Il conflitto tra due bande militari nel riassetto dei rapporti tra le potenze
Lo scorso 15 aprile in Sudan è scoppiata la guerra tra due fazioni militari salite al potere a seguito del golpe del 2021. Da una parte le Forze di Supporto Rapido (FSR), gruppo paramilitare propaggine delle famigerate milizie janjaweed accusate di crimini di guerra nella regione orientale del Darfur capeggiate dal generale Mohamed Hamdan Dagalo (noto come Hemedti), ora vicepresidente del Sudan, e dall’altra le Forze Armate regolari Sudanesi (FAS), sotto il comando del generale Abdel Fattah al-Burhan, attuale presidente de facto, per decidere quale delle due cricche …
L’Italia fascista aggredì l’Etiopia nel 1935, in barba alle sanzioni della Società delle Nazioni, per venire sconfitta dall’imperatore Hailé Selassié (armato dagli inglesi), non prima di avere perpetrato orrendi massacri di contadini, donne e bambini compresi.
88 anni dopo la nipotina dei gerarchi Giorgia Meloni torna nel grande paese del Corno d’Africa senza una parola di scuse per la violenza e i massacri del regime cui il suo partito si ispira…
Consolidando i rapporti con il governo etiopico, Meloni cerca di posizionare l’imperialismo italiano nel processo di crescita capitalistica di questo grande paese (ampio quasi 4 volte l’Italia, e con una popolazione …
Premessa
Nel 2013 Human Rights Watch intervistò alcuni profughi eritrei che avevano lavorato nel sito minerario di Bisha, a ovest di Asmara. Vi avevano lavorato come arruolati nel servizio militare obbligatorio a tempo indeterminato, ceduti a una impresa di stato eritrea, la Segen, che a sua volta aveva fornito questa manodopera all’impresa canadese Nevsun Resources che stava iniziando uno sfruttamento intensivo del sito per estrarvi oro.
Nel 2014 un team di avvocati canadesi decise di presentare alla Nevsun, proprietaria al 60% della Bisha Mining Share Company, una richiesta di risarcimento per maltrattamenti e super sfruttamento, per conto dei profughi eritrei. L’azienda rispose …
Il Corno d’Africa ha visto negli ultimi decenni un rinnovato interesse da parte delle potenze mondiali e regionali. Usa, Cina, UE, ma anche Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Turchia, Qatar, Iran ed Egitto. Interesse militare e commerciale per la sua posizione strategica lungo la rotta tra il Mediterraneo e l’Estremo Oriente, una rotta di importanza critica crescente anche perché coinvolta nello scontro tra le due superpotenze Usa-Cina, dato che da qui passa una delle vie marittime della nuova Via della seta.
Del Corno d’Africa interessano anche i terreni agricoli, arraffati con il land grabbing,[i] l’estrazione di minerali e petrolio, come pure …
Le condizioni di vita nel campo di Ali Hussein nel Corno d’Africa. Fonte: Oxfam
Difficile trovare aggettivi non usurati, per descrivere le catastrofi umanitarie in Corno d’Africa. E le conseguenti migrazioni.
La massa di migranti è passata da 3,5 milioni nel 2010 a 5,4 nel 2015 ai 6,2 milioni nel 2020, cioè un quarto dei migranti presenti in tutta l’Africa.
La maggior parte abbandona il Corno d’Africa, ma molti ci arrivano, perché per quanto disgraziato sia un luogo, ce n’è spesso uno anche peggiore li vicino. E così in Etiopia sono arrivati negli ultimi anni migliaia di profughi dalla repubblica Democratica del Congo, …