M.Basso – Dacci oggi la nostra strage quotidiana

Fin dall’inizio del suo mandato Obama ha scelto la guerra sporca degli omicidi aerei, sperimentata dagli israeliani: “ Barack Obama ha firmato il suo primo ordine esecutivo per un attacco mirato tre giorni dopo essersi insediato alla Casa Bianca” “Come sottolinea il Washington Post, se negli anni di Bush lo sforzo dell’intelligence americana era stato quello di individuare, sequestrare e rinchiudere i presunti terroristi a Guantanamo (o Bagram, in Afghanistan),

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Parigi, ottobre 1961:massacro razzista

Parigi, 17 ottobre 1961. Lo stato di emergenza fu introdotto da una legge speciale del 3 aprile 1955 in Algeria, allora dipartimento d’Oltremare. Nello stato d’emergenza, a livello locale i prefetti possono imporre il coprifuoco, il divieto di assembramento (di assemblea), e la libertà di perquisizione anche delle abitazioni senza mandato. Il governo lo può imporre per 12 giorni. Il parlamento può prorogarlo per 3 mesi. La legge di emergenza

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[Uruguay] L’America Latina non è in vendita

Giovedì scorso in Uruguay più di diecimila persone hanno manifestato per le vie della capitale Montevideo contro la costruzione di un complesso minerario di proprietà della multinazionale indiana Zamin (dietro il suo presidente Pramod Agarwal c’è la transnazionale Texuna il cui operato ha già provocato, soprattutto nelle ex repubbliche sovietiche, danni ambientali irreversibili) che secondo gli studi delle associazioni ambientaliste uruguaiane, avrebbe un impatto ambientale devastante con gravi conseguenze nei

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[Messico] Il 2 Ottobre ‘no se olvida ni se perdona’

Nell’estate del 1968, il Messico stava vivendo la nascita di un nuovo movimento studentesco. Ma questo movimento fu di breve durata. Il 2 ottobre 1968, 10 giorni prima dell’apertura delle Olimpiadi estive a Città del Messico, agenti di polizia e truppe militari spararano su una folla di studenti disarmati. Migliaia di manifestanti fuggirono in preda al panico dai carri armati schierati in Plaza de las Tres Culturas a Tlatelolco. Fonti

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[Pakistan] 8 marzo in quel di settembre

Non è successo l’8 marzo ma il 12 settembre. Non a Chicago ma a Karachi, Pakistan. I morti sono, per il momento, 289 operai bruciati vivi, che lavoravano in una fabbrica tessile, la Ali Enterprise. La fabbrica, un edificio di 4 piani nel quartiere di Baldia Town, occupava circa 2.000 lavoratori; gli operai lavoravano in vasti scantinati con le finestre chiuse da sbarre e come unica via d’uscita una piccola

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[Perù] La protesta sociale riesce a far sospendere temporaneamente il progetto minerario a Cajamarca

Giovedì scorso il primo ministro Juan jimenez ha dichiarato che il progetto ‘Conga’ è temporaneamente sospeso. Il progetto ‘Conga’ è un progetto minerario per l’estrazione dell’oro nella regione di Cajamarca; dal 2010 i suoi abitanti hanno iniziato scioperi e manifestazioni contro il progetto tenuto conto che la sua costruzione richiederebbe lo svuotamento di 4 laghi naturali che costituiscono il principale approvvigionamento idrico della regione, la cui principale attività economica è

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[Sudafrica] Piombo “democratico” contro gli operai

Erano in 3000, i poliziotti del governo democratico del Sudafrica, che sono andati a sparare sui minatori in sciopero della Company britannica Lonmin, a Marikana, 100 chilometri a N/O di Johannesburg. Secondo fonti sindacali, 36 operai sono rimasti sul terreno, uccisi dal piombo del governo guidato dall’ANC ( African Natinal Congress ), il partito del Nobel Nelson Mandela: “l’antirazzista”, “il democratico”, “il perseguitato per la giustizia”… Un nero come carta

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Colombia, la strage continua

Nella foto: 2012 Colombia, indigeni di Cauca cacciano fuori i soldati dal loro territorio L’Organizzazione nazionale indigena della Colombia (NIOC) ha riferito che nel corso dell’anno 2012 nel Paese sono stati uccise 54 persone delle comunità indigene. L’ organizzazione ha pubblicato un rapporto in cui viene denunciata la repressione e le violenze che le popolazioni indigene della Colombia subiscono quotidianamente . Nel documento viene fatto notare che tra gennaio e

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Un carrello per Wu

Lo Zambia è vicino Wu era conosciuto per il suo pugno duro. Manager a capo di una miniera di carbone in Zambia, era abituato a pagare in ritardo lo stipendio ai “suoi” operai. Per questo, i “suoi” operai hanno scioperato, contro l’arroganza padronale e per l’applicazione del nuovo salario minimo di 220 dollari al mese. Durante una delle manifestazioni di sciopero, gli operai, tra l’altro, hanno pensato di riparare a

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Africa, contesa senza fine

Accelerazione dello sviluppo economico; enormi di risorse minerarie, energetiche e agricole; rilevante domanda di importanti infrastrutture; grandi disponibilità di forza lavoro a basso costo; ampie superfici coltivabili non ancora sfruttate (è stato calcolato che con i mezzi disponibili l’Africa potrebbe nutrire 7 miliardi di persone – l’attuale popolazione mondiale). Sono i principali fattori che attraggono potenze occidentali e paesi emergenti nel continente africano in una “nuova contesa per l’Africa”. Gli

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