La questione del potere – I tamburi di guerra di Xi Jinping

Cina, Politica estera Foreign Policy         2013-05/06   La questione del potere – I tamburi di guerra di Xi Jinping   Il nuovo leader della Cina sta usando i militari per consolidare il suo potere. Ma ha scatenato forze oltre il suo controllo? JOHN GARNAUT –       Gli Usa stanno trasferendo nel Pacifico circa il 60% delle forze navali, comprese le capacità più avanzate. o   Circa 180 navi e circa 2000 aerei

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Gli attacchi (israeliani) riformulano la crisi siriana/Libér: Israele colpisce Siria per colpire Hezbollah/ Secondo l’ONU,

Mo, Israele, Siria, Iran, potenze Asia Times      130506   Gli attacchi (israeliani) riformulano la crisi siriana Kaveh L Afrasiabi –       Il recente attacco aereo israeliano contro strutture militari siriane, il terzo da gennaio, rappresenta un’importante escalation del conflitto in corso da due anni, o   che potrebbe portare ad un intervento iraniano diretto nel prossimo futuro.   –       L’attacco trasforma la “Guerra civile” in Siria in un conflitto tra Stati, ridisegnandone

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1 Maggio: da Bagnoli a Torino a Bologna… la musica è cambiata!

La fase storica che attraversiamo da qualche anno a questa parte sta evidenziando come la crisi capitalistica odierna, se da un lato è sinonimo di barbarie sociale, miseria, precarietà e indicibili sofferenze materiali e morali per milioni di proletari, dall’altro, nella sua potenza distruttrice, porta via con sé buona parte delle illusioni, delle vuote retoriche e delle mistificazioni su cui si fonda il sistema di dominio borghese. Gli episodi del

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Prove di “Grosse Koalition”…

Dopo mesi di convulsioni politiche, ecco il governo Letta Dall’ “Habemus Papam” di Bergoglio (alias Francesco I), all’ “habemus governum” di Giorgio Napolitano II. Non c’è che dire, è un periodo di cambiamenti a ripetizione nel panorama italiano, e non solo…che passano dall’inedita e recente rielezione del presidente della repubblica, frutto a sua volta di un parlamento praticamente “bloccato” nell’esprimere uno straccio di governo. Questa situazione, a sua volta, non

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I parametri di una crisi franco-tedesca/L’Unione monetaria divisa

Ue, Germania, Francia, Italia Faz      130503 Frustrazione verso Parigi – I parametri di una crisi franco-tedesca Majid Sattar, Berlino –       L’aspra critica espressa la scorsa settimana dal congresso del Partito socialista francese, al governo, contro la politica di risparmio della Cancelliera Merkel (CDU) (definita “egoistica inflessibilità”) è considerata a Berlino solo come indicatore del clima tra i due paesi; o   più preoccupante il fatto che Francia e Germania non riescano a

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[Napoli] La rabbia proletaria è più forte delle mistificazioni di questura e Cgil-Cisl-Uil

Scriviamo queste precisazioni per rivolgerci – non solo alla stampa che ha dato voce ad una sola campana – ma anche e sopratutto a quei cittadini che erano presenti al concerto ai quali la nostra iniziativa di lotta è stata presentata dai sindacati confederali come una sorta di “agguato teppistico”. La contestazione di oggi al “concerto della concertazione” messo in piedi da Cgil-Cisl-Uil scesi a Bagnoli per sciacallare anche sul

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[Viterbo]Liscia, gassata o avvelenata? – Comunicato presidio sull’acqua

Oggi 30 aprile [di seguito il volantino distribuito] abbiamo portato la nostra protesta , la nostra rabbia sotto le sedi istituzionali: Talete (concessionaria idrica) , Provincia e Comune “ir”responsabili del problema arsenico nell’acqua. Le risposte come da 10 anni a questa parte , sono state risibilmente nulle . I soldi stanziati dall’UE sono spariti (chi se li è intascati?) e quelli della regione forse esistono solo sulla carta , sostanzialmente

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La grande ammucchiata

Dopo una lunga impasse e tante giravolte, lo stato italiano ha un governo. Chiesto a gran voce dalla classe dirigente, imposto dal presidente Napolitano – rieletto per favorirne la nascita – è composto dagli stessi partiti che ad ogni campagna elettorale si sono dichiarati guerra senza quartiere e che sia nell’appoggio del governo Monti sia in questa maggioranza sia in diversi governi “extraparlamentari” si sono trovati affratellati nel garantire gli

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Bangladesh, alta moda color sangue

[nella foto:lavoratrici bengalesi dell’abbigliamento nella manifestazione di protesta dopo il crollo del Rana Plaza, 26 aprile] Alle 9 circa del mattino di mercoledì 24 aprile nel sobborgo di Savar, alla periferia di Dacca, è avvenuta l’ennesima strage dello sviluppo: il Rana Plaza, un palazzo di otto piani che ospitava ben cinque fabbriche tessili, è crollato accartocciandosi su sé stesso. Il bilancio, ancora provvisorio, è di oltre 300 morti, mille feriti

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Violente le proteste per il disastro nel Bangladesh

Wsj          130426   Violente le proteste per il disastro nel Bangladesh SYED ZAIN AL-MAHMOOD e TOM WRIGHT –       Decine di migliaia di operai si sono scontrati con la polizia a Dacca (cap. del Bangladesh) per la morte di circa 300 dei 3500 lavoratori in una fabbrica di abbigliamento a 8 piani, Rana Plaza, crollata mercoledì. –       Il Bangladesh è il secondo maggior esportatore di abbigliamento dopo la Cina. –        

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