M.Basso – Due vie verso l’internazionalizzazione della produzione

Fenomeni come la disoccupazione di massa, il crollo dei consumi, la scomparsa di innumerevoli imprese piccole, medie e grandi, la deindustrializzazione di intere zone (Detroit è il caso più eclatante), l’incapacità totale dei moderni stregoni, gli economisti, i tecnici, i bocconiani, di porvi rimedio. L’unica loro preoccupazione è salvare le banche. Tutto questo non era imprevedibile né inspiegabile. Ogni sistema economico sociale al tramonto “libera” una quantità enorme di forza

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[Roma] Una targa per Sher Khan

L’altroieri presso la Sala Consiliare del VI Municipio di Roma (quartiere Torpignattara) un gruppo di compagne/i ha ricordato Mohammed Muzaffar Alì, detto Sher Khan, morto in piazza Vittorio nel dicembre 2009. Ci si è resi conto che l’eredità più importante che egli ci ha lasciato è la capacità di resistere: una capacità tanto più preziosa in questo momento di crisi economica, ma anche di difficoltà oggettiva e soggettiva ad organizzare

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[Colombia] Continuano gli assassinii di attivisti sindacali

Non si ferma la lunga scia di morte contro attivisti sindacali in Colombia. L’ultima uccisione è avvenuta il pomeriggio dello scorso 11 dicembre nel comune di Puerto Gaitan. Milton Parra Rivas era un operaio, membro dell”Union Sindacal Obrera’ (USO). Lavorava come elettricista e operatore macchine alla Termotecnica Coindustrial SA (società in subappalto per conto della società spagnola CESPA). Milton era molto conosciuto per essere un organizzatore delle lotte per il

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[12 Dicembre ’69 – 12 Dicembre 2012 ] A Pino e Saverio

In molti, padroni e servitori, hanno interesse a cambiare, adeguare, rendere piu’ snello ed efficiente lo stato,una macchina politica ed organizzativa di una classe contro un’altra. Noi abbiamo interesse a soppiantarlo, nella prospettiva di vederlo sparire, insieme a padroni e servitori. Che cosa è stato il 12 dicembre Strage di Stato, terrorismo fascista, ipocrisia democratica Il 12 dicembre è diventato una ricorrenza della democrazia nazionale. Gli studenti, che percorrono le

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[Comunisti per l’Organizzazione di Classe] Ci vorrebbe un partito..

“Ci vorrebbe un partito.. per non farsi utilizzare. Ci vorrebbe un partito.. per durare, per contare, per pesare!” Il soufflè, spesso, dalla cucina alla tavola, o cambia sapore, o si sgonfia. Un po’ come i movimenti sociali, che da una stagione all’altra, puntualmente, o vengono strumentalizzati per interessi non propri, o si sgonfiano, per poi sparire. Una volta i governi cadevano sotto il peso degli scioperi generali e delle lotte

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I Fratelli Musulmani al potere in Egitto

Liberismo compassionevole in salsa islamica La lunga campagna elettorale egiziana Le prime elezioni legislative dopo la caduta di Mubarak si sono trascinate in tre tornate, da novembre 2011 a gennaio 2012, sotto la stretta tutela dello SCAF (Consiglio Supremo delle Forze Armate). L’affluenza alle urne è stata del 54% degli aventi diritto, che erano circa 50 milioni. L’affluenza alle presidenziali, tenutesi nella prima metà di giugno 2012, è stata anche

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[Napoli] Contro la Militarizzazione dei Territori

Oggi un folto gruppo di attivisti si è riunito in presidio all’esterno della base NATO, nella cerimonia di chiusura della permanenza militare nella zona del colleggio ciano a Bagnoli. Realtà territoriali e cittadine si sono riunite per legittimare immediatamente la pretesa sui territori della ex base: i piani della giunta comunale e regionale prevedono la riallocazione degli stabili alla regione campania, commettendo l’ennesimo furto ai cittadini di Bagnoli e dell’area

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Palestina e Medio Oriente, il tragico gioco delle parti

Ancora una volta abbiamo assistito al massacro israeliano della popolazione palestinese. In meno di una settimana ci sono stati più di 120 morti, quasi tutti civili, nei così detti bombardamenti “intelligenti”, quelli che avrebbero dovuto colpire solo “obiettivi militari”. La prima considerazione è ovvia: tali “errori di mira”, che si ripetono in ogni angolo del mondo, durante le tante “operazioni di pace”, non sono “sviste”, ma hanno il preciso scopo

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[ILVA e non solo]: lavoro o non lavoro vogliamo vivere!

Dopo il sequestro da parte della magistratura di Taranto dei prodotti semilavorati dell’Ilva, e l’arresto di altri sette dirigenti -che seguono quello del “patron” Riva- l’azienda “mette in libertà” i suoi 5.000 lavoratori, per i quali il futuro immediato è la disoccupazione. Oltre a Taranto, tempo una o due settimane, il ciclone delle chiusure potrebbe interessare gli stabilimenti di Genova Cornigliano, Novi Ligure, Racconigi, Marghera, Patrica. Per non parlare dell’indotto

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