CRONACA DI UNA MONTATURA

Pubblichiamo questo articolo sulla montatura di diffamazione a danno del compagno Aldo Milani. Mentre ne sottoscriviamo in pieno l’indignazione espressa, invitiamo gli altri sindacati di base a mettere in pratica attivamente le parole d’ordine “Se toccano uno toccano tutti” e “Uniti si vince”, abbandonando qualsiasi remora o dubbio sulla necessità di unire le forze per lottare insieme al di là delle differenze di tessera sindacale: oggi è toccato ad Aldo

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EGITTO – CONTINUA LA LOTTA OPERAIA CONTRO UN REGIME BARBARO

In questi giorni, nella ricorrenza della “rivoluzione egiziana” del 25 gennaio 2011, i media italiani stanno riproponendo le indagini sull’efferato assassinio, nel gennaio dello scorso anno, del giovane ricercatore italiano Giulio Regeni, che stava scrivendo una tesi sui sindacati indipendenti egiziani, per opera degli apparati repressivi del governo del Cairo, che negli ultimi tre anni hanno operato ben 60 000 arresti. Mentre esprimiamo la nostra forte denuncia contro questa ennesima

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Arrestato Aldo Milani: sbatti il mostro in prima pagina

Arrestato il compagno Aldo Milani, coordinatore nazionale del SI Cobas. Stato, governo, padroni, mafiosi, non riuscendo altrimenti a frenare le lotte dei lavoratori organizzati dal SI Cobas (in questo caso, nel distretto delle carni), cercano così di decapitare una realtà di sindacalismo di classe che fa loro paura. Piena solidarietà al compagno arrestato ed al SI Cobas! Mobilitiamoci per la sua immediata scarcerazione, e per respingere l’infame attacco al diritto

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STATI UNITI – UN’ECONOMIA IN RIPRESA, CHE RISCHIA DI RALLENTARE SENZA LA FORZA LAVORO IMMIGRATA

La questione dell’immigrazione dal Messico è stata un punto caldo della campagna presidenziale americana: il neo-presidente eletto Donald Trump ha promesso di deportare “almeno 11 milioni” di immigrati illegali, che competono direttamente nel mercato del lavoro con i lavoratori americani più vulnerabili, sottraendo al sistema più di quanto rendono. Questa la tesi di Trump. (In seguito Trump ha ammorbidito la sua posizione limitandosi a parlare di deportazione dei criminali immigrati

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25 novembre: giornata di lotta e protesta in Brasile

Il 25 novembre è stata la giornata culmine di una serie di lotte organizzate nel mese di novembre contro la PEC 55, le Riforme del Lavoro e Previdenziale, in difesa dell’impiego e del salario. Le Centrali Sindacali erano al completo: oltre a CSP-Conlutas, CUT, ForÇa Sindical, CTB, Nova Central, UGT, Intersindical, CGTB. In tutto il paese hanno partecipato alle mobilitazioni il settore educativo, con insegnanti, studenti, tecnici universitari, il pubblico

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LA MORTE DI FIDEL CASTRO: NE’ LUTTO, NE’ FESTA

Scompare a 90 anni di età Fidel Castro, protagonista con Che Guevara della rivoluzione cubana del febbraio 1959, rivoluzione che “sganciò” l’isola caraibica dalla totale sudditanza verso l’imperialismo statunitense, attuò la nazionalizzazione della produzione e la collettivizzazione delle campagne, espropriando le multinazionali USA del petrolio. Venne così dato inizio ad un programma di eliminazione dell’analfabetismo e di sanità pubblica che contribuì fortemente ad innalzare il tenore di vita del popolo

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Novembre 1956: l’imperialismo russo affoga nel sangue la rivoluzione ungherese

Sessant’anni fa, esattamente alle luci dell’alba del 4 novembre, i carri armati russi, supportati da un ingente Corpo d’Armata e dalla copertura aerea, intervengono a Budapest (e poi nel resto dell’Ungheria) per stroncare nel sangue la rivoluzione dei Consigli Operai sorta il 23 ottobre. Il comunicato ufficiale del Cremlino motiva l’invasione come “aiuto al governo rivoluzionario e operaio dell’Ungheria” (il governo del riformista Imre Nagy, che non riesce a frenare

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SCIOPERO GENERALE NAZIONALE 21 OTTOBRE 2016

Da Torino riceviamo e pubblichiamo A mezzanotte è partito lo sciopero a Torino, un grande presidio di oltre 100 lavoratori bloccano i cancelli del Caat, in poco tempo anche centinaia di camion si bloccano con una chilometrica coda sino alla tangenziale, sotto gli occhi di un forte schieramento di polizia e carabinieri. Subito momenti di tensione, con immediata minaccia di carica e sgombero. I lavoratori del Caat che durante la

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Ayotzinapa 43, la menzogna storica due anni dopo

La notte del 26 settembre di due anni fa, ad Iguala (Guerrero-Messico), un centinaio di studenti della Escuela Normal Rural Raúl Isidro Burgos di Ayotzinapa, in gran parte figli di contadini di una zona rurale tra le più povere del Messico, vennero bloccati dalla polizia locale: due vennero uccisi, altri fuggirono sulle montagne, 43 di loro vennero consegnati al gruppo criminale dei Guerreros Unidos. Da allora non si sa più

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I MOLTEPLICI AFFARI SULLA PELLE DEGLI IMMIGRATI E LA LOTTA DI CLASSE

Immigrati “irregolari”, o profughi richiedenti asilo, vengono utilizzati come fonte di lauti guadagni da consorzi rossi e bianchi, tra loro alleati, nella gestione dei “Centri di accoglienza”, oppure come mano d’opera a basso costo, supersfruttata e ricattabile da parte di caporali e grandi proprietari terrieri. La loro questione torna alla ribalta della cronaca quando il livello dello scandalo è tale che non è possibile passarla sotto silenzio. Ma, quando questo

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