Una missione di lungo respiro

Germania e Unione Europea competono nel Sud-Est Asia con gli Usa, mentre Giappone e Cina si contendono il ruolo di potenza regionale egemone. In cambio degli aiuti finanziari ai paesi toccati dalla catastrofe del maremoto, Berlino chiede ai loro governi di rinunciare ai suoi diritti di sovranità e di trasferire il controllo sulla ricostruzione ai finanziatori. Il Comitato Asia-Pacifico dell’economia tedesca, di cui è presidente Heinrich von Pierer, si offre

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L’Asia emergente non vuol essere trattata come l’Africa – Danilo Taino

I paesi asiatici non accolgono bene l’idea di una moratoria sul debito: temono condizionamenti esteri e temono di perdere credibilità per prestiti futuri. Molto più bisognosa di moratorie sul debito è l’AFRICA.LONDRA – Quando, verso la fine degli Anni Novanta, l’Uganda entrò in un programma di parziale moratoria del debito estero, i creditori le chiesero la costituzione di un fondo finalizzato alla lotta alla povertà pari all’ammontare del sollievo finanziario

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L´appello dell´Onu all´Europa ”Mandate i mezzi militari” – Andrea Bonanni

L’ONU ha chiesto all’EUROPA di subentrare agli USA quando questi ridurranno la propria presenza nelle zone colpite dal maremoto.La UE ha già stanziato 1 miliardo e mezzo di euro (più di USA, GIAPPONE e AUSTRALIA insieme) e ha costretto gli USA a lasciare all’ONU la guida degli aiuti, ma non ha saputo unirsi per una mobilitazione dei mezzi militari. Dovrebbe esistere una forza d’intervento rapido di 60mila uomini, ma manca

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Il commissario Ue: «Tangenti al 30%» – Francesco Battistini

Il commissario UE agli Aiuti umanitari: “Secondo il governo indonesiano il 30% degli aiuti finirà in tangenti o furti”.Per il terremoto in IRAN nel 2003 la UE aveva promesso 1 miliardo di $, ma inviò solo 17 mln. DAL NOSTRO INVIATO GIACARTA – A porte chiuse, perché queste cose si dicono solo nelle penombre moquettate degli incontri bilaterali, l’ imbarazzo è stato grande. Scena: una saletta del Convention Center di

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Lo scacchiere dei soccorsi – FEDERICO RAMPINI

La logica di potenza dietro alla “generosità” delle potenze donatrici L’improvvisa “generosità” delle potenze davanti al maremoto asiatico ha motivazioni strategiche: gli USA puntano a contenere l’ascendente influenza cinese e migliorare i rapporti col mondo islamico (l’INDONESIA è la più grande nazione musulmana e membro OPEC, con giacimenti contesi da investitori cinesi e USA) con l’aiuto di GIAPPONE e AUSTRALIA; la CINA e l’INDIA sono potenze regionali e giocano con

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ALL’OMBRA DELLA CATASTROFE

Tra le potenze occidentali (Germania, Francia, Usa, e anche Giappone) è in corso una competizione per conquistarsi le posizioni di partenza più promettenti nel Sud-Est Asia per future basi militari e progetti economici. La provincia di Aceh non solo è definita dal governo tedesco “baricentro geografico” del “soccorso d’emergenza” tedesco, ma è anche di grande importanza politica, economica e geo-strategica. L’accesso ad Aceh apre a Berlino nuove opzioni per la

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Collaborazione e pace

Il governo tedesco prosegue gli sforzi per esercitare la propria influenza nel Sud-Asia, dopo il maremoto, con una “iniziativa di partnership” e scoperte promesse di finanziamenti; centro di queste attività sono Sri Lanka e Aceh nel nord-ovest dell’Indonesia. Berlino intende intervenire nei conflitti di questi territori dove vi è una guerra civile presentandosi come “mediatrice”. Il ministro degli Esteri tedesco Fischer ha già effettuato oggi una prima missione di ricognizione

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