Pubblichiamo un articolo del Puntogolorosso sul vertice della NATO svoltosi nei giorni scorsi a Vilnius
Si sa come andrà a finire, comunque vada a finire: si divideranno il bottino – almeno sulla carta – negoziando le quote di partecipazione all’affare della guerra e dell’eventuale “pace”, sulla pelle dei proletari, e anzitutto, dei proletari dell’Ucraina.
Nella capitale della Lituania si apre oggi una “due giorni” della Nato – e già questa è la prima menzogna perché sarà un summit dei capi di stato in guerra contro la Federazione Russa, e non solo dei capi militari. La cosa può sembrare marginale, ma basta a …
Per capire quello che sta succedendo oggi in Francia non basta fermarsi alla causa occasionale, l’uccisione (l’ennesima) di un giovane maghrebino da parte di una polizia razzista e dal grilletto facile. Le ricorrenti esplosioni delle banlieue, a Parigi e nelle città di discrete dimensioni, sono il risultato di un accumulo di tensioni che hanno cause profonde. Queste banlieue sono prevalentemente abitate da immigrati o da autoctoni con un livello medio basso di reddito, spesso disoccupati o con lavori precari.
E’ probabilmente vero che più che l’oggettiva situazione economica a fare da miccia sia oggi l’aumento delle diseguaglianze o il peggioramento rispetto …
La Nanterre delle bidonvilles
La Nanterre delle bidonvilles non c’è più. Fu smantellata dalle ruspe nei primi anni ‘70, ma per vent’anni fu una delle riserve di manodopera della Parigi del secondo dopoguerra, quella della Citroen e della Renault. A metà degli anni ‘50 in Île de France vivevano più della metà degli algerini e dei nord-africani immigrati nel paese (nota 1).
Delle bidonvilles di Nanterre parlò nel 1995, tre anni prima di morire, Abdelmalek Sayad, un sociologo algerino che per tutta la vita scrisse di immigrazione. Il libro “Un Nanterre algérien, terre de bidonvilles” fu totalmente ignorato in Francia, ma permise …
Dal 27 giugno, giorno dell’uccisione del 17enne Nahel da parte della polizia francese, le periferie francesi sono in fiamme. Decine di migliaia di giovani e meno giovani delle banlieues sono scesi in strada ad esprimere il loro dolore, la loro rabbia e il loro rancore per le discriminazioni di cui gli immigrati di prima, seconda, e terza generazione sono oggetto, odio contro le classi abbienti che li guardano e trattano con disprezzo, e contro lo Stato perpetratore di soprusi e discriminazioni.
Questi sentimenti sono tanto sentiti e diffusi, accumulati a seguito di decine di episodi di ingiustizia sociale vissuti e alimentati …
Poteva succedere nell’antica Roma. Mentre il grosso dell’esercito è impegnato in una difficile guerra di conquista, un generale con la sua legione prende il controllo di Roma. O nella Cina dei Signori della guerra. Stava per succedere sabato nella Russia dove non si muove foglia che Putin (e i suoi servizi) non voglia. E Putin è dovuto venire a patti con il cuoco-generale Evgenij Prigozhin, sua creatura, perché sabato 23 giugno aveva le forze per prendere (ma non tenere) il Cremlino.
Il “pronunciamento” del padrone e capo della Wagner, Prigozhin, che aveva chiesto la testa del ministro della Difesa Shoigu e …
La partita nord africana nel contesto internazionale
Può sembrare strano ma per capire cosa è successo durante il viaggio in Tunisia di Meloni, Von der Leyen e Rutte, occorre riferirsi alla guerra in Ucraina. Con questa guerra, gli Stati Uniti sono riusciti, almeno temporaneamente, a recidere sui rapporti tra Europa occidentale (Germania in testa) e Russia, sventando il rischio della formazione di un blocco eurasiatico. Ma ciò ha spinto gli imperialismi europei verso l’Africa, alla ricerca delle risorse energetiche e minerarie che non arrivano più dalla Russia. In questo “ritorno all’Africa” l’Italia ha una posizione geografica privilegiata e il governo Meloni …
La morte di Silvio Berlusconi ha mandato in onda il solito, vomitevole, falso e interessato teatrino italiano composto da una maggioranza di “pro” ed una – solo per l’occasione – ridotta minoranza di “anti”.
