Taranto, strana vita quella degli operai

Per un partito di operai incivili, meglio selvaggi che selvaggina! Strana vita quella degli operai. Costretti a difendere un lavoro nocivo, spesso mortale. Costretti a scegliere tra morire di lavoro e morire di tumore. Insieme a tutta la cittadinanza. Schiavi, o morti! D’altra parte, senza lavoro, non si mangia. Meglio rischiare. D’altra parte, i cinesi fanno “concorrenza sleale inquinando tutto il mondo”, e bisogna adeguarsi. Adesso, dopo una vita avvelenata

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[Napoli] Noi non dimentichiamo!

Oggi il Movimento disoccupati flegrei ha occupato per ore il tetto di una struttura all’interno della Porta del Parco dove il Sindaco De Magistris si era recato per inaugurare nuovamente, a distanza di pochi mesi, la struttura. Alcuni aderenti al nostro Movimento si sono recati sul tetto mentre il Sindaco tagliava il nastro e brindava insieme ai suoi portaborse, giornalisti amici e zerbini vari. Contemporaneamente, altri disoccupati del MDF, insieme

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Succede in Valsusa: una notte di ordinaria follia nucleare

Succede in Valsusa: una notte di ordinaria follia nucleare La Valle completamente militarizzata questa notte non solo per il Tav come purtroppo siamo abituati, ma per il passagio di un treno nucleare contenente le scorie che da Saluggia vengono portate a Le Hague, nel Nord-Est della Francia, dove vengono riprocessate. Un passaggio pericoloso per la salute degli abitanti nel cuore del Piemonte, che senza saperlo si trovano un carico nucleare

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A CARLO PER IL FUTURO DELLA RIVOLUZIONE!

Il nome di Carlo Giuliani, come il movimento di massa di Genova 2001, non possono essere associati a pretese giustizialiste ne’ ad utopistiche quanto concertative richieste di “diritto alla libertà di manifestare”. Noi non abbiamo da chiedere galere per nessuno, e deleghiamo alla dinamica dei rapporti di forza tra le classi la possibilità o meno di lottare, nelle forme storicamente e politicamente necessarie. Restiamo per una società senza galere, senza

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[Bologna] Pre-accordo C.C.N.L. attività ferroviarie

Una volta noi ferrovieri aspettavamo con ansia la firma dei nuovi contratti di lavoro. Era per noi l’occasione di conquiste normative e di avanzamenti salariali. Ora non è piu’ cosi’. Abbiamo paura dei contratti, perché rappresentano ormai la formalizzazione delle politiche aziendali. Tagli di personale, aumento dell’orario di lavoro, allungamento delle tratte di condotta e di servizio sui treni, diminuzione di giornate di ferie e permessi, generalizzazione del macchinista unico

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[Napoli] Ora basta: sul futuro dei nostri territori decidiamo noi

Dopo anni in cui Bagnoli ha atteso invano un intervento delle istituzioni per il risanamento e la restituzione della zona ex-industriale ai suoi cittadini, quasi niente è stato realizzato, sia per quelle che erano le aspettative dei bagnolesi, ma neanche per quelle che erano le previsioni di chi negli anni ha voluto speculare e spremere il nostro territorio. È dell’ultima settimana, però, una strana accelerazione da parte di amministrazioni locali

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[Milano] Assemblea Autoconvocata dei ferrovieri di Trenord

Giovedì 12 luglio ’12 INTERA GIORNATA dalle ore 10.00 alle 19.00 Presso DLF Milano C.le Sottopasso Pergolesi Saletta interna Bar del Baffo Con la scusa della concorrenza ci hanno ridotto salari, diritti e dignità, facendoci lavorare di più, e come i ciucci .con lo zuccherino. Siamo persone non macchine. Abbiamo casa e famiglia, mica esistono solo i treni e la produttività. Il lavoro ci sta snobilitando. Noi non ci stiamo!

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[Napoli] Trivellazioni profonde dei Campi Flegrei: Mobilitiamoci!

Il progetto di trivellazione profonda dei Campi Flegrei è arrivato a compimento. L’amministrazione comunale ha autorizzato l’inizio dei lavori nell’area ex – industriale a partire dal 9 di Luglio. Nonostante i rischi, denunciati più volte, l’assenza totale di un qualsiasi piano di emergenza comunale, l’indifferenza per il parere di numerosi scienziati e il menefreghismo verso la popolazione locale, hanno deciso di iniziare con i lavori, nel silenzio più totale. Inoltre

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Sulle barricate con i minatori spagnoli

La classica goccia che ha fatto traboccare la rabbia e scatenato una risoluta risposta dei minatori del carbone del Nord della Spagna è stata la decisione del governo spagnolo del Partito Popolare di Mariano Rajoy di ridurre del 63% (- €190 milioni, da €300 a €110 milioni) gli aiuti al settore, da cui esso è fortemente dipendente. Si prevede che la riduzione dei sussidi statali porterà alla perdita di altri

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