITALIANE all’Ucraina e armi italiane alla Russia

Della serie non sappia la mano sinistra che detta la politica estera quello che fa la mano destra che vende armi Il 18 marzo la Camera ha approvato l’invio di armi all’Ucraina con un decreto secretato (nota 1). Queste forniture ovviamente hanno attratto molto l’attenzione. Sono invece opportunamente (per i venditori di armi) entrate nel dimenticatoio le passate forniture di armi italiane alla Russia. Le truppe che hanno aggredito l’Ucraina

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A QUALI UOMINI AFFIDIAMO la difesa della “libertà“

E’ DI OGGI LA NOTIZIA CHE Boris Johnson, uno dei più solleciti ad inviare armi all’Ucraina per “difendere la libertà”, ha proposto di deportare in Ruanda quegli immigrati che riescano ad entrare nel Regno Unito senza un permesso legale. Il tutto condito con l’immonda retorica che in questo modo si colpiscono i trafficanti di uomini e si evita di far morire in mare donne e bambini. Ricordiamo ancora una volta

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IL CAPITALISMO DELLE CATASTROFI:
Due anni di pandemia e di lotta all’uso capitalistico dell’emergenza sanitaria

DOMENICA 10 APRILE CONVEGNO-ASSEMBLEA ONLINE SU ZOOM Link ZOOM: https://zoom.us/wc/join/6154963185 password: 091651 Il 17 aprile dell’anno scorso, in una riunione molto partecipata, l’Assemblea delle lavoratrici e lavoratori combattivi discusse in modo appassionato sulle cause della pandemia/sindemia in corso, e sul suo uso capitalistico da parte del padronato e dei governi Conte-bis e Draghi. Il rifiuto della mercificazione della salute, dell’aziendalizzazione delle strutture sanitarie e della monetizzazione della nocività; l’importanza centrale

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Il “pacifismo” peloso del nazionalista Orban

Orban è stato rieletto per un quarto mandato, certo grazie a una legge elettorale scritta a suo vantaggio, certo per il ferreo bavaglio imposto ai media, ma principalmente perché, mentre la maggior parte dei leaders europei ha infilato l’elmetto a fianco della Nato, ha scelto di rifiutare le armi all’Ucraina e di conservare buoni rapporti con la Russia in nome degli interessi specifici dell’Ungheria e per poter continuare impunemente a

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CUB FERROVIE: Contro ogni forma di guerra, contro ogni forma di violenza

Dai lavoratori portuali di Genova agli aeroportuali di Pisa ai ferrovieri, nascono dal basso azioni concrete contro la guerra. A Genova e Pisa sono stati organizzati scioperi e blocchi ai varchi per fermare il trasporto di armamenti; i ferrovieri, tramite la diffida di un’organizzazione di base inviata al Governo e alle imprese, rifiutano prestazioni lavorative che interessino treni di trasporti militari e di armi. Di seguito pubblichiamo la presa di

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Per un’azione internazionalista contro la guerra d’Ucraina (3)

Pubblichiamo la terza parte del nostro contributo sulla questione ucraina. Su questo sito sono già state pubblicate:– prima parte: Un passato che è presente– seconda parte: Ucraina – I nuovi torbidi e la guerra III. Per un intervento internazionalista contro la guerra Un falso problema: di chi è la colpa della guerra? Chi ha cercato di giustificare l’aggressione di Putin all’Ucraina ha addotto l’”espansione ad Est della Nato”, che ha

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Per un’azione internazionalista contro la guerra d’Ucraina (2)

Pubblichiamo la seconda parte del nostro contributo sulla questione ucraina. Su questo sito sono già state pubblicate:– prima parte: Un passato che è presente– terza parte: Per un intervento internazionalista contro la guerra II. Ucraina – I nuovi torbidi e la guerra Il decennio 2004-13 può essere definito un periodo dei torbidi, in cui le fazioni filorussa e filo-europea della borghesia ucraina, appoggiate dagli imperialismi di riferimento, si scontrano con

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Per un’azione internazionalista contro la guerra d’Ucraina (1)

Pubblichiamo un contributo sulla questione ucraina suddidiviso in tre parti: Un passato che è presente; Ucraina – I nuovi torbidi e la guerra; Per un intervento internazionalista contro la guerra ************************************************************************************************* Per un’azione internazionalista contro la guerra d’Ucraina La guerra in corso in Ucraina vede sempre più coinvolto il governo italiano nel quadro sia UE che Nato, con sanzioni sempre più pesanti contro la Russia e l’invio di armi al

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MASSACRO DI BUCHA, UCRAINA

Il recente massacro di Bucha, Ucraina, suscita orrore e decisa condanna. Condanna senza appello della brutale violenza contro la popolazione ucraina scatenata nello scontro militare tra i due fronti imperialistici che si contendono l’influenza su Kiev. Non è possibile avere un’assoluta certezza su quali siano i diretti responsabili. Ce lo garantisce l’esperienza delle guerre precedenti. La verità, quando emerge, emerge quando non interessa più a nessuno (come “le armi di

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Il battaglione Azov, da criminali di guerra ad eroi

Il battaglione Azov, fondato da Andriy Biletsky (nota 1) e da fuorusciti della formazione di estrema destra Pravyi Sektor, (Settore Destro), è nato come milizia volontaria in seguito all’annessione russa della Crimea (2014), con l’obiettivo di sostenere l’allora inadeguato esercito ucraino nella lotta contro le forze secessioniste del Donetsk e di Lugansk (nota 2). E’ fondamentalmente antirusso, teorizza il suprematismo bianco. Putin l’ha preso a pretesto per giustificare l’aggressione all’Ucraina,

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