Il vile baratto di al-Sisi: maxi-tendopoli in cui rinchiudere un milione e mezzo di palestinesi, in cambio di 10 miliardi dal FMI – Mike Whitney

Riportiamo questo contributo del Pungolorosso: Riprendiamo, nella traduzione di A. P., un documentato articolo di M. Whitney, che porta alla luce quale lurido scambio ai danni del popolo palestinese della striscia di Gaza si stia perfezionando in questi giorni tra l’Egitto di al-Sisi e il FMI – ennesima prova del sistematico tradimento della causa palestinese da parte di tutte le borghesie arabe, nessuna esclusa, e quella egiziana in testa. Ha

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Report on the International Day of Mobilization against the Wars of Capital on February 24

A first step of organized proletarian internationalism / Revolutionary Internationalist Tendency – SI Cobas The road to a first international day of action against the wars of capital on 24 February was not easy, but it was crowned with success. Most of the path towards the constitution of an international and internationalist proletarian united front against the wars of capital and against the tendency towards a third apocalyptic world war

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Report sulla giornata internazionale di mobilitazione contro le guerre del capitale del 24 febbraio

Un primo passo dell’internazionalismo proletario organizzato (TIR e SI Cobas) Report sulla giornata internazionale di mobilitazione contro le guerre del capitale del 24 febbraio – un primo passo dell’internazionalismo proletario organizzato Il cammino per arrivare ad una prima giornata internazionale di azione contro le guerre del capitale il 24 febbraio scorso non è stato agevole, ma è stato coronato da successo. La maggior parte del percorso verso la costituzione di

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Quanti morti per un milione di dollari? Il grande business della guerra

Quando parlano di affari, alle volte i capitalisti parlano chiaro. In un articolo del 18 febbraio dal titolo: Come la guerra in Europa spinge l’economia statunitense, il Wall Street Journal scrive che grazie alla guerra in Ucraina Questo, dicevamo, significa parlar chiaro. La guerra è un affare. Che loro misurano in miliardi di dollari. Noi invece la misuriamo in centinaia di migliaia di morti e di mutilati, al 99% proletari,

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Argentina 2. L’ASCESA DI PERON

A seguito della Grande Depressione si apre in Argentina un periodo in cui alle contraddizioni economiche del capitalismo nazionale si va intrecciando una instabilità politica endemica. Nel 1930 i militari provano a prendere in mano la situazione attuando il primo Golpe della storia nazionale (gen.Urriburu). Con scarsi risultati pratici, segnati da frequenti cambi al vertice, da frodi elettorali, se si eccettua la messa a punto di una repressione sistematica anti-operaia

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Napoli: cariche della polizia sotto la sede della Rai al presidio per la Palestina e le giornate di lotta del 23 e 24 febbraio

Riceviamo dal Pungolorosso e pubblichiamo questa denuncia: E’ successo oggi (13 febbraio) a Napoli, ma non è questione di Napoli. Se la polizia picchia e ferisce chi dimostra contro l’infame informazione Rai che copre, legittima il genocidio in corso in Palestina, e fa propaganda per le giornate di lotta del 23 e del 24 contro il massacro colonialista e sionista a Gaza e Rafah e contro tutte le guerre del

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Appello per una giornata di mobilitazione internazionale e internazionalista contro le guerre del capitale

“Pagine Marxiste” sin dal suo sorgere ha sempre lavorato per l’affermazione di una politica internazionalista e internazionale nel movimento proletario. Per il superamento degli “steccati” storici delle correnti rivoluzionarie dentro un percorso di lotta comune contro lo sfruttamento e le guerre del capitale. Per la ricostruzione del partito rivoluzionario nel vivo dello scontro di classe. La strada è ancora lunga e difficile, ma riteniamo che l’accelerazione delle contraddizioni borghesi che

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Ucraina: siamo ben lontani dalla pace

Oscurata dalla mattanza a Gaza, la guerra in Ucraina è andata avanti con la stessa ferocia, apparentemente “in stallo” per i media occidentali. In ogni caso un conflitto ad alta intensità che consuma armi e uomini a gran velocità, diventando sempre più pesante per i soldati al fronte e i civili (qualcosa filtra nonostante la censura). Tramite i propri “aiuti”, gli Europei si preparano agli affari della ricostruzione, mentre il

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Ecuador: tra narcos e malgoverno, gli indigeni indicano ai lavoratori la strada della lotta

Pubblichiamo dal sito del Si Cobas una interessante intervista a un delegato originario dell’Ecuador, paese di cui anche in Italia si è occupata la cronaca. L’Ecuador in questi ultimi anni è salito alle cronache internazionali per il dilagare di violenze efferate, omicidi mirati e massacri da parte di una rete di bande armate (i più noti sono Los Lobos) e organizzazioni criminali che stanno tenendo in ostaggio il paese, seminando

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L’ACIDO, LE DONNE, lo sfruttamento del capitale nel “Sud del mondo”

Ogni anno nel mondo 10 mila uomini sfigurano una donna con l’acido. Qualcuna grazie alla sua forza d’animo sopravvive, molte sono vive, ma morte al mondo. Nel frattempo i paesi sviluppati hanno decentrato nei paesi del cosiddetto “sud del mondo” le industrie a sfruttamento intensivo di lavoro. es. il tessile. Penserete, ma cosa c’entra? Nelle zone a sud del mondo, molte industrie, in particolare il tessile e la gioielleria, utilizzano

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