Entrambi gli schieramenti sono abbarbicati sul “personaggio” Berlusconi: sia da parte di chi lo ritiene uno dei più grandi e “longevi” statisti della storia d’Italia; sia da parte di chi fa risalire al suo operato l’origine di tutte le “disgrazie” del nostro vivere civile.
E allora cominciamo col ribadire una cosa: per noi Berlusconi è stato un nemico di classe, in quanto espressione politica della borghesia ai massimi …
Pubblichiamo il video della terza relazione sul ciclo della resistenza tenuta il 1° giugno a Milano.
Nel caso non riusciate a visualizzare il video, potete visualizzarlo da questo link.
Nel 2022 Stellantis, nata nel 2020 dalla fusione tra FCA (FIAT Chrysler) e PSA (Peugeot-Citroen), ha venduto oltre 6 milioni di autoveicoli e realizzato un utile netto di 16,8 miliardi di euro, pari a oltre 61.000 euro per ognuno degli oltre 272 mila dipendenti! Ogni mese ogni lavoratore ha prodotto 5.000 euro di profitti! Il doppio del salario lordo di un lavoratore italiano… Marx lo chiamava “sfruttamento”, il capo di Stellantis, Tavares, lo chiama “redditività”.
Il costo umano di questa “redditività” l’hanno urlato alcune settimane fa gli operai di Stellantis Pomigliano che hanno scioperato per due giorni chiedendo di-gni-tà contro i …
Milano, 11 Giugno 2023Auditorium Teresa Sarti StradaViale Ca’ Granda 19ore 10.30 – 17.30
Milano, 11 giugno, Assemblea per rilanciare l’iniziativa di classe, internazionalista contro la guerra imperialista in Ucraina – FC, FGC, Iskra, TIR
La guerra in atto tra il blocco USA-NATO-UE e Federazione Russa nel territorio ucraino conosce una continua escalation dagli esiti imprevedibili. Sul campo, centinaia di migliaia di soldati combattono un conflitto sanguinosissimo, con una terribile distruzione di vite umane e ambientale, dando così l’idea di quale apocalittica catastrofe potrebbe essere, per l’umanità e la natura, una nuova guerra mondiale in pieno ventunesimo secolo.
I governi del blocco imperialista euro-atlantico …
Dopo il “vuoto di potere” seguito all’8 settembre ’43 e la formazione dei primi gruppi partigiani, il movimento popolare di opposizione alla guerra e di resistenza al nazi-fascismo viene incanalato nel patriottismo.
I partiti del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) indirizzano la lotta sociale e politica non contro le classi dominanti nel loro complesso, ma solo contro “l’invasore”, il “tedesco”, ed i suoi sgherri fascisti.
In questo modo i sacrifici ed il sangue di centinaia di migliaia di combattenti, di milioni di proletari in lotta, vengono dirottati in una logica di guerra imperialista, in un cambio di regime: dal fascista al “democratico”.
Discuteremo …
Abbiamo sostenuto che la guerra in Ucraina è una guerra imperialista per lo sfruttamento della classe lavoratrice e delle risorse naturali ucraine.
La rapina era già in corso da anni, con i capitali occidentali ad occupare spazi ceduti dai gruppi capitalistici russi – e ucraini – in difficoltà.
La Germania aveva tenuto una posizione attendista, non volendo guastare i rapporti con la Russia, principale fornitrice di energia e acquirente di macchinari, oltre che terreno di investimento.
Con la guerra Russia/NATO in Ucraina la Germania è stata costretta (dagli USA) a tagliare parte dei rapporti economici con la Russia, ma in cambio pretende la …