FIENGA, Bernardino “Dino”

(Scafati, 1893 – Napoli, 1975), medico, bibliotecario   Figura complessa, repubblicano, antinterventista, s’avvicinò al PSI. Nel 1916 scrisse L’Insurrezione Irlandese (Studio Ed. dell’Eco della cultura, 1916, rieditato nel 1921 col titolo L’Inghilterra contro l’Irlanda da La Fiaccola di S. Maria Capua a Vetere). Nel 1921 aderì al PCdI dirigendo la sezione napoletana. Arrestato nel 1927, radiato dall’Albo dei medici, tre anni dopo fu costretto all’esilio in Francia. Nel 1935 lanciò

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COLOMBO, Filippo

(Gallarate, 1899 – Milano, 1969), manovale ferroviario, venditore ambulante   Al fronte come artigliere durante la prima guerra mondiale, successivamente aderì al movimento anarchico. Manovale delle Ferrovie, anarchico individualista, consigliere della Scuola di Clivio, venne arrestato nell’ambito delle indagini per la strage del Diana e liberato dopo quattro giorni. Trasferitosi a Milano nell’ottobre del 1921, poco dopo venne licenziato dalle Ferrovie. Nel 1922, ottenuto il passaporto, emigrò in Germania, Belgio,

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ZANOTTO, Riccardo

(Salussola, 1904 – ?, 1944), meccanico   Attivo nella FGCdI biellese, divenne funzionario di partito nel Triveneto. Arrestato a Trieste nel 1927, venne condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione e a tre anni di vigilanza speciale. Dimesso dal carcere di Ancona tre anni dopo espatriò clandestinamente in Francia, da dove raggiunse l’URSS, dove frequentò la scuola leninista. Tornato in Francia nel 1933, ruppe col PCI e simpatizzò

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SEDRAN, Domenico “Alfonso Carlini”

(Pozzo di San Giorgio della Richinvelda, 1905 – Sequals, 1993), manutentore tranviario   Emigrato giovanissimo in Lussemburgo e Francia, entrò in contatto con i gruppi comunisti di lingua italiana. Negli scontri tra i sostenitori della linea ufficiale del partito e i bordighisti stette coi primi. Espulso dalla Francia nel 1927, si stabilì a Bruxelles. Membro del partito comunista belga, aderì alla frazione trotskista. Nel 1928 il partito lo espulse, e

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TULLI, Tullo

(Bergamo, 1903 – ?), pubblicista   Da studente fu attivo nel Gruppo Andrea Costa, formato da studenti bergamaschi rivoluzionari. Con l’avvento del fascismo subì numerosi arresti fino al 1930, quando emigrò a Parigi. Nel frattempo (1924) aveva aderito al PCdI col gruppo bergamasco degli ex popolari scissionisti (Partito Cristiano del Lavoro), guidato dal fratello Enrico e da Romano Cocchi, confluito nel PCdI coi “terzini”. Si affiliò alla NOI, l’opposizione trotskista, per

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SCOLARI, Carlo

(Marchirolo, 1898 – 1974), muratore   A quindi anni seguì il padre a Zurigo. Rimpatriato nel 1914, svolse il servizio militare nell’Artiglieria; per una malformazione alla mano sinistra non andò al fronte. Smobilitato nel 1919 riprese l’attività di muratore. Emigrato in Francia, si spostò in varie località (Pirenei, Tolone, La Seyne-sur-Mer); a Tolone fu schedato nel 1933 come “uno dei più turbolenti e più attivi sovversivi”. Tre anni dopo partì

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CODEVILLA, Mario “Moro” “Monti” “Pablo”

(Tortona, 1900 – New York, 1950), agente NKVD   Dal 1921 segretario della Federazione di Alessandria del PCdI, nel maggio venne coinvolto negli scontri di Castelnuovo Scrivia. Codevilla, con una fascia rossa al braccio con la scritta “Figli di Nessuno”,  guidava il gruppo di comunisti tortonesi giunti a Castelnuovo a bordo di un camion, aggrediti dai fascisti locali. Nella sparatoria due fascisti vennero uccisi. L’episodio costrinse alla clandestinità molti comunisti

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WEICZEN, “VALIANI” Leo

(Fiume, 1909 – Milano, 1999), impiegato, giornalista Di famiglia ebraica, giovanissimo antifascista, tra il 1926 e il 1928 frequentò ambienti socialisti a Milano e Trieste e fu corrispondente del giornale socialdemocratico ungherese «Népszava». Nel 1928, mentre era confinato a Ponza, aderì al PCdI. Condannato a cinque anni di carcere, fuggì in Francia. Nel 1939 abbandonò il partito in quanto contrario al patto Hitler-Stalin ed aderì a GL. Allo scoppio della

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BORGO Giuseppe “Morenito”

(Castagnole Monferrato, 1910 – Aosta, 1985)     Anarchico, emigrò clandestinamente in Francia nel 1933, un anno dopo raggiunse la Spagna (dove probabilmente partecipò alla sollevazione asturiana dell’ottobre). Nell’estate del 1936 venne inquadrato nella 1^ Colonna del POUM il 25 luglio e, un mese dopo, nella Columna Internacional Lenin; identificato come Commissario Politico del 4° Battaglione (non sappiamo di quale Reggimento e di quale delle due brigate miste della 29^).

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