Contratto metalmeccanici – Un’ignobile rappresaglia all’Alfa di Pomigliano

SOLIDARIETA’ CON GLI OPERAI LICENZIATI Nell’assemblea generale del 2° turno all’Alfa Sud di Pomigliano che si è svolta il 14 febbraio la maggioranza dei lavoratori ha contestato e bocciato il contratto dei metalmeccanici sottoscritto tra Federmeccanica e FIOM-FIM-UILM. Hanno manifestato il dissenso (senza possibilità di intervenire dal palco allestito dalle tre sigle firmatarie) ad un accordo che a fronte di uno striminzito aumento salariale di 80-:-85 euro per la maggioranza

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Contro l’imperialismo italiano della Casa e dell’Unione

Segue il volantino diffuso alla manifestazione del 18/3/06 a Roma contro la guerraTre anni dall’invasione dell’Irak, tre anni di occupazione armata, tre anni di guerra e di massacri quotidiani, decine di migliaia di morti. In questa giornata internazionale di lotta, per chi vuole opporsi alla guerra qui in Italia è fondamentale denunciare il ruolo dell’imperialismo italiano. Con oltre 8 mila uomini armati in 28 missioni militari, dai Balcani al Medio

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Dopo il voto in Irak il peso dei clan – scheda di sintesi

di A.M. A circa due mesi dal voto irakeno, è prevalsa la candidatura a premier di Ibrahim al Jaafari, del partito DAWA, che ha sconfitto l’altro candidato della Alleanza sciita Irachena Adel Abdul al Medhi (del partito SCIRI). Dell’Alleanza sciita fanno parte 17 partiti, ma non Chalabi che ha il suo National Congress Party. Come è noto Jaafari è cognato di Al Sistani. Ma a determinare la sua vittoria è

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DEMOCRAZIA O TEOCRAZIA, IL CAPITALISMO REPRIME I LAVORATORI DEI TRASPORTI

In Usa come in Iran i lavoratori dei Trasporti sotto attacco Dalla lettera del Sindacato degli Operai e degli Impiegati della Compagnia di Autolinee VAHED (Teheran e dintorni) e del Comitato di Solidarietà Operaia Internazionale del Partito Comunista Operaio d’Iran, indirizzata ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali e progressiste. ­Condannate l’attacco al nostro sciopero A nome dei diciassettemila operai e impiegati della VAHED, compagnia di autobus di Tehran e dintorni,

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I partiti dei banchieri

La recente puntata dello scandalo banche si è conclusa con le dimissioni a catena dei vertici di BPI (Banca Popolare Italiana, ex BP di Lodi), UNIPOL (il gruppo assicurativo emanazione delle “cooperative rosse”) e della stessa Banca d’Italia, nella persona del suo Governatore, Antonio Fazio. Corruzione, violazione di leggi dello Stato, veri e propri furti a danno dei depositanti sono gli aspetti che hanno suscitato maggior scalpore e indignazione, perché

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Pagine Marxiste n. 11-12 (gennaio-aprile 2006)

Governo Prodi per il grande capitale (I governi passano, le classi restano) Liste sparse sotto l’Unione Giovani in lotta contro la precarietà (Francia) Cedimento su salario, flessibilità e apprendistato, anticipazione del “patto fra produttori” (Contratto metalmeccanici) Con l’occupazione USA esplode il puzzle iracheno sanguinosa eredità dell’imperialismo europeo Con il proletariato iraniano in lotta contro la feroce repressione della borghesia islamica (Iran) USA e Iran nella politica estera della Grosse Koalition

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Valsusa, affari e manganello

Il governo ha cacciato con la violenza poliziesca il presidio degli attivisti della Valsusa che vigilavano contro l’inizio dei lavori del TAV Torino-Lione. Denunciamo questa grave aggressione ed esprimiamo solidarietà agli attivisti feriti. Ancora una volta lo Stato mostra il suo carattere repressivo, di comitato d’affari della classe dominante, e ci conferma nella nostra lotta per una società senza classi e senza Stato. La questione TAV Torino-Lione va vista sotto

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Contro la finanziaria e la guerra (sciopero del 25 dic)

Lo sciopero di oggi contro la Finanziaria non deve servire a tirare la volata elettorale ad un nuovo governo Prodi (che di finanziarie ne ha già varate anche di peggiori per i lavoratori), ma a difendere gli interessi della classe lavoratrice. Ė vergognoso che le Confederazioni abbiano revocato lo sciopero per i lavoratori della scuola, con la scusa che il Consiglio dei ministri ha finalmente firmato il contratto scaduto da

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Contro l’imperialismo italiano nell’interpretazione di Berlusconi come in quella di Prodi

In Irak continuano i massacri, da una parte e dall’altra. Il grosso dei morti sono civili, operai, donne, bambini, sia da parte sciita che sunnita, ma si contano solo i soldati americani (oltre 2 000 “volontari”, in gran parte proletari costretti a fare da carne da cannone per avere la cittadinanza, per avere pagati gli studi).Sotto le lenti deformanti della campagna elettorale tutti gli attori cercano di confondere le carte.

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Massacri di lavoratori in Irak – Due schieramenti reazionari

Quale “ordine” regna in Irak, sotto il tallone degli eserciti occupanti – 170 mila uomini armati di cui 3 mila italiani? Essi hanno solo scatenato terrorismo e guerra civile.Da due anni e mezzo non passa giorno senza notizie di massacri di civili. Nelle ultime settimane, in corrispondenza dell’adozione della bozza di Costituzione, vi è stata un’escalation: quasi mille morti tra gli sciiti su un ponte sul Tigri, schiacciati per il

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